Dopo avervi presentato Retro circa due mesi fa (qui se volete leggere o ri-leggere l’articolo), è giunto il momento della seconda puntata de #ILavoriDiLinoGuanciale. Questa volta vi presentiamo Io sì, tu no (qui il collegamento diretto per vederlo, più sotto il trailer). 

Io sì, tu no – di cosa parla? 

Io sì, tu no si propone come un faro che punta la sua luce sulla storia di due giovani disoccupati: Francesca (Greta Scarano) e Marco (Lino Guanciale). Grazie ad un racconto più comico che tragico scopriamo come i due vivono l’attesa pre-colloquio di lavoro e come poi lo affrontano. 

Io sì, tu no – Le nostre opinioni 

Vi ricordo che, se avete piacere, potete commentare qui sotto nei commenti oppure sui social utilizzando l’hashtag #ILavoriDiLinoGuanciale
Buona lettura! 😉 

Ho volutamente scelto Io sì, tu no per la seconda puntata della rubrica per passare ad analizzare un corto apparentemente molto più leggero di Retro.  Non ho mai parlato qui sul blog di questo corto perché, pur avendolo visto un paio di volte, non mi aveva mai colpita e mi era sempre sembrato poco incisivo rispetto a Retro, ad esempio. In realtà, pur rimanendo ferma in questa mia impressione, devo dire che a rivederlo acquista maggiore corpo: il tema trattato è quello del lavoro o, per meglio dire, quello della mancanza di lavoro, quindi è un tema molto complesso da affrontare. In Io sì, tu no questo tema viene visto dalla parte dei giovani che attendono il colloquio e che si studiano a vicenda per cercare di sabotarsi l’un l’altra.  

Le interpretazioni sono buone, la scrittura anche, Io sì, tu no è il corto ideale quando si è giù di corda e si vuole vedere qualcosa di fresco, dinamico e che strappa ben più di un sorriso. È un cortometraggio che consiglio a tutti voi per la sua semplicità nella narrazione ma anche per la sua voglia di mettere su schermo una storia che potrebbe essere quella di moltissime persone: Francesca e Marco potrebbero essere due neolaureati di oggi che si ritrovano a dover lottare per ottenere un posto di lavoro che magari poi non li farà sentire realizzati. Questo girato risulta essere la trasposizione del mondo attuale ma ha anche l’intelligenza di trasporla con un approccio molto dolce-amaro: la fine risolleva gli animi ma non si può fare a meno di pensare anche a ciò che è accaduto prima di essa e a ciò che, sfortunatamente, accade con continuità nella vita di tutti i giorni. 

Ilaria 

 

Io si, tu no è un cortometraggio molto intenso e breve che vede protagonisti Francesca e Marco rispettivamente interpretati da Greta Scarano e Lino Guanciale.  

Lei l’abbiamo conosciuta con Squadra Antimafia, Emanuela Loi e altre serie tv, lui con Non dirlo al mio capo, l’Allieva, La porta rossa. Attori di spessore di cinema e televisione, eccoli alle prese con questa storia breve di circa 12 minuti in cui viene trattato un tema particolarmente legato ai giovani. Disoccupazione e lavoro. Qualcosa che ci riguarda da vicino, che ci spezza in due, ci mette davanti ad una dura realtà da accettare: parliamo del destino che ci spetta dopo una laurea o un master, quando pensiamo di essere in grado di trovare un ruolo nella società e di avere tutte le skills richieste dal mondo del lavoro ma poi puntualmente ci ritroviamo smarriti, a disagio e senza nulla in tasca. E aumentano i colloqui, ma vogliono esperienza, aumentano le corse, le pretese e le difficoltà, e il tempo passa e ci si arrende. Francesca e Marco sono legati dallo stesso destino ma anche dalla chimica. È una notte stratosferica che li lega sentimentalmente ma l’indomani non si sa se si è trattato solo di sesso o qualcosa in più. Nella vita di Francesca tutto può cambiare o forse no. E il bello è che nessuno dei due lo sa. Sono i riflessi della società odierna, di noi giovani, di un mondo confuso e rassegnato. Ma le cose possono davvero cambiare? Guardate il corto e fateci sapere cosa ne pensate voi! 

Teresa 

 

Questo cortometraggio, che vede come protagonista Lino, è prodotto da Twinset e Rai Cinema in occasione della 74esima Mostra del Cinema di Venezia nel 2017.  

Il corto affronta in chiave divertente con ironia ed autoironia uno dei problemi maggiori che i giovani, e non solo, si trovano ad affrontare la giorno d’oggi : la ricerca di un lavoro.  

Il concept base è quello di analizzare, seppure superficialmente, il perché i neo laureati, nonostante le proprie conoscenze e capacità, non riescono a trovare un lavoro adatto a loro. Questo aspetto si rispecchia sui protagonisti, Marco e Francesca, interpretati da Lino Guanciale e Greta Scarano, che si ritrovano a fare i conti con questa dura realtà ed ad accettare ciò che trovano lungo il cammino, nonostante non li soddisfi.  

Ed è proprio questo il problema. Sappiamo e conosciamo che sono tanti i laureati che, mentre aspettano la “grande occasione” si ritrovano ad accettare posti di lavoro che denigrano ed inutilizzano il loro campo di studi.  

