Raya and The Last Dragon, firmato Walt Disney Animation Studios, ci porta nel fantastico mondo di Kumandra, dove un tempo umani e draghi vivevano in armonia. Quando le forze del male giunsero a minacciare il regno, i draghi si sacrificarono per salvare l’umanità. Oggi, dopo 500 anni, quelle stesse forze maligne sono tornate e spetta a Raya, guerriera solitaria, trovare l’ultimo leggendario drago per riunire regni e popolazioni divisi da tempo. Ma nel corso della sua ricerca Raya imparerà che non basta un drago per salvare il mondo: serviranno anche fiducia e collaborazione. Raya and The Last Dragon vede protagoniste Raya, giovane guerriera dall’acume affilato come la sua spada, e la magica, mitica Sisu, drago al femminile che spicca per autoironia. Tra i coprotagonisti troviamo Boun, smaliziato “imprenditore” di soli 10 anni, il formidabile gigante Tong e la baby-truffatrice Noi con la sua banda di Ongi.

Un classico disney che si adatta allo spirito del tempo

Alla Scrive Squad abbiamo avviato il nostro personale Club del Film e oggi il nostro gruppo cinefilo vi propone Raya and The Last Dragon. Di seguito alcuni commenti dei membri della Squad che hanno preso parte a questo piacevole scambio di opinioni.

Speriamo di coinvolgere anche voi e di consigliarvi la visione di un buon film.

Raya and The Last Dragon , ennesima fatica dei Disney’s Animation Studios si rivela essere un buon film, ricco di colori e graficamente impressionante. In un mondo fantasy la minaccia maligna ha tramutato quasi tutti in statue di pietra. Solo l’acqua e una particolare gemma riescono a tenere alla larga questo flagello. Raya, figlia del re di Cuore è rimasta sola in quanto il padre è stato tramutato in pietra. Il suo obiettivo è quello di recuperare i frammenti della gemma per sconfiggere il male.
Raya e l’ultimo drago è un film che tratta molte tematiche, sicuramente la crescita personale, l’amicizia, il tradimento e il perdono. Il personaggio del drago da vita a gag divertenti che unite alla narrazione piuttosto ritmata coinvolgono lo spettatore. Personalmente lo ritengo un buon film, non certo un capolavoro ma comunque meglio di altre produzioni Disney degli ultimi anni.

Lorenzo

Perché Raya and The Last Dragon della Disney è un film da non perdere?
Cominciamo col dire che presenta una toccante, anche se semplicistica, lezione morale sullo sfondo della cultura asiatica. Inoltre ha suscitato moltissimo interesse sia dal primo annuncio a riguardo nel 2020. In primis ovviamente, perchè è una nuova storia originale su una principessa e sappiamo tutti che i film sulle principesse sono i più attesi.
La storia è ambientata a Kumandra. In passato, era stata una terra unita; ma con l’arrivo dei Druun (che trasformarono le persone in pietra) è scoppiato il caos. Fortunatamente, un gruppo di draghi è stato in grado di sacrificarsi e creare una gemma sacra per tenere a bada i Druun. Ma questo cambierà per sempre le sorti del regno.
Forse la prima cosa da sottolineare di questo film è che (come tutti i film delle principesse Disney), è fatto per i bambini. In quanto tale, c’è la solita formula vista in altri film come Rapunzel e Oceania. Tra gli elementi ricorrenti troviamo il solito umorismo spiritoso, a tratti infantile, presente nei dialoghi. C’è il compagno animale, l’accozzaglia di aiutanti spaiati, la morte e la resurrezione di un personaggio principale, e la morale della favola. Per questo film, è chiaro come il sole: dobbiamo fidarci l’uno dell’altro. Sebbene la lezione in sé sia   una cosa commovente da insegnare ai bambini, è anche un po’ troppo idealistica per essere eseguita facilmente nella vita reale come lo è nella Kumandra. Anche se personalmente, io riesco a metterla in pratica tutti i giorni.
Un altro aspetto importante da toccare è la  rappresentazione della cultura asiatica.  Sia Raya che Namaari sono donne forti e feroci. La scelta della Disney di allontanarsi dalla tradizionale storia d’amore di un protagonista maschile è anche un tema rilevante e stimolante per le ragazze di tutto il mondo. Per non parlare del fatto che alcuni membri della comunità LGBT hanno trovato rappresentazione nella dinamica di Raya e Namaari.
Anche se personalmente il mio film Disney preferito rimane Rapunzel, vale la pena vedere Raya and The Last Dragon .

Sara

Raya and The Last Dragon è un film a mio avviso abbastanza sottovalutato poiché è uscito in un periodo poco favorevole per il cinema e in molti paesi è stato distribuito soltanto su Disney+.
Il tema principale di Raya e l’ultimo drago è la fiducia, il viaggio di Raya comincia quando è una ragazzina proprio per un tradimento alla sua fiducia e si conclude con un atto di fiducia nei confronti di Namaari, che l’aveva tradita. Un messaggio più che positivo da trasmettere ai bambini, ma che personalmente reputo faccia riflettere soprattutto i più grandi, poiché spesso tendiamo ad essere meno fiduciosi nei confronti del prossimo rispetto ai più piccoli. A questo tema viene affiancato anche quello del perdono, Raya perdona il tradimento di Namaari ed è disposta a darle una seconda occasione per salvare Kumandra e riunificare la nazione.
Per quanto riguarda i draghi anche in questo caso tutto si basa sulla fiducia, i fratelli e le sorelle di Sisu fanno affidamento su di lei affinché il loro sacrificio non sia vano, nonostante lei non abbia fiducia  in se stessa. Sisu è davvero un personaggio buffo, ricorda un po’ una bambina a tratti per la sua ingenuità e il design del personaggio mi è piaciuto un sacco (quanto vorrei una Sisu da compagnia personale!). Sisu, però, non è soltanto il cosiddetto “comic relief”, ma anche un promemoria per Raya delle ideologie di suo padre, che credeva in una Kumandra unita ed era fiducioso.
Infine abbiamo il classico sacrificio eroico, in questo caso di gruppo poiché Raya e i suoi compagni di viaggio scelgono di compiere un atto di fiducia nei confronti di Namaari nel momento più critico, rinunciando ai frammenti di gemma che li proteggeva contro i Druun. Un sacrificio ben ricompensato perché non solo Kumandra è salva, ma consente anche il ritorno dei draghi e di Sisu stessa. Non nego che ho pianto come una bambina durante il finale perché mi sono commossa molto e il messaggio dietro questo film è una boccata d’aria fresca.
Menzione d’onore per le ambientazioni e i magnifici riferimenti alla cultura asiatica, che è stata rappresentata nella sua ricchezza e varietà, a partire dal cast originale composto soltanto da attori e attrici asiatici (per apprezzarlo al meglio vi consiglio di guardarlo anche in lingua originale)

Anna

Questa era la nostra recensione di Raya and The Last Dragon . Cosa ne pensate? Scrivetecelo nei commenti!

La Scrive Squad