Dolittle si ispira ad una serie di libri pubblicati da Hugh Lofis a partire dagli anni ’20 del secolo scorso sul dottore che parla con gli animali, già portati al cinema nel 1937, diventando un musical con Rex Harrison. Fino ad arrivare al film di successo del 1997 con Eddie Murphy “Il Dottor Dolittle”, a cui è seguito, nel 2001, Il Dottor Dolittle 2.

Le riprese del film sono iniziate verso la metà di febbraio 2018 e le scene non computerizzate sono state girate poco fuori Londra, nel Windsor Great Park, nel nord-ovest del Galles sul Ponte sospeso sul Menai e a Kirkby Lonsdale, in Cumbria.

Dopo Rex Harrison ed Eddie Murphy, a calarsi nel celebre medico veterinario capace di parlare con gli animali è l’istrionico Robert Downey Jr., per la prima volta lontano da Tony Stark, in un film che l’attore ha anche coprodotto. Diretto e in parte scritto da Stephen Gaghan, il nuovo Dolittle è stato sottoposto a diverse rivisitazioni, ma finalmente Habemus film!

Non ci resta che imbarcarci in questo viaggio pericoloso

Trama


Dopo aver perso la moglie sette anni prima, l’eccentrico dottor John Dolittle, famoso medico e veterinario dell’Inghilterra vittoriana, vive nascosto dietro le alte mura della sua dimora, con il suo esercito di animali esotici a fargli compagnia. Quando la giovane sovrana si ammala gravemente, Dolittle è costretto suo malgrado a salpare per un’epica avventura su un’isola leggendaria accompagnato da un giovane apprendista e da vari amici animali, in cerca di una cura. Questo gli permetterà di ritrovare se stesso, combattendo vecchi nemici e scoprendo creature meravigliose.

Un cast Stellare

Oltre ad Ironman…cioè scusate, il dottor Dolittle, abbiamo Antonio Banderas, Michael Sheen, Jessie Buckeley nei panni della Regina Vittoria e un cast stellare di doppiatori/attori super conosciuti: Tom Holland, Rami Malek, Emma Thompson, Ralph Fiennes, Marion Cotillard, Serena Gomez e Octavia Spencer.

Commento

Ho avuto la fortuna di vedere questo film in anteprima insieme alla mia migliore amica direttamente nella sede della Universal! Purtroppo il film era in lingua originale, quindi non so dirvi come sia stato doppiato in Italiano. Ma sono sicura che Angelo Maggi abbia fatto un buon lavoro come doppiatore del protagonista.

Essendo un film di ambientazione fantastica, Dolittle, fa molto uso di una discreta CGI, non sempre impeccabile, ma i personaggi principali erano più che realistici.

Quando ho visto questo film mi sono sentita tornare indietro negli anni, quando per le famiglie uscivano quei film dalla trama lineare con il gruppo di amici che parte alla ventura per prendere un oggetto misterioso per salvare una persona in pericolo. E molto spesso questi film erano contestualizzati in un fantasy ottocentesco. Come in Dolittle. Allo stesso tempo però, mi sono sentita come se stessi guardando la Fabbrica di Cioccolato o Pirati dei Caraibi rielaborata in chiave moderna, con Sketch e siparietti slapstick che somigliano molto più ai meme che oggi circolano in rete. Sicuramente una scelta molto originale. Come originale è il fatto che in questo film, Dolittle parla con gli animali non grazie a qualche potere magico o abilità superiore, ma semplicemente grazie allo studio e all’attenta osservazione del mondo animale. Questa straordinaria capacità non è solo una peculiarità del dottore, ma qualcosa a cui tutti possono aspirare. E’ un messaggio molto positivo per i bambini.

Gli elementi più riusciti di Dolittle sono però i compagni animali, dall’Orso Polare Yoshi allo Scoiattolo Kevin: tutti amici e “pari” di John che fungono quasi da voce della sua coscienza, ognuno una parte del suo carattere.

L’Orso è la forza, il gorilla la sua paura, lo scoiattolo la circospezione, il pappagallo l’intelligenza e così via, anche se ognuno di loro ha una precisa personalità

Per questo ruolo, una personalità come quella di Robert Downey Jr. era perfetta. Sembrava veramente di rivedere Johnny Depp e il suo caratteristico stile eccentrico, enfatico e a tratti anche macchiettistico.

L’unica critica che mi sento di far notare è la frettolosità, dovuta probabilmente ad alcuni tagli in post – produzione, che si percepisce nei passaggi principali del film. Ma queste sono cose che vengono notate solo da un occhio adulto e anche esperto. Per un film per famiglie va più che bene. Sono sicura che per i bambini delle nostre generazioni questo sarà uno dei quei cult che da piccola rivedevo mille volte su Italia Uno.

 

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Written by

Sara

Artista. Classe 1998. La big delle sette sorelle Greffi.
○ Fondatrice del blog Sara Scrive e manager della @Scrive_Squad
○ Content creator
○ Condivido la mia passione per l'arte e tutto ciò che sembra uscito da un film