Studio Battaglia¹ è una fiction trasmessa su RaiUno in quattro serate e prodotta da Palomar e Tempesta -in collaborazione con Rai Fiction-, con la regia di Simone Spada; è l’adattamento italiano dell’originale The split.
Trama
Lo Studio Battaglia è il più prestigioso studio di avvocate divorziste di Milano. Lì lavora Anna, figlia di Marina e sorella di Nina e Viola, che decide di accettare un nuovo incarico lavorativo presso lo studio Zander dove ritrova Massimo, che le aveva fatto battere il cuore ai tempi dell’università. Accettare questo lavoro è stata la scelta giusta? Ma le donne della famiglia Battaglia sono unite da un amore profondissimo e da un’invincibile ironia che le ha sempre salvate, anche quando tutto sembrava crollare.
Cast
Barbora Bobulova, Lunetta Savino, Miriam Dalmazio, Giorgio Marchesi, Marina Occhionero, Michele Di Mauro, Carla Signoris, Thomas Trabacchi, Massimo Ghini
Commento
Una fiction al femminile, che sonda i rapporti di sorellanza e quelli madre-figlia ma indaga anche l’essere umano, portando in scena quattro protagoniste incredibilmente diverse eppure molto simili: tutte hanno il loro tratto distintivo e la costruzione di ognuna di esse fa sì che lo spettatore possa capirle tanto nelle intenzioni quanto nei fatti e negli atteggiamenti. A fare da comprimari ci sono gli uomini che gravitano attorno a loro, chi per lavoro, chi per amore, chi, volendo, per entrambe le cose; tutti, in ogni caso, occupano una posizione narrativa inferiore rispetto alle donne che invece sono le vere protagoniste. Sullo sfondo, una Milano in movimento e due studi legali con le loro cause, gli incartamenti, le vittorie e le sconfitte in tribunale, l’essere umano che dà battaglia per un divorzio, per un affido e per tanti altri motivi che vengono via via scoperti e snocciolati durante tutta la stagione.
Studio Battaglia vive attraverso le sue quattro protagoniste, le segue da vicino, ne cattura i gesti e gli stati d’animo e tutte e quattro le attrici appaiono in parte. Le ambientazioni e gli abiti aiutano lo spettatore ad inquadrare con facilità il contesto. Il ritmo è buono e le cause che si succedono durante le puntate portano alla luce argomenti di grande attualità con sensibilità e garbo, senza voler strafare e senza imporre necessariamente una visione unica e definitiva anche se, come in ogni causa che si rispetti, una parte ne esce vincitrice mentre l’altra soccombe. I temi trattati sono molteplici e permettono di toccare da vicino argomenti come la privacy di un figlio che non è più sulla terra, la necessità di vaccinare un bambino e l’affido ad un genitore in una coppia dello stesso sesso.
Studio Battaglia mescola abilmente la vita delle quattro protagoniste a quella dei casi legali di puntata e porta avanti in parallelo, con disinvoltura, la trama orizzontale e quella verticale. Una fiction per chi vuole vedere l’ambito giuridico dal punto di vista degli avvocati o, meglio, delle avvocate ma anche per chi ama le storie ben costruite.
Voi cosa ne pensate? Avete visto Studio Battaglia? Scrivetelo nei commenti!
Ilaria
Beh vedo che hai recuperato Studio Battaglia.
Si, quattro donne se uno ci pensa tutte influenzate da uno stesso evento nel loro carattere e nelle loro scelte: l’abbandono del marito rispettivamente e del padre per le altre tre.
Ognuna di loro ha reagito in modo diverso e sono molto differenti eppure sono molto unite, più che simili direi questo, unite.
Ship prediletta: Anna e Massimo ovviamente.
La ship della sorella piccola più che brutta insignificante.
Sì, l’avevo finita già da un po’ ma ho aspettato prima di scrivere la recensione.
Esatto. Ed è quello che le unisce ma le allontana anche in qualche modo, proprio perché ognuna ha reagito all’abbandono a modo suo. Il “simili” sta più nel fatto che sono tutte state abbandonate.
Anna e Massimo grandissima ship, decisamente, mentre Viola pensavo che alla fine non si sarebbe davvero sposata perché lui mi sembrava né carne né pesce e anche le interazioni tra i due non erano così tanto rilevanti…
Si c’è la figlia piccola che proprio non l’ha vissuto, perché di fatto non lo ricorda e probabilmente le sorelle (soprattutto Anna) le hanno fatto da cuscinetto e l’hanno salvaguardata parecchio, la figlia di mezzo che invece ha paura di scottarsi ed è infelice, non è mai cresciuta tutto e poi c’è la figlia grande che secondo me sotto certi aspetti è stata segnata molto da quello perché ha avuto troppe responsabilità sulle spalle.
Anna sembra aver votato molto alla sua vita nel saper fare o almeno cercare di saper fare bene un po’ tutti i suoi ruoli: madre, avvocato, sorella, figlia perché lei non è “quella che distrugge una famiglia” però si vede che non è felice. Massimo credo sia l’unico che riesca a leggerle davvero dentro (anche più della madre). Come facesse Marina a dire che Alberto era la persona giusta non si sa…
In quella famiglia in effetti il rapporto con il matrimonio non è facile
Io credo che Anna si sia sentita quasi in dovere di fare da guida alle sorelle, in qualche modo, perché era la più grande ed è inevitabile che spesso i figli più grandi prendano sulle spalle i più piccoli e li conducano per mano nel cammino della vita. Lei a me dà l’idea di una persona che comunque si è sacrificata, in qualche modo, per le sorelle e anche per svolgere al meglio gli altri ruoli, perdendo un po’ di vista se stessa. La questione del matrimonio con Alberto e quella frase di Marina in merito al fatto che lui era l’uomo giusto lascia perplessa anche me, forse lei aveva scoperto qualcosa su Massimo, non so cosa pensare…
Si esatto, i fratelli più grandi già lo sono a prescindere in modo quasi automatico, figurarsi in una famiglia come quella in cui il padre se ne è andato, sicuramente se Marina avesse permesso a Giorgio di esserci, magari avrebbero fatto delle scelte diverse.
