Da qualche anno a questa parte, le serie tv in spagnolo presenti su Netflix sono diventate sempre più la regola e non più l’eccezione. Da La casa de papel a Las chicas del cable, sempre più persone si sono appassionate a queste serie dal sapore latino, che hanno reso celebri a livello internazionale interpreti come Ùrsula Corberó (Tokyo de La casa de papel), Alba Flores (Nairobi) o Blanca Suárez (nel ruolo di Lidia de Las chicas del cable). Da qualche settimana, è iniziata una nuova era: quella di Vis a vis, serie tv trasmessa originariamente su Antena3 dal 2015 al 2017, per poi essere cancellata dopo la seconda stagione. È stato grazie alla lungimiranza di Fox España se la serie ha avuto la possibilità di proseguire fino alla 4 stagione, da oggi disponibile su Netflix. Ma cosa rende questa serie così irresistibile? Qui sotto troverete alcuni dei motivi che mi hanno spinto a iniziarla e che mi hanno tenuta agganciata allo schermo per tutto il corso degli episodi.

 

Assomiglia a una serie che ha già appassionato moltissimi fan: Orange is the New Black

Le somiglianze tra le due serie è innegabile e se, all’inizio, fa storcere un po’ il naso allo spettatore, che crede quasi di trovarsi davanti a un revival della nota serie conclusasi pochi mesi fa, dall’altro lato Vis a vis fa ad approfondire dinamiche nuove rispetto a OITNB, grazie anche alla forza dei suoi personaggi.

Ha un’antagonista invidiabile: Zulema Zahir

Ammettiamolo: per quanto sia facile entrare in empatia con i “buoni”, spesso sono proprio i cattivi a rubarci il cuore – basti pensare a La casa de papel, in cui ognuno di noi ha fatto il tifo per la banda di sequestratori più famosa del mondo. In questo caso, l’antagonista per eccellenza, che si oppone alla protagonista Macarena, è Zulema Zahir, donna manipolatrice, scaltra e priva di qualsiasi scrupolo, interpretata magistralmente dall’attrice Najwa Nimri. Nonostante l’odio iniziale nei suoi confronti, ciò che affascina di Zulema è il suo modo di cavarsela sempre e di essere cattiva senza mai vergognarsene.

C’è una costante tensione che ci spinge a guardare un altro episodio

Se dovessi ripensare adesso al motivo per cui mi sono vista tre stagioni nel giro di due settimane, la suspence continua sarebbe senz’altro uno dei motivi principali. Nonostante la notevole lunghezza delle puntate, Vis a vis è basato su una serie di crimini e lotte interne che creano una rete di indagini dal ritmo veloce, che vi spingerà a continuare pur di saperne di più.

Lo spagnolo parlato tra le sbarre vi entrerà nel cuore (e in testa)

Se c’è una cosa che gioca molto a favore di questa serie è l’occasione di poterla vedere in lingua originale, senza mettere in mezzo il doppiaggio svilente a cui capita spesso di assistere con le serie tv su Netflix. Non potrete fare a meno di innamorarvi dell’accento cubano di Sole, dell’argentino di Sandoval e di tutte le volte in cui le carcerate improvvisano una canzone che ricorda tanto le terre assolate del sud della Spagna.

Rivedrete due attrici straordinarie: Alba Flores e Maggie Civantos

I nomi non vi dicono niente? Vi rinfresco la memoria: Alba dà il volto a Nairobi ne La casa de papel, mentre la Civantos ha interpretato Ángeles ne Las chicas del cable. Due attrici dalla bravura straordinaria, che trovano nuova vita in questa serie. Maggie Civantos vi stupirà con la trasformazione del suo personaggio, da donna convinta della sua innocenza a prigioniera spregiudicata e capace di tutto pur di sopravvivere. In più, se avete già adorato Nairobi con la sua tuta rossa e la maschera di Dalì, il suo personaggio in questa serie vi ruberà il cuore. Infatti, qui Alba Flores interpreta Saray Vargas, per tutti “la gitana”, compagna di cella di Zulema, nonché donna spigliata e super innamorata della sua Rizos.

 

Oltre alle serie tv amate anche i buoni libri?

Passate dal mio blog personale: Storia di un’accumulatrice di libri.