Il 16 aprile è andata in onda l’ultima puntata (per ora) di DOC – Nelle tue mani, la serie tv italiana che ha riscontrato grandissimo successo -ve ne ho parlato anche qui-. Oggi vi propongo la recensione di queste prime quattro puntate nell’attesa di vedere quanto prima le altre quattro. 

Trama 

La storia si ispira a quella vera del medico primario Pierdante Piccioni che, risvegliatosi dal coma a seguito di un incidente, ha perso la memoria dei suoi ultimi dodici anni di vita.
In DOC, il protagonista è Andrea Fanti e anche lui perde la memoria dei suoi ultimi dodici anni di vita, in circostanze differenti da quelle di Piccioni. Fanti passa così da medico brillante a semplice paziente e si ritrova in un mondo completamente differente da quello conosciuto agli altri. Anche lui sembra essere cambiato e intraprende una lunghissima strada alla ricerca di se stesso e dei suoi ricordi. 

Luca Argentero (Andrea Fanti) è Pierdante Piccioni in DOC – Nelle tue mani
Luca Argentero (Andrea Fanti) e Pierdante Piccioni

Cast – personaggi 

Luca Argentero – Andrea Fanti
Matilde Gioli – Giulia Giordano
Gianmarco Saurino – Lorenzo Lazzarini
Sara Lazzaro – Agnese Tiberi
Raffaele Esposito – Marco Sardoni
Alberto Boubakar Malanchino – Gabriel Kidane
Silvia Mazzieri – Alba Patrizi
Pierpaolo Spollon – Riccardo Bonvegna
Simona Tabasco – Elisa Russo
Giovanni Scifoni – Enrico Sandri
Beatrice Grannò – Carolina Fanti
Elisa Di Eusanio – Teresa Maraldi
Luca Avagliano – Renato 

Commento 

DOC – Nelle tue mani è stata un crescendo di emozioni e di meraviglia. La prima puntata è stata lievemente sottotono rispetto alle successive, secondo me, ma poi la serie è decollata e, puntata dopo puntata, ha macinato ascolti, arrivando a minare il primato di Montalbano.  

La storia 

La trama di Doc si prestava incredibilmente bene a qualunque tipo di indagine personale psicologica e gli sceneggiatori hanno colto la palla al balzo. Le indagini nell’anima di tutti i protagonisti ci sono state e, puntata dopo puntata, abbiamo scoperto una tessera in più del puzzle. La meraviglia della serie tv sta proprio nel modo in cui la storia è stata sviluppata: la semplicità l’ha fatta da padrona ed è stata la carta vincente. 

Le interpretazioni 

Sul fronte attoriale c’è poco da eccepire: tutti sono perfettamente calati nel rispettivo ruolo e sembrano davvero nati per interpretare quei personaggi. Una nota assoluta di merito per Luca Argentero che è riuscito ad impersonare Andrea in molteplici fasi della sua vita: da innamorato perso di Agnese e dei suoi figli a padre disperato, da medico intransigente a paziente/medico empatico. È incredibile come un solo attore abbia potuto mostrare così tanti lati differenti dello stesso personaggio.  

Luca Argentero in DOC – Nelle tue mani

Il cast rende bene dei personaggi costruiti altrettanto bene. Personalmente credo che dietro alle interpretazioni di DOC – Nelle tue mani ci sia uno studio approfondito oltre misura fatto dagli attori. Credo che personaggio e attore si siano alimentati a vicenda creando una sorta di doppio filo che li tiene legati l’un l’altro. In linea di massima dovrebbe sempre essere così ma purtroppo sovente tende a non esserlo per tutti gli attori del cast. In questa serie, invece, la ricerca interiore fatta dagli attori su loro stessi, secondo me, c’è stata ed è anche per quello che il pubblico è riuscito ad apprezzare così tanto Doc. 

La regia 

La cosa che mi ha colpita da subito di DOC – Nelle tue mani è stata la regia (opera di Jan Maria Michelini e Ciro Visco): le inquadrature non troppo ricercate ma incredibilmente azzeccate.
Primi piani alternati a dettagli che possono sembrare insignificanti -ma non lo sono- hanno rappresentato la punta di diamante di una serie già molto buona di suo. Personalmente, a causa del mio amore per
Dr.House, ho apprezzato molto il fatto che venissero inquadrati proprio quei dettagli per cercare di dare un appiglio agli spettatori. Identificare le malattie dei pazienti, per chi non è del settore, non è facile ma la velata insistenza su un particolare piuttosto che su un altro spinge anche lo spettatore meno avvezzo alla medicina a sospettare di qualche cosa. 

Conclusioni 

Se non l’avete vista, vi consiglio caldamente di vedere DOC – Nelle tue mani perché è una serie tv che non ha assolutamente nulla da invidiare a tante serie a stelle e strisce. Ho sempre cercato di difendere tutte le serie italiane ma questa lo merita in particolar modo e credo che anche il grande riscontro sul fronte Auditel ne sia la conferma. E ora non ci resta che aspettare la seconda parte, sperando che arrivi quanto prima! 

Voi cosa ne pensate? Scrivetelo nei commenti! 

Ilaria 

P.S.: Se volete scoprire qualcosa di più sui retroscena della serie tv, vi lascio qui il video di RaiPlay.

Written by

Ilaria

Sono una studentessa universitaria appassionata di teatro e di recitazione in generale ma anche di tennis.