Midnight Mass è una serie tv diretta da Mike Flanagan, che molti conosceranno già per aver ideato anche The Haunting of Hill House (che per me è un vero e proprio capolavoro) e The Haunting of Bly Manor. Flanagan è uno dei registi horror di spicco del momento e i suoi prodotti non deludono mai.

La serie è ispirata al romanzo omonimo di F. Paul Wilson ma del libro ha in comune solo il titolo, per il resto la sceneggiatura è completamente originale.

Midnight Mass narra le vicende di una piccola comunità situata in un’isola al largo della costa americana, dove vige la tranquillità assoluta e in cui le persone si conoscono tutte. Questo clima verrà scosso dall’arrivo di Riley, che ritorna dalla sua famiglia dopo essere stato in carcere per aver investito una ragazza mentre era in stato di ebbrezza. Contemporaneamente sull’isola arriva anche un nuovo prete molto stravagante che rivoluzionerà la piccola comunità religiosa. Inoltre mano a mano sull’isola inizieranno a verificarsi strani avvenimenti e miracoli.

 

 

In Mindnight Mass Flanagan mescola l’atmosfera horror a riflessioni altissime sulla vita, la morte, la fede, il senso di colpa, l’amore e la sofferenza, come d’altronde era già avvenuto in Hill House. Stephen King è da sempre fonte di ispirazione per il regista e in questa serie possiamo notare i forti riferimenti alle Notti di Salem, il mio romanzo preferito di King. Troviamo le stesse dinamiche corali, le stesse atmosfere, la stessa capacità di raccontare molteplici storie di individui che si intrecciano tra loro all’interno degli eventi generali e gli stessi temi trattati con una profondità commovente.

Un tema molto importante nella serie è la fede, concepita sia come accezione positiva che negativa. La fede è in grado di unire le comunità e di dare speranza alle persone ma può anche essere uno strumento per soggiogare la gente più debole e può sfociare nel fanatismo. La fede può portare alla salvezza ma anche alla dannazione.

I monologhi sono parte essenziale della serie, per molti potranno risultare pesanti ma la profondità di questi dialoghi è sorprendente. L’apice della bellezza si raggiunge nella scena in cui due personaggi si confrontano sulla loro idea di cosa ci sia sopo la morte, un monologo teso a parificare la visione religiosa tradizionale di Erin con quella scientifica di Riley, un dialogo che mi ha fortemente commossa.

Gli elementi horror della serie non sono così preponderanti come in Hill House o in Bly Manor, qui la paura e la tensione crescono lentamente, anche se è comunque presente qualche jumpscare ben ideato.

 

Dal punto di vista tecnico la serie è veramente ben realizzata, la fotografia, la colonna sonora, le ambientazioni e l’atmosfera dell’isola ti fanno immergere al meglio nella storia.

Degni di nota sono i piani sequenza stupendi che Flanagan ci regala e che erano presenti anche in Hill House.

Gli attori sono stati bravissimi a reggere sulle loro spalle le scene di tensione e i monolighi lunghissimi, in particolare c’è da elogiare Hamish Linklater che interpreta il prete e Samantha Sloyan che interpreta Bev, uno dei personaggi più odiosi che io abbia mai visto in un film/serie.

 

 

Da Noemi è tutto! Avete visto Midnight Mass? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere con un commento. Alla prossima!

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Noemi

Ciao a tutti! Sono Noemi, una ragazza di 23 anni.
Amo gli animali, viaggiare e scoprire nuove culture ma le mie due più grandi passioni sono il cinema e la letteratura e sono felice di far parte della Scrive Squad e di parlare di quello che amo di più.