Titolo: La casa degli sguardi
Anno: 2018
Casa editrice: Mondadori
Genere: narrativa italiana
Target consigliato: dai 16-18 anni in su
Lunghezza: 228 pagine
Punto di vista: interno, prima persona
Valutazione: ★★★★★ 

[…]il male, per quanto ci si possa dichiarare immuni, è una malattia che contagia tutti, anche quelli che a parole dicono di non soffrirlo. 

Daniele Mencarelli 

Daniele Mencarelli, lo scrittore de La casa degli sguardi

Daniele Mencarelli è nato a Roma nel 1974 e vive ad Ariccia. Ha esordito in poesia nel 1997 e nel 2001 è uscita la sua prima raccolta, intitolata I giorni condivisi. Ha poi pubblicato altri libri di poesie, un racconto (Luci di Natale) e due romanzi (La casa degli sguardi e Tutto chiede salvezza). 

Trama 

Daniele è un giovane poeta oppresso da un affanno sconosciuto, “una malattia invisibile all’altezza del cuore, o del cervello”. Si rifiuta di obbedire automaticamente ai riti cui sembra sottostare l’umanità: trovare un lavoro, farsi una famiglia… la sua vita è attratta piuttosto dal gorgo del vuoto, e da quattro anni è in caduta “precisa come un tuffo da olimpionico”. Non ha più nemmeno la forza di scrivere, e la sua esistenza sembra priva di uno scopo. È per i suoi genitori che Daniele prova a chiedere aiuto, deve riuscire a sopravvivere, lo farà attraverso il lavoro, al Bambino Gesù di Roma. 

Commento 

Ho “conosciuto” Daniele Mencarelli grazie ad una delle pillole di lettura postate da Lino Guanciale nel suo programma di condivisione #baronirampanti. Il libro cui Guanciale dava voce per meno di un minuto era Tutto chiede salvezza (vincitore del Premio Strega Giovani 2020 e presente nella sestina finale del Premio Strega 2020), un gioiellino, una perla rara che ho divorato in quattro ore e che mi ha spinta a leggere anche l’altro romanzo di Daniele Mencarelli, ovvero La casa degli sguardi di cui vi parlo oggi. 

Recensire un libro del genere è complesso, terribilmente complesso, ho paura di non riuscire a rendere bene tutto quello che è racchiuso in poco più di duecento pagine. Come già mi era successo con Tutto chiede salvezza, anche questa volta Mencarelli mi ha lacerata e la cosa che più mi ha colpita è stato nuovamente il suo stile. Potrei dire che il libro è poetico ma risulterei stucchevole e indubbiamente ridondante, il libro è, è e basta. C’è e nel suo esserci testimonia un mondo, una vita complicata resa in modo assurdamente autentico con una prosa che è quasi un racconto. Mencarelli è un autore con la “a” maiuscola perché scrive con una leggerezza incredibile di cose terribilmente complesse e sfaccettate. Si apre al lettore, si svela in qualche modo, ma lascia un segno profondissimo nell’animo di chi legge. 

Non parlerò della storia in generale perché il libro va letto e assaporato, va scoperto pagina dopo pagina, va lasciato decantare nel profondo dell’anima. Se non avete mai letto nulla di Mencarelli vi consiglio di recuperare quanto prima, non vi staccherete più dal suo modo di scrivere, sarà praticamente impossibile scrollarvi di dosso tutto ciò che trasuda dai suoi libri. So di non essere riuscita nell’intento di rendere la bellezza del libro, lo vedo rileggendo le parole che ho scritto ma con Mencarelli è così, i suoi libri lavorano nell’anima del semplice lettore, gli scavano dentro e lo lasciano appesantito e alleggerito al contempo. Spero un giorno di riuscire a rendere giustizia ai suoi libri con le mie opinioni da semplice lettrice in merito, per ora mi auguro di avervi spinti quantomeno ad approcciarvi al libro, per condurvi alla fine della lettura saranno più che sufficienti le parole dello scrittore. 

Conclusioni 

Penso si sia capito che il mio giudizio in merito è assolutamente positivo. Leggete La casa degli sguardi, leggete Tutto chiede salvezza, immergetevi anima e corpo in una prosa magnifica e magistrale, non ve ne pentirete! 

Voi cosa ne pensate? L’avete letto? Scrivetelo nei commenti! 

Ilaria 

P.S.: Vi lascio qui sotto il video di cui vi ho parlato in apertura e ringrazio le ragazze della pagina @linoguan_italia per aver postato il video:

Written by

Ilaria

Sono una studentessa universitaria appassionata di teatro e di recitazione in generale ma anche di tennis.