Si anche a me dà quell’impressione: ha sacrificato se stessa.
Massimo glielo chiede ad un certo punto se è pronta a deludere gli altri….
Mah Marina è una delle figure di madri migliori che ho visto a livello di scrittura: proprio perchè è complessa e anche contorta. Forse non è una madre che faceva le lasagne come dice Nina, ma comunque ha cresciuto le figlie da sola; però ha nascosto loro il fatto del padre. Sicuramente è un po’ manipolatrice e lo è stata intromettendosi nella vita di Anna, L’uomo giusto a prescindere non esiste in senso assoluto perché dipende da cosa uno vuole e nel caso di Anna se lei dopo anni ama ancora Massimo vuol dire che non erano solo emozioni, sono tuttora sentimenti. E la crisi con il marito quando inizia la serie sembra anche datata.
Esatto, Anna è sempre stata abituata ad essere quasi perfetta, un po’ patinata all’esterno, guardandola con semplicità, perché è quasi stata obbligata anche da se stessa a sacrificarsi a favore degli altri: madre, moglie, avvocata e anche sorella “modello” e guida per le sorelle minori.
Vero. Marina è comunque una donna con le sue fragilità, come tutti, ma ha tirato su tre figlie da sola, è anche indubbiamente un po’ manipolatrice, probabilmente ha ritenuto che Alberto avrebbe potuto dare ad Anna una stabilità che secondo lei Massimo non era in grado di darle, ma da fuori le cose appaiono sempre differenti e, appunto, Anna e Massimo si amano ancora, quindi non era solo una storiella.
Penso che Anna abbia vissuto un po’ con il terrore del “io non distruggo una famiglia”. Si è data forse quella regola ferrea, sicuramente è stata molto severa con se stessa, Aveva paura di essere come suo padre che poi è Marina stessa a dire che le famiglie si distruggono per amore, quindi dopo anni riconosce all’ex di averla lasciata e tradita ma lui sta da trent’anni con quella stessa donna quindi….
Si Marina è decisamente interessante, fragile ma anche molto forte. Sicuramente ha sbagliato come possono sbagliare magari i genitori con il doppio ruolo che esagerano e fanno troppo però di certo il legame con le figlie è molto stretto.
La persona con cui proprio non riesco ad empatizzare (anche se è stato tradito) è Alberto: forse perché cornificato e nel caso di Anna e anche di tutti, credo che a volte tradire mentalmente sia rilevante tanto quanto tradire fisicamente, però estremamente consapevole di essere una seconda scelta anche dopo vent’anni. La sincerità con loro stessi non è il pezzo forte né di Anna né di Alberto però a fine serie quando Anna va da Massimo è una scelta ben precisa e forte per una donna come lei, che forse davvero si toglie quella patina e trova quel coraggio…
Sicuramente lei è stata molto segnata dall’abbandono del padre e ha quindi puntato nella direzione opposta, vivendo ogni scelta come definitiva e non modificabile, a partire dalla mattina in cui poi ha sposato Alberto però man mano le cose sono cambiate, ma bisogna vedere anche quanto lei è davvero disposta a “deludere gli altri”, che è poi un modo per dire che dovrebbe in primis essere disposta a staccarsi da questa regola di non sfasciare nulla che si è autoimposta.
Alberto è un personaggio particolare e forse anche contraddittorio proprio perché dopo vent’anni è ancora lì nonostante sia conscio di non essere la prima scelta. Forse ha pensato che il tempo avrebbe “sistemato le cose” e che Anna l’avrebbe scelto in toto, invece poi gli è toccato scontrarsi nuovamente con la realtà che lui ha sempre saputo.
Infatti io penso che il tradimento di Alberto in realtà sia un buon segno riguardo ad una sorta di amor proprio che alberga ancora in una parte di lui: vuol dire che anche se in un modo sbagliato lui vuole qualcuna che gli dia quello che Anna non gli dà più.
E’ un tradimento meno irrazionale di quanto sembra. Lui manifesta ad Anna quella frustrazione ed è più sincero con se stesso in quel momento di lei probabilmente. Detto questo, comunque continua a stare con una donna per il quale non è la prima scelta.
E ahimé viene tradito prima del matrimonio (il suo) e poi anche dopo quello di Viola.
Secondo me quel tradimento è solo il sigillo di un legame finito e da parecchio.
Marina penso che ai tempi avesse qualificato Massimo come distrazione e forse dopo ha capito.
Forse Anna ha pensato che la stabilità in tutti i sensi intesa come non modificabile potesse ovviare ai sentimenti e alle emozioni e poi si è accorta che non era così.
Devo dire che la riuscita del personaggio è buona perché di solito le donne come lei vengono rappresentate come un po’ di ghiaccio, che si lasciano poco andare e invece lei è una di quelle le cui fragilità si vedono parecchio
Sicuramente il tradimento di Anna dopo il matrimonio di Viola è la pietra sul matrimonio con Alberto, anche se comunque per i figli continueranno ad esserci entrambi, e quella è proprio una certezza secondo me.
Sì, probabilmente per Marina, Massimo era il ragazzo di una notte per sua figlia mentre Alberto era quello giusto, però lei vedeva gli eventi dall’esterno, quindi inizialmente non aveva capito il reale rapporto tra Anna e Massimo, poi forse sì.
È un ragionamento che Anna sicuramente ha fatto anche in virtù del fatto che magari lei una vera stabilità non ricorda di averla avuta neanche nell’infanzia, quindi ha scelto di darla agli altri sacrificando, in qualche modo anche inconsciamente, se stessa. Poi ha capito che la stabilità non poteva compensare l’assenza delle emozioni e dei sentimenti che probabilmente provava con Massimo, però è comunque rimasta con con Alberto, perché si è autoimposta di non sfasciare nulla.
Alla fine se ci si tradisce vicendevolmente come hanno fatto Anna e Alberto, non so nemmeno se si possa definire tradimento perché parliamo di un matrimonio sostanzialmente finito, anche se formalmente in piedi.
