E’ il film che ha consacrato Quentin Tarantino e chiunque dovrebbe guardarlo, almeno una volta. Ecco tutto quello che (forse) potreste non sapere su Pulp Fiction.

Da appassionato di cinema ho sempre trovato spassose e un po’ ridicole domande come “Qual è il tuo film preferito?” e via dicendo. Questo perchè, sarete d’accordo, dare una risposta è impossibile e quando lo fai raramente si è sinceri al 100%. Ritengo invece opportuno che si possa chiacchierare su tutte quelle pellicole (notato il plurale?) che ci piacciono un sacco. E personalmente parlando, Pulp Fiction fa sicuramente parte della lista. Personaggi iconici, dialoghi sconfinati e spassosi, scene memorabili e…

… quante curiosità!

Volendo potrei riportarle tutte con dovizia di particolari, ma ci metterei eoni, brillo in quanto a pigrizia e fra poco mia figlia potrebbe svegliarsi dal pisolino. Per cui sarò quindi abbastanza stringato, non me ne vogliate.

Iniziamo con i riconoscimenti?

Nel 1994 il film trionfò a Cannes, portandosi a casa la Palma d’oro mentre nel 1995 si aggiudicò Oscar e Golden Globe per la miglior sceneggiatura originale. E non dimentichiamoci le nomination per miglior film e miglior regia e per le interpretazioni, da applausi, di John Travolta, Samuel L. Jackson e Uma Thurman.

A proposito di sceneggiatura, nel corso del tempo essa ha subito diverse modifiche. Una delle quali riguarda la scena ambientata all’Hawthorne Grill: pensate che originariamente Jules avrebbe dovuto “freddare” sia Zucchino che Coniglietta… ma solo nella sua immaginazione.

 

Che dire del cast?

Quando un cinefilo si mette a leggere la lista dei papabili interpreti non può fare a meno di sorridere. Riuscite ad immaginare un Pulp Fiction con Michael Madsen o Daniel Day-Lewis nei panni di Vincent Vega? Pensate invece che per Butch, oltre a Bruce Willis, vennero provinati sia Sylvester Stallone che Mickey Rourke mentre nel listone delle possibili Mia Wallace figuravano Michelle Pfeiffer, Meg Ryan e Halle Berry.

Impressionati? Non ancora? Ecco a voi la chicca delle chicche: e se a fare Lance e Jody Tarantino avesse optato per… Kurt Cobain e Courtney Love? Devo dire che vederli all’opera in un contesto simile sarebbe stato alquanto interessante.

La scena più difficile da realizzare?

Per Tarantino è stata senza ombra di dubbio quella della siringa a casa di Lance che… venne girata al contrario?! In parole povere, al posto di infilzare la Thurman, Travolta dovette semplicemente estrarre l’ago dal petto della collega.

L’aiuto regista che non ti aspetti, forse

Nel film Quentin Tarantino recita, questo lo sapete un po’ tutti, la parte di Jimmie e per ragioni più che comprensibili non è sempre stato dietro la macchina da presa. Indovinate chi lo ha “sostituito” in quei frangenti? Forse lo conoscete, mi pare si chiami Robert Rodriguez, allora esordiente. Mica male considerando che ha dovuto dirigere la scena col signor Wolf, quella in cui risolve i problemi di chi non abita in un “deposito di negri morti”.

Mmmmiii, che citazione!

Il film riscosse tanto successo e nel corso degli anni è stato omaggiato in diversi modi. Uno di questi potreste ricordarlo facilmente: c’è una certa scena di un certo film in cui a tirare le cuoia al posto di Marvin c’è… una semplice bustina di ketchup! Ditemi che avete visto Così è la vita con Aldo, Giovanni e Giacomo, vi prego.

Due oggetti entrati nel mito

Nella pellicola avrete sicuramente notato un certo numero di articoli particolari, che potremmo definire iconici. Oggetti come il portafoglio bad mother fucker (brutto figlio di puttana), di proprietà dello stesso Tarantino. Che dire poi della mitica valigetta? Niente e nessuno ha stimolato la curiosità più di lei: non è dato sapere cosa vi sia all’interno, luce divina a parte, e forse è per questo che chiunque (anche tu, sì tu, e pure tu, tu e tu) pagherebbe oro per entrare nel film a dare uno sguardo. E trovarci l’anima di Marcellus Wallace? Questa, signori miei, è solo una delle mille teorie…

“Ezechiele 25:17. Il cammino dell’uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.”

La voce leggendaria di Luca Ward, l’occhio allucinato di Jerda Jules e quella sensazione che a breve accadrà qualcosa di brutto a qualcuno: mi viene sempre un certo brivido di piacere quando parte questo passo della Bibbia, che è perfetto per l’occasione. Echissenefrega se nel Libro di Ezechiele il versetto non esiste! Almeno, non in questa forma…