E anche per Loki l’avventura è giunta al capolinea…per ora! Infatti questa è l’unica serie appartenente al MCU ad aver ottenuto il rinnovo per la seconda stagione.
Loki è finito nel Vuoto, Sylvie è determinata a scoprire la verità sulla TVA e Mobius è apparentemente sparito, poiché chi viene “eliminato” in realtà non muore. Ma chi si nasconde dietro la TVA? E qual è il suo scopo?
In quest’articolo recensirò gli ultimi due episodi di questa prima stagione, come sempre vi avviso della presenza di spoiler!

Il Vuoto

Ravonna temporeggia con Sylvie per tradirla e farla arrestare, ma quest’ultima gioca d’anticipo e si elimina nella speranza di trovare Loki.
Il Vuoto è una dimensione in cui finisce tutto ciò che la TVA elimina dalle linee temporali alterate ed è sorvegliata da Alioth. Alioth è il guardiano di fumo che impedisce a tutte le varianti finite lì di fuggire e chi tenta la fuga viene divorato dal guardiano.
Loki segue le sue varianti fino a un rifugio e ognuno racconta qual è stato il proprio evento Nexus, ma Loki è più interessato a tornare alla TVA per aiutare Sylvie. Quest’ultima però lo precede e finisce nel Vuoto, in cui si trova anche Mobius e le loro strade si incontrano giusto in tempo per permettere a Sylvie di sfuggire ad Alioth.

 

 

Le varianti

LokiLoki e le sue quattro varianti si apprestano a lasciare il rifugio, ma vengono intralciati da altre varianti di Loki (tutte con aspetti diversi) capeggiati dal “Presidente” Loki. Tra le due fazioni si scatena il caos e persino uno scontro, in cui il Loki alligatore – lanciato da Loki bambino – divora una mano al Presidente Loki.
Loki approfitta del caos e riesce a tornare all’esterno, ricongiungendosi con Sylvie e Mobius. Sylvie propone di incantare Alioth per scoprire cosa si trovi alla fine del tempo e dietro la TVA, pur non avendo la certezza che funzionerà. Loki sceglie di restare con lei ed aiutarla nella sua impresa, Mobius invece fa ritorno alla TVA con l’intento di rivelare a tutti i dipendenti la verità.
Loki e Sylvie si avvicinano ad Alioth per incantarlo insieme, ma per farlo occorre che il guardiano sia distratto ed è proprio Loki a fungere da diversivo. Il dio dell’inganno però fallisce e non riesce a catturare l’attenzione della creatura, è qui che entra in gioco la variante anziana di Loki. Il vecchio Loki sfrutta a pieno il proprio potere creando un’illusione di Asgard, dando così la possibilità a Loki e Sylvie di incantare Alioth e scoprire chi c’è dietro la TVA.

Colui Che Rimane

L’incanto da parte di Loki e Sylvie rivela una cittadella situata alla fine del tempo stesso ed è lì che si trova la mente che ha creato la TVA. I due attraversano il portale e dopo un momento di esitazione da parte di Sylvie entrano nel palazzo misterioso, dove vengono accolti da Miss Minutes. L’intelligenza artificiale fa loro l’offerta di dargli qualunque cosa vogliano e persino di concedergli di restare insieme nella stessa linea temporale, ma entrambi rifiutano.
Intanto Mobius fa ritorno alla TVA ed ha un confronto con Ravonna, che dopo aver ricevuto un messaggio abbandona tutto senza rivelare a Mobius la propria destinazione, mentre B-15 è impegnata a mostrare ai Cacciatori che sono tutti delle varianti.
Loki e Sylvie esplorano il castello alla ricerca di chi vi abita e finalmente Colui Che Rimane si presenta ai due senza più trucchetti. L’eccentrico proprietario del palazzo rivela che gli sono stati attribuiti vari nomi, tra cui il Conquistatore, che altri non è che Kang.
Kang spiega a Loki e Sylvie perché ha creato la TVA e quali sarebbero le conseguenze se non esistesse più l’unica linea temporale che egli stesso controlla: le sue varianti scatenerebbero una nuova guerra del multiverso. Qualcosa, però, muta e i cambiamenti apportati alla linea temporale stanno cominciando a concretizzarsi e Kang offre ai due una scelta. La prima scelta è ucciderlo e rischiare una nuova guerra, la seconda semplicemente sostituirlo e governare entrambi al suo posto, ma Sylvie non prende neppure in considerazione quest’opzione.
Dopo un breve scontro con Loki, che cerca di farla ragionare, Sylvie manda via il dio dell’inganno attraverso un portale e uccide Kang, aprendo così le porte al multiverso.