Quello che mi colpisce di più è vedere come il sentimento con Massimo sia resistito tutti quegli anni. E passato anche attraverso un altro fallimento matrimoniale: quello di lui. Non si sono proprio mai dimenticati. Ragazzo di una notte non lo so, perché Anna ci ha convissuto per anni da studentessa però in effetti forse solo lei, Massimo e Alberto conoscevano quanto fosse stretto il legame
In effetti nemmeno io credo che possa essere definito tradimento a tutti gli effetti, proprio perché loro sembrano stare assieme già adesso solo per i figli, anche se non parlano apertamente del motivo per cui stanno ancora insieme nonostante il matrimonio sia finito.
Secondo me Anna e Massimo hanno proprio cementato il loro rapporto quando erano giovani, ma agli occhi di Marina, lui magari sembrava davvero “uno dei tanti”, non colui che avrebbe potuto darle il futuro “giusto” a suo modo di vedere le cose.
Alberto in qualche modo è una sorta di Davide di Doc durato quasi vent’anni con due figli, ma anche li il risultato non cambia. Uomini che sono una seconda scelta e consapevoli di esserlo.
Verissimo
Personalmente sono convinta che Anna certe responsabilità se le sia proprio ritrovate addosso perché piena di aspettative da parte della madre e delle sorelle: indipendentemente dalla dicotomia tra quello che voleva essere e quello che ha scelto di essere, subiva e subisce troppe pressioni. Durante la serie si scopre che Marina ha tolto il padre alle figlie, che comunque avrebbero potuto averlo malgrado una separazione dolorosa dei genitori. Anna dice che lo perde nell’adolescenza, a 16 anni e secondo me è il periodo più difficile per la vita di una ragazza, perché lei probabilmente ha saltato quella fase ad un certo punto.
Io credo si sia trovata tra le mani una vita adulta quando era ancora “troppo piccola” e ha deciso di affrontare tutto con un grande senso di responsabilità che sicuramente aveva già di base, ma che è stato incrementato dalle aspettative anche inconsce che tutti avevano nei suoi confronti. Le pressioni esterne l’hanno obbligata a crescere in fretta, saltando delle tappe per diventare il miglior modello per le sorelle, la migliore figlia per la madre ecc… Probabilmente era già una ragazza matura ma ovviamente ha dovuto incrementare rapidamente la sua maturità per far fronte alle “richieste” del mondo esterno.
Penso anche io. Di fatto ha saltato la fase adolescenziale e quando si saltano certe fasi della vita, poi quello che hai perso o a cui hai rinunciato torna a “bussare” alla porta più avanti. Non a caso lei rimprovera a Massimo di essere immaturo e gli dice che prima o poi bisogna crescere e lui le chiede se lei che è cresciuta è felice così come è.
E’ ovvio che dal punto di vista di Anna che ha dovuto bruciare le tappe e crescere prima del tempo, un Massimo qualsiasi le appare immaturo.
Quello che proprio non è mai cresciuta a livello emotivo è Nina che invece è rimasta all’età in cui è stata abbandonata.
Devo dire che sono una delle poche che nn ha gradito per nulla quella sparata che fa alla cena. La giudico una scena importante nell’economia della serie e nel far smuovere le acque, ma Nina è stata pessima e fuori luogo.
Esattamente. Poi comunque Anna è una che si è anche autoimposta un rigore non comune nella vita, è una persona tutta d’un pezzo che fatica anche a sciogliersi, la definirei quasi schematica proprio perché è cresciuta presto ed ha incasellato la sua vita secondo tutte le figure che doveva essere/diventare: figlia, moglie, madre, avvocata, sorella…
Nina in quella scena è stata quasi infantile nel fare emergere, è una scena fondamentale nell’economia della serie e che comunque ci rivela molto di lei e del modo in cui ha vissuto l’abbandono e secondo me si ricollega molto anche alla scena in cui la madre le dice che è tante cose ma non felice. Nina è un personaggio molto complesso, che ha affrontato l’abbandono senza viverlo davvero ma accumulando tutte le emozioni di quegli anni e ne è uscita con una corazza.
Mah devo dire che di solito si, questi personaggi risultano tutto d’un pezzo, Anna sotto certi aspetti lo è però per altri no.
Da una parte senza rigore e disciplina forse non potrebbe nemmeno svolgere tutti i ruoli che ha, dall’altra con Max è pienamente se stessa.
Mah secondo me ha ragione Marina quando dice che Nina voleva fare esattamente quello che ha fatto, colpire le sorelle, far loro del male anche se le sorelle sono il suo affetto e il suo punto di riferimento più grande.
Nina essendo la più irrisolta e infelice di tutte (si più di Anna e Viola che hanno i loro problemi ma sicuramente non gravi come quelli di Nina, soprattutto Viola che comunque è quella che sta bene con se stessa più delle altre) in quella cena ha scaricato in qualche modo la sua infelicità portandosi dietro anche quella delle sorelle e li ha sbagliato perché non ne aveva nessun diritto. Non è facendo quella piazzata che si è sentita meglio sicuramente….Nina è vissuta fuggendo dai coinvolgimenti sentimentali, vivendo quasi in un limbo a differenza delle altre due. Anna e Viola hanno fatto una “scelta di campo”: Anna ha optato per il senso di responsabilità e i doveri e Viola per una vita semplice (non da carrierista) e per trovare la felicità nelle cose semplici.
Sì, sicuramente per certi aspetti non lo è, del resto credo sia anche molto difficile essere inquadrati totalmente in ogni singolo minuto della propria vita.
Di sicuro Nina non si è sentita meglio, magari mentre parlava pensava di sentirsi meglio ma è stata una pura e semplice illusione. Delle tre sorelle, è quella che probabilmente vede la sua vita molto più imperfetta, si sente quasi la pecora nera perché, nonostante tutto, le altre due hanno scelto una strada da seguire mentre lei forse si è fatta vivere e non ha vissuto proprio perché, come dici, è sempre scappata.
Si penso che infatti Massimo la conosca tanto bene anche perché hanno convissuto da giovani e ha conosciuto tutti i suoi lati, pregi e difetti e tutto il resto e forse ha anche bisogno di una persona come lui che è molto diversa caratterialmente dal marito, Alberto sarà anche represso e infelice, ma imbalsamato.
