Piccole donne (Little Women) è il settimo adattamento cinematografico del romanzo di Louisa May Alcott.

Le donne hanno una mente, hanno un’anima non soltanto un cuore! Hanno ambizioni, hanno talenti e non soltanto la bellezza! Sono così stanca di sentir dire che l’amore è l’unica cosa per cui è fatta una donna, sono così stanca di questo!

Trama  – Piccole Donne


Dopo la fine della guerra di secessione americana le sorelle March dovranno affrontare problemi economici, sentimentali e sociali. Tra tutte spicca la figura di Jo, determinata a trovare la propria libertà e indipendenza, spronando anche le sorelle a dare spazio al proprio talento, nonostante le rigide imposizioni della società di quel periodo. Il nuovo adattamento si concentra maggiormente sulla vita delle sorelle verso l’età adulta, in particolare dopo che Meg, Jo e Amy hanno lasciato la loro casa di famiglia e questo perchè entrambi i volumi di Piccole donne e Piccole Donne Crescono sono stati intrecciati in maniera intelligente.

Piccole Donne è un classico intramontabile. Anche se è ambientato a fine Ottocento in New England, affronta tematiche contemporanee e con personaggi che potrebbero tranquillamente vivere nel mondo di oggi. Solo le librerie Feltrinelli ne vendono ancora oggi ogni anno oltre 4 mila copie.

L’autrice Louisa May Alcott,  sostenitrice del suffragio universale esteso alle donne, scrittrice per ragazzi, ha avuto il merito di creare un romanzo sempre verde e fortemente di ispirazione. Le quattro protagoniste di ‘Piccole donne’ infatti, ognuna a suo modo, perseguono la propria realizzazione, chi scrivendo, chi suonando, dipingendo o aiutando l’economia familiare. La sua eroina Jo March, intraprendente e cocciuta fanciulla dai modi da maschiaccio fu modellata dall’autrice su se stessa. L’unica differenza è che Jo alla fine del secondo libro si sposa mentre Louisa Alcott, morta a 55 anni il 6 marzo 1888, 130 anni fa, non si sposò mai.

Studiando la biografia dell’autrice, si scopre che ci sono molti elementi in comune fra vita della scrittrice e il romanzo e questo, a mio parere, lo rende ancora più potente.

Cast

Fatta eccezione per la solida storia, anche il film non è da meno, soprattutto grazie ad un cast di interpreti stellare. La bravissima Saoirse Ronan  nel ruolo della protagonista, affiancata da Timothée Chalamet (nel ruolo di Laurie) e l’affascinante Florence Pugh(Amy).

Il trio, si rivela una combinazione azzeccata e magnetica. Soprattutto Saoirse e Timothée hanno una grande chimica. Emma Watson (ormai lontana da Hermione Granger) si cala nei panni di Meg e infine Eliza Scanlen (che si è fatta notare in Sharp Objects) in quelli di Beth. A fianco a questi esponenti del nuovo cinema americano troviamo Laura Dern (nel ruolo della mamma) e Meryl Streep che riveste il ruolo della zia.

Commento

La regista, Greta Gerwig,  ha saputo giocare bene le sue carte. Ha avuto un’intuizione pazzesca nel mettere insieme attori con la giusta chimica, chiamare Alexandre Desplat per la colonna musicale e Yorick Le Saux per una fotografia colorata e d’impatto (era cosi bella che avevo voglia di mettermi a disegnare). Ma soprattutto, la sceneggiatura e la decisione di una narrazione intrecciata si sono rivelati la mossa vincente per rendere giustizia a questo film. E’ stato il miglior modo di raccontarla. Addirittura per me, il finale, è stato raccontato meglio di come sia stato fatto nel libro. Nel secondo caso infatti, leggere le ultime pagine mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca ma, il climax del film invece rende tutto ancora più sensato ed emozionante.

Andare al cinema, vedere sullo schermo la potenza delle immagini e dei dialoghi è stata un’esperienza davvero piacevole. Sono uscita dalla sala felice come una pasqua per le emozioni, pianti e risate, che ho provato.

Il film salta avanti e indietro nel tempo e si concentra più sui temi piuttosto che sulla narrativa. Questa soluzione si rivela perfetta poichè sostiene lo scopo principale di quest’opera: spronare le persone alla vita.

C’è un po’ di Meg, Jo, Beth ed Amy in ognuno di noi. E dico ognuno, perchè Piccole Donne è una storia non solo per giovani donne, ma anche per giovani uomini. Sarebbe bello se al cinema tutti, indistintamente, si lasciassero ispirare dalle avventure delle quattro sorelle March.

 

A 12 anni ho visto Orgoglio e Pregiudizio del 2005 e ho pensato “questo è il mio film preferito”.
Nel 2014 ho visto Love, Rosie e ho pensato “questo è il mio preferito”.
Qualche mese fa ho visto il film “La Belle Epoque” di Bedos e ho pensato “questo è il mio film preferito”.
Ieri ho visto in anteprima Piccole Donne di Greta Gerwing e ho visto una storia potente, un film in costume, dialoghi interessanti, intento pedagogico, una storia d’amore, la famiglia e ho rivisto me, me e le mie sorelle (siamo in sette) e mi sono detta “questo è il mio film”.

Qui Sara Scrive, passo e chiudo!

 

Written by

Sara

Artista. Classe 1998. La big delle sette sorelle Greffi.
○ Fondatrice del blog Sara Scrive e manager della @Scrive_Squad
○ Content creator
○ Condivido la mia passione per l'arte e tutto ciò che sembra uscito da un film