È preoccupante sapere che viviamo ancora oggi in una società che non dà realmente spazio ai giovani, che non crea opportunità lavorative ad hoc per i loro studi e che non li agevola. Sono paure queste che ormai ogni studente teme di dover affrontare e, personalmente, sono intimorita all’idea di non riuscire a fare ciò per cui sto lavorando e studiando tanto durante il mio percorso accademico.  

Il corto però affronta anche un’altra tematica ed è quella della competizione. Vediamo infatti come la competizione si trovi alla base di tutto il processo di svolgimento della scena.  

Marco si avvicina a Francesca già sapendo chi lei sia, senza sapere che successivamente anche lei lo scoprirà.  

I due protagonisti quindi dimostrano di essere disposti a tutto pur di cogliere l’occasione di un posto sicuro ed adeguato alle proprie competenze, anche di mettere KO in maniera sleale il proprio avversario.  

Ma forse è giusto così, no? Forse è vero che chi si comporta in maniera sleale riesce ad ottenere ciò che vuole.  

Marco e Francesca però, sempre in quest’aria un po’ caricata, nonostante la rivalità si lasciano andare alla passione, senza svelarci il finale del colloquio.  

Una conclusione veritiera perché non si sa mai come va a finire, nella realtà!  

Lino, come sempre, straordinario e camaleontico interprete. 

Sofia 

 

Il corto “Io Sì, Tu No” racconta un tema molto attuale: la disoccupazione giovanile e in particolare è una riflessione sul ruolo della donna nel mondo del lavoro. Il tema è affrontato in maniera dolceamara con quell’ironia che i giovani di oggi possono permettersi in quanto protagonisti assoluti della situazione. I protagonisti del corto, Francesca e Marco (interpretati rispettivamente da Greta Scarano e da Lino Guanciale), sono due giovani disoccupati che trascorrono una notte di passione insieme. L’indomani Francesca ha un colloquio molto importante che deciderà le sorti del suo futuro ma il destino ha in serbo delle sorprese, piacevoli o meno. Un semplice incontro può cambiarti la vita, mescolare le carte in tavola e rivoluzionare tutto. 

Ho molto apprezzato il corto, deciso a voler mandare un chiaro messaggio ai giovani oggi che sempre più spesso in Italia vengono valorizzati con difficoltà, si tende a non attribuire il giusto valore a giovani che invece meriterebbero molto di più e che si trovano in balia di un destino e di una vita che non hanno scelto. Eppure, non demordono e cercano in ogni modo di trovare una soluzione. 

Io ho da poco compiuto 21 anni, non sono ancora entrata nel mondo del lavoro e già mi spaventa terribilmente ma sono sicura che la determinazione e la voglia di fare non mi mancano, spero che la mia motivazione possa essermi di grande aiuto in futuro. Per tutti i giovani che ci stanno leggendo, sappiate che non siete soli e che prima o poi il sole risorgerà per tutti e splenderà più forte che mai. 

Alessandra 

 

“Io si, tu no” è un cortometraggio del 2011 prodotto da Twinset e RaiCinema e diretto da Sydney Sibilia. La breve, ma brillante, commedia ci mostra l’incontro tra Francesca (Greta Scarano) e Marco (Lino Guanciale), due giovani disoccupati alla ricerca di un nuovo lavoro che si ritroveranno avversari per un colloquio. Particolarmente apprezzato l’impegno sociale del progetto che descrive ruolo della donna nel mondo del lavoro . In questo caso abbiamo una ragazza molto qualificata che nonostante la sua preparazione non riesce a trovare un impiego. Per una serie di circostanze incontra un ragazzo che è nella sua stessa situazione e diventeranno rivali. E nella sfortuna scoprono di avere un’affinità elettiva. Il soggetto, sceneggiato da  Sydney Sibilia e Armando Festa, è un intelligente ritratto della situazione attuale dei giovani che non riescono a trovare un lavoro. A contornare la denuncia della condizione sociale nel nostro paese ci sono il clichè del curriculum, dei brogli all’italiana, del colloquio in ritardo, del “lei è troppo qualificat* per questo lavoro”… che strappano un sorriso ma allo stesso tempo inducono lo spettatore a riflettere: nel nostro paese riusciremo a valorizzare chi più se lo merita? 

L’epilogo della storia? Il bicchiere è comunque mezzo pieno: se Marco e Francesca non hanno trovato lavoro, probabilmente hanno trovato l’amore. 

Sara 

 

Chiudo come sempre con un grandissimo grazie alle mie collaboratrici -cui questa volta, con mio immenso piacere, si è aggiunta anche Sara, la responsabile di questo meraviglioso blog- senza le quali la rubrica non potrebbe esistere. E ora aspettiamo i vostri pareri! 

NOVITA’: Per scegliere il corto da analizzare nella prossima puntata -che indicativamente verrà pubblicata a metà febbraio- ho realizzato un piccolo modulo google (qui) in modo che tutti voi lettori possiate scegliere quale dei tre corti proposti volete vedere analizzato da noi!  
[N.B.: Si può votare una volta sola e per un solo corto; i voti validi saranno quelli che arriveranno entro massimo una settimana dalla pubblicazione di questo articolo.] 

Written by

Ilaria

Sono una studentessa universitaria appassionata di teatro e di recitazione in generale ma anche di tennis.