Si penso che Nina in qualche modo “invidii” e ammiri il fatto che le sorelle abbiano fatto una scelta e siano state coerenti, che poi possano cambiarla e nn essere più felici ci sta, per Anna soprattutto perché Viola è ancora giovane per avere rimpianti.
Nina però si si è fatta un po’ vivere…
Alberto e Massimo sono sicuramente diametralmente opposti, probabilmente Massimo la conosce meglio di Alberto, anche se in realtà sappiamo molto poco del passato di Anna con entrambi quindi non abbiamo tante basi per stabilire qualcosa di ben definito.
Secondo me Nina si sente quasi inadeguata perché non vede in se stessa quello che vede nelle sorelle e quello che crede sarebbe giusto vedere in ogni persona cioè la scelta di una strada vera e propria. Poi, ovviamente, in corso d’opera si può non essere più soddisfatti di quella scelta o pentirsi di qualcosa ma quello fa quasi parte del gioco della vita.
Secondo me Nina sta male con se stessa e questo si vede bene, altrimenti non indosserebbe la maschera che indossa ma probabilmente perché non ha costruito nemmeno nulla di suo e le altre tre donne della sua famiglia a modo loro sono tre decisioniste e hanno fatto tre scelte nette.
Prendiamo la dicotomia tra Anna e Marina: Anna fa l’avvocato ma intende il mestiere in maniera completamente diversa dalla madre e taglia il cordone ombelicale, Viola fa la baby sitter, Nina fa l’avvocato anche lei ma lavora li con la madre e anche sul lavoro sembra non essere davvero risolta. Penso che si senta molto inadeguata sia con la madre da una parte, sia con le sorelle dall’altra.
Si si sa poco del suo passato con entrambi gli uomini.
Quello che sembra sapersi è che anche il matrimonio di Massimo è fallito a causa del fatto che probabilmente lui non si è tolto dalla testa Anna, la ex di lui lo fa capire più o meno. Lui fa capire che ci ha provato e non ha funzionato. Anna e Alberto in realtà a vederli sembrano proprio due estranei e si ha la percezione che i figli avvertano in qualche modo che sia finita tra i genitori ma che non li tocchi più di tanto
Vero, sicuramente. Forse Nina si sente inadeguata in senso generale, quasi in ogni contesto perché non si è ricavata il suo posto nel mondo ma l’ha trovato quasi già fatto, è il discorso del farsi vivere piuttosto che vivere che credo si possa applicare a lei.
Credo che Anna e Alberto siano molto meglio come genitori che come partner l’uno per l’altra. Daria e Giacomo danno proprio l’impressione di aver capito la situazione ma di non soffrirne più di tanto, forse proprio perché Anna e Alberto sono due bravi genitori, nonostante tutto.
Si penso che Nina abbia bisogno di dimostrare qualcosa soprattutto a se stessa.
A me non sorprende che tra Anna e Alberto la vita sessuale sia inesistente, trasmettono di continuo l’idea di due persone tra le quali non c’è passione e attrazione fisica: a volte mi sembrano fratello e sorella ma nemmeno sotto certi aspetti….
Si i figli sembrano viverla bene, forse perché non li hanno mai visti come una coppia innamorata chissà quanto ma come due bravi genitori e a loro basta quello ovviamente (e Anna ad esempio riconosce ad Alberto questa cosa quando parla con il cliente di come Alberto l’ha sempre aiutata molto nel fare in modo che potesse svolgere i suoi molteplici ruoli) e loro stessi appunto se lo riconoscono a vicenda
Esattamente.
Infatti a vederli adesso viene proprio da chiedersi come hanno fatto i figli visto che non sembrano neanche lontanamente coinvolti né a livello intimo né in generale, secondo me.
Anche secondo me è così.
Si non c’è un trasporto, in certi momenti nemmeno un minimo affetto, c’è un rispetto reciproco forte a livello genitoriale del ruolo reciproco perché in qualche modo sono buoni genitori e i figli sembrano riconoscerlo ma per il resto nulla. A volte avevo l’impressione che Anna poi era quasi infastidita dal marito
Esatto, c’è rispetto e c’è la certezza che sono due bravi genitori e se lo riconoscono anche a vicenda in qualche modo, ma tra loro c’è davvero il vuoto spinto, non hanno qualcosa che li lega a livello di persone (figli a parte). Sono due persone che formalmente stanno assieme perché vivono nella stessa casa ma in realtà condividono solo i figli e, soprattutto, la volontà di volere il bene dei figli. Sì, lei spesso dava l’idea di essere infastidita da lui.
Marina per me ha sbagliato di grosso in tal senso intromettendosi. Forse voleva un uomo apparentemente affidabile e che non potesse lasciare mai la figlia
Credo anche io che sia andata così, lei voleva “il meglio” e l’ha in qualche modo “imposto” alla figlia.
Beh ma io questa nuova recensione e questa nuova “discussione” me le ero perse per strada: recupero subìto.
Intanto Ilaria, voglio dirti che sono contento che anche a te sia piaciuto, anche se mi pare che qualcosa avessimo accennato anche dall’altra parte e con Giò ne avevamo già invece parlato parecchio, guardandolo in diretta.
Detto questo, non posso che concordare con te sulla buona recensione e concordo sul fatto che sia un ottimo prodotto, diverso, accattivante, buona scrittura sia dei personaggi che dei casi, ottime le interpretazioni. Apprezzo soprattutto la modernità dei temi trattati perchè purtroppo nel mondo dominato dal bigottismo stile Lux affrontare certi temi come hanno fatto loro, a cominciare dall’affido del bambino della coppia omogenitoriale, non è cosa da poco, anzi. Ma in generale tutti i casi sono stati molto interessanti e aumentavano molto l’hype di ogni puntata.