Considerazioni Generali

Questo finale di stagione ha diviso il fandom, un po’ com’era già successo con WandaVision, ma in una maniera più amplificata. Moltissimi fans sono rimasti delusi dal fatto che dietro la TVA non ci fosse un’altra variante di Loki e dal fatto che Loki per una volta abbia agito da eroe.
Come ho già detto nella recensione precedente, questo non è lo stesso Loki che abbiamo visto morire in Infinity War e ha letteralmente visto il suo futuro finire in maniera tragica. Inoltre non è la prima volta che Loki si comporta in maniera eroica, già in Thor Ragnarok lo vediamo tornare ad Asgard per salvare il suo popolo e in Infinity War salva la vita a Thor. Quella della serie è una sorta di seconda redenzione, diversa da quella dei film, ma resta tale. Molti si aspettavano un Loki più caotico del solito, personalmente credo che proprio perché Loki incarna il caos non possa seguire sempre il solito schema alleanza/tradimento e che cambi costantemente. È una scelta narrativa che può piacere o meno, ma oggettivamente Loki neppure nei film è mai stato né completamente cattivo né completamente buono.
Seppur in maniera poco approfondita, scopriamo il motivo per cui le varianti sono finite nel Vuoto, e certamente quello più ironico è quello del vecchio Loki perché altro non è che una teoria formulata su Infinity War. Perché mi sto focalizzando su questa variante in particolare? Perché in un solo episodio è riuscito a conquistare buona parte del pubblico, questo soprattutto per l’ottima interpretazione di Richard E. Grant, e il suo momento più glorioso è stato quando ha usato al pieno i propri poteri.
Loki e Sylvie grazie a questo sacrificio hanno la possibilità di unire le forze e compiere l’incanto su Alioth, riuscendo nell’impresa. Tuttavia ogni cosa che accade fino a quel momento viene anticipata da Colui Che Rimane, che possiede una sorta di copione che contiene persino il dialogo tra loro tre. La maggior parte dell’episodio è una sorta di riassunto dal punto di vista di Kang, che chiarisce i motivi per cui ha creato la TVA e separato i multiversi, cosa che a mio avviso è stata utile perché c’era ancora un po’ di confusione. Sono rimasta positivamente colpita dall’interpretazione di Jonathan Majors, la variante di Kang che ci viene presentata è quella più mite ed eccentrica, perciò non si può definire il tipico cattivo con scopi malvagi. Personalmente l’ho trovato un personaggio davvero simpatico e non gli si può certamente dare torto sul perché abbia scelto di separare i multiversi.
L’attenzione si sposta successivamente su Sylvie, la donna sopraffatta dalla rabbia e dal desiderio di vendetta per la vita perciò neppure il tentativo di dialogo da parte di Loki le farà cambiare idea. Per quanto Sylvie possa tenerci a lui, le sue emozioni sono più forti e prendono il sopravvento e mi trovo d’accordo con la scelta di farle “tradire” Loki per portare a termine la propria vendetta. Sylvie si è vista portare via dalla sua vita e la sua famiglia, è stata una fuggitiva per secoli e l’unica cosa che l’ha mandata avanti è stata proprio la vendetta. Tuttavia il dettaglio su cui vorrei soffermarmi è il fatto che Sylvie avrebbe potuto tranquillamente ucciderlo, in quanto unico ostacolo tra lei e la sua vendetta, ma sceglie di mandarlo via approfittando di quel momento di debolezza da parte di entrambi. Mi riferisco al bacio che ha creato numerose polemiche sui social, additato da molti come manipolazione o una sorta d’incesto (a questo punto è chiaro che le varianti non abbiano lo stesso DNA o non esisterebbero una variante alligatore e una di un’altra etnia) e che, invece, stato confermato essere un gesto d’addio.
Sylvie uccide Colui che Rimane e così facendo si creano infinite brecce nella Sacra Linea Temporale, aprendo così le porte al multiverso, ma la donna anziché uscirne vittoriosa si ritrova sola a piangere seduta a terra. Loki si ritrova alla TVA, anche lui in preda allo sconforto per quanto accaduto, ma poi si riprende e va alla ricerca di Mobius e B-15 per dirgli cos’è successo. Le azioni di Sylvie però hanno stravolto ogni cosa e perciò Loki s’imbatte in Mobius e B-15 che non hanno idea di chi sia e una TVA diversa, in cui c’è la statua di Kang il Conquistatore.
Con questo finale è stata spianata la strada per Doctor Strange in The Multiverse of Madness e probabilmente vedremo le conseguenze del gesto di Sylvie anche in Spider-Man: No Way Home.

Written by

Anna

Hello there! Sono Anna, classe 1996 e vivo a Napoli.
Sono una nerd che ama la Marvel, Star Wars ma sono anche una serie tv addicted e amante dei videogiochi, in particolare quelli di fantascienza. Amo leggere e scrivere sin dai tempi delle medie e sono felice di aver trovato questo spazio in cui parlare delle mie passioni!