Sui personaggi, concordo in pieno con quello che avete sapientemente scritto voi sul “triangolo” (che virgoletto appunto perchè triangolo non è, come avete scritto giustamente anche voi) principale Massimo-Anna-Alberto: i primi due si amano da sempre e lo dimostrano costantemente (e ovviamente sono anche mia ship preferita, palese) e purtroppo il matrimonio tra gli ultimi due non è di fatto mai esistito e ahimè entrambi hanno le loro colpe, lei per “esserselo fatto andare bene” nonostante fosse infelice e lui per essersi accontentato di essere la seconda scelta nonostante sapesse benissimo di esserlo, quindi spero che, con quella scelta finale di Anna e il cliffhanger di chiusura, abbiano gettato le basi per una svolta in s2 dove lei finalmente prende in mano la propria vita e con Alberto si separano, consapevoli, come dite sempre voi, di essere comunque dei bravi genitori e che continueranno ad esserci per i loro figli, come hanno sempre fatto e come già hanno continuato a fare nonostante la crisi sia iniziata già da tempo e sia molto profonda.
Invece, noto “con rammarico” che non avete detto nulla su quella che per me è la vera regina della serie, cioè la mitica Carla: ammetto che è il mio personaggio preferito e anche il più riuscito, secondo me, perchè comunque è un’altra grande donna che dimostra una forza interiore non indifferente prendendo “di petto” e con quella resilienza il divorzio seguito da scoperta di tradimento + figlio con la migliore amica e, anzi, lo prende con una filosofia tale da considerarlo quasi un nuovo inizio per se stessa dopo essersi resa conto di aver praticamente tenuto delle fette di prosciutto davanti agli occhi per 10 anni. Senza contare che come asfalta lei la gente con quella classe e quell’eleganza sublimi non c’è nessuno. In più mi è piaciuto tantissimo anche il rapporto quasi di sorelle (per rimanere in tema) che si è creato con Anna, che secondo me con Carla ha finalmente avuto la possibilità di fare un po’ la sorella minore per la prima volta anche lei, infatti non a caso è l’unica con cui è arrivata a confidarsi, di fatto, anche su Massimo. Ecco, nonostante la sua linea narrativa sia “esaurita” in un certo senso, lei è uno di quei personaggi che invece vorrei assolutamente rivedere perchè credo che il suo spazio narrativo sia tutt’altro che finito proprio in virtù di questo nuovo inizio che lei si è data dopo la separazione e del rapporto costruito con Anna che potrebbe essere fondamentale e di grande aiuto per lei ora che è arrivata finalmente alla svolta con i suoi due uomini.
Concordo anche sul fatto che Viola e il suo ormai marito non fossero né carne né pesce e comunque, nonostante poi abbiano chiarito, credo che davvero non si sentisse pronto nessuno dei due a quel matrimonio e, come voi, reputo non si dovessero sposare, anche in virtù del fatto che sono così giovani e di tempo davanti ne avevano tanto, quindi non c’era questo assoluto bisogno di “sistemarsi” subìto, potevano semplicemente restare insieme e vedere se i dubbi “sparivano”, in caso contrario forse era davvero meglio lasciarsi. Insomma, credo che la conclusione di questa storyline sia l’unica un po’ ammucchiata su, ecco.
Per quanto riguarda Nina, concordo anche io che la sua scenata sia stata abbastanza di cattivo gusto, ma fondamentale dal punto di vista narrativo, infatti poi anche lei si è giustamente resa conto dell’errore compiuto e si è presa le sue responsabilità, aprendosi finalmente in merito alla famosa infelicità di cui parla anche Marina stessa appunto: ora, vedremo se finalmente, dopo essersi lasciata un po’ andare, riuscirà a costruire qualcosa di serio per davvero con questo uomo, cosa che lei in fondo voleva da tanto e per cui invidiava appunto le altre due.
Su Marina, invece, la reputo anche io molto complessa, perchè una buona madre nonostante tutto, visto tutto ciò che è successo, ma è appunto comunque un po’ manipolatrice (cosa che infatti lei è dovunque, anche e soprattutto nel e per via del lavoro che fa, che lei porta avanti in modo sicuramente molto più dissennato di Anna, come dite anche voi) e lo dimostra sia nell’intromissione su Massimo (e lì evidentemente ha portato avanti la logica del “buon partito”, ma per ora non sappiamo bene sulla base di cosa lei abbia effettivamente fatto questa valutazione, quindi secondo me sul passato devono ancora dirci delle cose, perchè comunque ci hanno detto troppo poco, a maggior ragione con quella rivelazione di Marina a pochi minuti dalla fine) che nel nascondere le lettere di Giorgio, ma capisco che in parte lei sia così per via delle sofferenze avute in passato e anche del senso di protezione instaurato nei confronti delle figlie per cui ha dato tutto, però indubbiamente altra grande donna. Infatti, apprezzo molto quel glow up finale in cui anche lei si lascia finalmente andare al perdono con Giorgio dopo aver capito che è stato giusto così essersi separati e anche ad accettare di essere umana e non Superwoman decidendo di ritirarsi vendendo lo studio e accettando anche l’aiuto di Anna.
I casi di puntata per me sono stati una delle cose più belle in assoluto proprio per l’attualità e anche per il modo in cui sono stati trattati.
La Parmegiani queen indiscussa, assolutamente, così come il giudice del suo caso che aveva delle battute veramente belle. Sarebbe bello se rimanesse perché potrebbe dare ancora tanto alla storia anche secondo me.
Io il matrimonio non l’ho molto capito nel senso che non ne vedevo la necessità e loro due erano molto messi lì come riempitivo assieme; personalmente ho sempre pensato che lei da sola fosse molto più interessante che in coppia con lui e nemmeno io li vedevo pronti per il matrimonio.
Concordo pienamente con quello che dici su Marina e Nina.
Mah Viola è colei che cerca la felicità dove la trova, era quella la battuta? Un po’ pecora nera perché non avvocato e baby sitter, un po’ anticonformista, un po’ bimba, un po’ una che trova la felicità nelle piccole cose e forse è pienamente se stessa almeno per ora, poi chi le impedisce in fondo di cambiare rotta se non dovesse più essere appagata? Che dire di lei, evidentemente per il momento è felice così, anche se ad un certo punto in molti la shippavano cn il prete. Aha aha aha…
Si Marina è molto complessa, perché intanto crescere tre figlie e mandare avanti uno studio è un’impresa non indifferente. Di certo non era una di quelle madri che aveva il tempo per troppe smancerie con le figlie, come fa capire anche Nina, però è una figura complessa, affascinante e carismatica. Riguardo a Massimo, temo che lei volesse Anna sistemata con un uomo apparentemente solido (lo definisce l’uomo giusto e credo intendesse quello), forse memore della sua esperienza da mollata per la baby sitter, era troppo coinvolta e voleva stabilità per Anna che poi era la figlia perfetta, quella che cercava di svolgere al meglio tutti i ruoli. Non condivido l’intromissione e la manipolazione, ma in qualche modo posso capirla anche se solo in parte.
Epica la Parmegiani, esilarante e unica.
Mi è piaciuto molto anche come rappresentano il tradimento in questa serie, che è molto verosimile e lucido: insomma senza demonizzare completamente il traditore ma senza nemmeno vittimizzare completamente il tradito. Di solito non arriva mai per caso: vedi Marina con Giorgio e Anna con Alberto due volte.
Oddio Anna e Alberto hanno fatto due figli però in effetti sembra un matrimonio inesistente. Incredibile come i due non abbiano né confidenza né intimità e come davvero non si conoscano profondamente. Perché quello che mi è sempre piaciuto di Massimo a parte l’amore per Anna è come la conosce nel profondo come forse nemmeno lei stessa si conosce.
Ormai le ship con i preti dominano, che vuoi che ti dica… ahahah. Diciamo che io sono assolutamente sempre per i divorzi e le separazioni, perchè condivido assolutamente la frase del no dopo il si, però diciamo che se è più no che si fin dall’inizio (e lei mi pare che si sia molto accontentata, mettiamola così) allora penso che sarebbe meglio il no fin da subìto. Insomma, un po’ come dire che l’aborto (ammesso che io non sono affatto antiabortista, anzi) può essere usato come metodo anticoncenzionale perchè uno non sta attento ed ovviamente non può essere così: ecco, è un po’ lo stesso discorso che faccio io sul divorzio.
Quello che dico io su Massimo è che ad ora possiamo soltanto intuire il perchè lei volesse Anna sistemato con Alberto perchè ritenuto “un buon partito”, ma di fatto l’evidenza di questo c’è fino ad un certo punto, dal momento che ancora sappiamo poco e niente di quel passato universitario dei tre e soprattutto, quando Anna si è sposata con lui, avevano comunque un’età in cui non credo che anche Alberto fosse già diventato chissà chi, essendosi appena laureati oppure addirittura ancora all’università (ora non ricordo), quindi è più una valutazione fatta da lei, ma che non trova chissà quale riscontro per noi, se non in piccolissima parte da quel poco che ci hanno detto su quel periodo, ma non basta secondo me ad inquadrare del tutto la situazione: a quell’età, secondo me, il discorso del “buon partito” lascia sempre un po’ il tempo che trova…
Sicuramente si, il merito di questa serie è quello di rappresentare ogni controversia, a partire dal tradimento, ma anche tutte le altre, un po’ da entrambi i punti di vista senza farci vedere appunto una vittima e un carnefice, ma due umani che sbagliano, chi da una parte chi dall’altra.
Beh è evidente che il rapporto che ha Anna con Massimo non l’ha mai avuto con Alberto e mai lo avrà, ma altrimenti non saremmo qui a dire appunto che i primi due starebbero insieme da 20 anni e Marina ha agito in modo sbagliato quella volta.
Si, decisamente qua i casi di puntata sono stati davvero il valore aggiunto della serie, senza dubbio: attuali e trattati molto bene, sicuramente.
Giusto, anche il giudice del suo divorzio sicuramente grande personaggio: credo sia una delle comparse più riuscite che io abbia mai visto in una serie (cosa che è stata detta da tutti, praticamente).
Infatti, io pensavo che i dubbi vari sia di lei ma anche di lui fossero più una cosa che delle due portasse ad una separazione quantomeno temporanea finale perchè i due capivano che era giusto crescere ancora e fare un percorso di crescita personale prima di fare quel passo. Oppure ad una presa di coscienza sul fatto che non c’era bisogno di sposarsi a tutti i costi, ma si poteva comunque essere una coppia, dato che quel matrimonio io l’ho sempre visto un po’ come un “capriccio”, nel senso che Viola lo voleva a tutti i costi, ma senza chissà quale desiderio dietro di sposarsi davvero, o almeno questo è ciò che è arrivato a me, quindi se volevano invece far passare che effettivamente i suoi dubbi erano realmente un po’ così campati per aria, su questo hanno toppato, con me almeno.
Anche secondo me lei non aveva chissà quale desidero di sposarsi ma nemmeno lui lo aveva, o almeno non mi è mai arrivato un grande desiderio di matrimonio, forse era più un capriccio davvero. Per me il matrimonio era l’unica cosa un po’ abbozzata della serie proprio perché non si capivano tantissimo le “posizioni” dei due sposi né quanto fosse per loro effettivamente importante come sacramento in sé.
No infatti, da parte di entrambi non si è percepito tutto questo desiderio di sposarsi davvero, quindi concordo che questo matrimonio sia l’unica vera pecca. Anche perchè in una serie che parla di divorzi costantemente e di rapporti finiti male per questo o quel motivo, lo butti proprio tu autore un matrimonio che è quasi certo finirà con un divorzio? Boh, mi sembra un po’ un controsenso… Che poi la questione del sacramento, per quel che mi riguarda, conta fino ad un certo punto, essendo ateo, però si, dato che loro lo facevano chiesa forse dovevano dare importanza anche a quello (anche se poi alla fine nessuno dà importanza a quello, secondo me). Il dicrsso che facevo io era proprio nel valore intrinseco del matrimonio e soprattutto sugli effetti civili dello stesso, delle due: una volta che sei sposato, sei sposato, punto. Poi puoi divorziare, però è una gran rogna, quindi io ci avrei pensato meglio e prima, se già in partenza non sono sicuro…
Esatto. Il sacramento l’ho tirato fuori proprio perché loro lo facevano in chiesa ed è vero che nessuno ci dà grande importanza, in realtà, però secondo me avrebbero dovuto mettere un po’ l’accento sull’importanza del matrimonio in senso generale, forse anche per differenziare alla base i matrimoni che finiscono in divorzio (come tutti quelli della serie, praticamente) e quelli che invece sono più portati verso il “per sempre”. Poi in realtà il divorzio può arrivare per tantissime ragioni, ma se già si parte con un matrimonio come quello di Viola, ci sono alte probabilità che finisca in divorzio già dalla base inesistente.
Eh appunto, insomma se loro volevano fare il matrimonio in teoria “inattaccabile” mi sa che non hanno dato molto questa idea. Che poi voglio dire: ma Viola non ha imparato proprio niente dalle vicende di sua madre e di Anna? Boh… Per questo ho detto “capriccio”, perchè mi è sembrato quasi un voler dimostrare a tutti i costi che per lei andrà diversamente, non capendo che invece non è quello ciò che conta, sinceramente è una storyline che mi lascia veramente perplesso.
Ecco, sembra esattamente un voler far vedere che per lei sarà diverso, che il suo matrimonio sarà un “per sempre” e non terminerà con un divorzio. Forse è un desiderio di staccarsi totalmente dalla famiglia: non fa l’avvocata e si sposa nella speranza che sia per sempre. Però sì, l’immagine che restituisce quel matrimonio non è sicuramente un’immagine solida, anzi…
Eh appunto, che Viola possa avere questo “desiderio” ci può stare, dato il background, però non è certamente quello il matrimonio con cui può dimostrare che per lei andrà diversamente, purtroppo per lei, quindi boh…
Infatti come pensiero di Viola ci può stare ma il rischio di un altro divorzio c’è…
Farò i conti con le sue scelte a quel punto, che ti devo dire…
Credo sarà inevitabile…
Ah dimenticavo la frase simbolo del divorzio ripetuta più di una volta “siccome si è detto una volta di si, non si può più dire di no?”, applicabile anche ad altri casi….
Io penso che non ci siano abbastanza elementi per giudicare morto e sepolto il matrimonio di Viola visto che è stato celebrato sul finale di stagione e nemmeno ci sono elementi per metterla a confronto della madre e della sorella maggiore Anna che hanno un bagaglio di vita grosso e differente, anche tra di loro e un temperamento molto diverso. Anna a conti fatti ad oggi forse malgrado tutto è addirittura quella che può empatizzare con il padre più delle altre visto che anche lui sta da una vita con Fanny. Il fatto è che Viola non ha tutto questo spazio, è abbastanza abbozzata come personaggio, è cresciuta malgrado tutto in un’oasi serena, non sogna chissà che cosa e magari davvero è felice con Alessandro, voleva sposarselo e chissà che altro e l’ha fatto, però a parte che lei è tutto un sole, cuore e amore, si capisce poco altro. Lei per prima ha una concezione della vita semplice, non è complessa come le altre e per ora le basta. In futuro poi tutto si può cambiare.
La serie è più che altro basata a mio parere molto sulla dicotomia Marina-Anna.
Su Viola chi lo sa, magari il matrimonio fallirà o magari funzionerà proprio perché lei è tanto diversa dalle altre. E comunque li dentro evidentemente sposarsi giovani accomuna tutte perché anche Marina e Anna lo hanno fatto. Sono donne diverse eppure a volte fanno scelte più simili di quanto ti saresti aspettata.
Personalmente non lo giudico già morto però nella storia tra Viola e Alessandro non ho mai letto in realtà questo grandissimo desiderio di matrimonio, mi sembrava più un “dobbiamo” che un “vogliamo”, come se fosse una vita costruita a tappe già prefissate (il lavoro, il ragazzo, il matrimonio…) ma forse è anche perché Viola, come giustamente dici, non è un personaggio molto sviluppato e quindi in realtà quello che ci arriva è solo parte di quello che in realtà lei è.
Neanche io lo giudico già in partenza un matrimonio finito, per carità, però come diciamo con Ilaria, anche a me è arrivato molto poco questo desiderio assoluto di sposarsi, ma appunto per un “dobbiamo” o motivi altri senza chissà quale convinzione di felicità alla base. Però sicuramente il fatto che Viola sia poco caratterizzata non ha certamente aiutato a capire bene la sua scelta, però è un punto a sfavore, perchè se a me arrivano queste vibes in merito magari anche solo perchè è poco caratterizzata e invece lei è felicissima di quello che ha fatto, allora vuol dire che su questo la serie ha un po’ toppato, come ho scritto sopra.
Non sono convincenti nemmeno come coppia. Più un riempitivo che una coppia. A me non convince nulla di loro: lui amorfo, si vede giusto un paio di volte, lei comunque rispetto alle sorelle viene descritta una da cose semplici, meno complessa di loro, ma a me sembra che sia ancora immatura, che sia la piccola di casa ecco. Mentre Anna e Nina anche se in modi differenti si portano comunque dietro un bagaglio diverso.
Esattamente. Lui è proprio inutile come personaggio secondo me, devo dire che ho trovato quasi più interessante il prete.
A me è arrivato poco di tutto quello che è Viola presa singolarmente, figurarsi del matrimonio che poi la riguarda o del fidanzato, lei presa in sé non è interessante, o comunque non attira l’attenzione. Ha un senso all’interno di un nucleo familiare femminile variegato come è quello, ma non ha un vero e proprio protagonismo carismatico come la madre o le sorelle.
Mitica però la battuta “Così vecchio e ancora così marpione?”….
Sì, sicuramente attira meno l’attenzione rispetto a Marina o Anna ma anche rispetto a Nina perché comunque è lasciata ai margini della narrazione ed è decisamente poco approfondita.
Si Ilaria Viola in realtà ha avuto il suo momento trash o comunque momentone della stagione quando bacia il prete….
Concordo decisamente: letteralmente né carne né pesce come coppia e lui completamente anonimo.
E’ quello il dubbio su Viola: se lei è così proprio perché si sente risolta e appagata così o se l’essere così è il risultato di una scrittura approssimativa o comunque in cui è meno approfondita della madre e delle sorelle. Una certa indeterminatezza forse ci sta anche alla luce del fatto che è molto giovane…
Forse è un mix di entrambe le cose, magari hanno lasciato volutamente il “dubbio”, con questa scrittura un po’ debole per lei, in merito alla sua felicità (se sia effettiva o costruita) per approfondirla di più in s2 ma se fosse così, credo che il matrimonio fosse ancora più evitabile.
Forse era evitabile, ma secondo me in qualche modo le donne di questa famiglia dimostrano che può finire per tanti motivi un matrimonio. Anna e Marina sono agli antipodi, eppure hanno due matrimoni finiti e per motivi diversi. Viola potrebbe svegliarsi e scaricarlo senza troppi complimenti per come è fatta
Questo è sicuramente vero.
Ti dirò che non mi sorprenderebbe se l’unico matrimonio a poter durare davvero in futuro fosse uno eventuale di Nina anche se lei si è sempre pronunciata contro. Ma in fondo, non so come la vedete voi, ma se c’è una delle tre che desidera essere amata e ricambiare e non essere lasciata è proprio Nina.
Forse proprio lei che non lo cerca alla fine inconsciamente lo desidera più di tutte le altre, forse perché nasconde un animo romantico dietro quel sarcasmo. Mi dava spesso vibes da Elisa Russo di Doc non a caso
Sono d’accordo. Nina forse è quella che più di tutte ha sofferto l’abbandono del padre, anche perché era in un’età di mezzo tra l’essere una ragazza e l’essere una bambina e poi è la figlia di mezzo quindi probabilmente anche quello ha inciso sulla sua personalità attuale.
Si concordo, Nina in realtà forse quella delle tre che desiderava di più “sistemarsi”, ma non ci è mai riuscita e quindi ha tirato fuori quest’aura di cinismo per mascherare l’infelicità e soprattutto una gran invidia nei confronti delle altre due.
Si per quello la confronto a ER. Anche Elisa Russo tanto aveva paura dei sentimenti perché aveva imparato che facevano male a causa dell’abbandono della madre, quanto voleva qualcuno che la amasse per sempre senza se e senza ma.
E anche Nina Battaglia dietro quella maschera di cinismo (che lei porta anche abbastanza male perché si vede che sta male con se stessa) sicuramente desidera essere amata e non aver paura di amare per essere lasciata come ha fatto il padre. Il problema di NIna è anche che la sua crescita emotiva è rimasta all’età dell’abbandono del padre. E’ un evento traumatico per tutte li dentro. La stessa Anna che cerca di essere la più perfetta o almeno di far bene tutto dice che il padre la riporta indietro ai suoi 16 anni. Una parte delle tre senior Marina-Nina-Anna è rimasta “bloccata” a quell’ abbandono, Viola no perché non ricorda nulla
Si, sicuramente l’abbandono del padre ha “bloccato” una parte delle tre senior causando poi certe scelte sbagliate di ognuna, mentre Viola è appunto “indenne” proprio perchè troppo piccola e infatti lo accoglie subito vogliosa di conoscerlo, proprio perchè non ha pregiudizi e sa che è suo padre, a differenza delle altre.
Secondo me è più una questione di scrittura approssimativa del personaggio, perchè se abbiamo tutti questi dubbi su questo matrimonio noi che guardiamo a dispetto di lei che dice che è felicissima di sposarsi, ma a noi arriva altro, credo che il problema sia appunto nella scrittura.
Concordo comunque con Ilaria che, se lei è quella che deve essere approfondita in s2, il matrimonio è stato a maggior ragione inutile, essendo “definitivo”.
Il personaggio di Alessandro è talmente abbozzato, insieme a lei appunto, è una questione di anagrafe in qualche modo, ma anche proprio di spazio.
Poi tante cose non si capiscono nemmeno di Anna e Massimo che sono la ship della serie, però si capisce cosa li lega e che si amano. Viola non è la protagonista, sembra molto Alice nel paese delle meraviglie più che essere l’anticonformista della famiglia. Molto meglio di lei in tal senso Daria, la figlia di Anna, che Marina definisce un mix delle tre
Infatti se le tre senior tutto sommato sono state fin troppo “ferite” dalla vita e ora si meritano la felicità; Viola al contrario è colei che ha bisogno in un certo senso di sbagliare, sicuramente di vivere fuori da quel cerchio protettivo che sono state le sorelle e la madre. A volte lei vive talmente tanto nel suo mondo che proprio non si rende conto del dolore delle sorelle e della madre e deve ringraziarle molto probabilmente per essere cresciuta con tanta serenità. Viola ha una serenità che trabocca anche insensibilità e assenza di tatto sotto molti punti di vista. Vedi ad esempio la scena in cui si presentano all’incontro con il padre in cui Anna e Nina ovviamente hanno una faccia da funerale e lei tutta felice e contenta quasi si aspetta che anche loro lo siano. Le sorelle e la madre hanno “sacrificato” molto della loro felicità a mio parere per fare in modo che lei crescesse serena e senza troppe pressioni.
Probabilmente sia Marina che Anna e Nina, sentivano la necessità di proteggere Viola dal mondo, forse perché era la più piccola, forse perché non volevano causarle traumi ma secondo me si capisce abbastanza bene che loro si sono in qualche modo “soffocate” per farla crescere felice e lontana dalle emozioni negative che loro portavano dentro nei confronti del marito/padre. Quella scena in cui lo incontrano penso sia molto emblematica perché è come se Viola aspettasse solo di conoscere quel pezzo di vita che le “manca” e si approccia all’incontro con un’assenza di preconcetti che, di solito, è peculiarità dei bambini che vogliono conoscere e scoprire. È come se Viola fosse cresciuta in una specie di bolla, di “oasi felice”.
Esatto. Anna, Marina e Nina sono differenti tra loro ma anche molto disilluse verso la vita, in parte ciniche perché hanno imparato a loro spese che la vita non è rose e fiori. E’ anche per questo che dico che si meritano tutte e tre un po’ di felicità. Viola sarà anche soddisfatta di quello che ha, ma è anche vero che sa anche poco della vita e del dolore, essendo cresciuta protetta e in un oasi di felicità.