In tempi di quarantena, la lettura dovrebbe essere incentivata, data l’immensa mole di tempo libero che ci ritroviamo ad avere. Proprio in questi giorni, è entrata in vigore una nuova legge sul libro, realizzatasi dopo mesi e mesi di accese polemiche e discussioni in Senato. Il tutto con un solo proposito: aiutare un settore, l’editoria, da sempre in gravissima difficoltà nel nostro Paese. I lettori forti sono pochi, il costo dei libri scoraggia e le alternative possibili si sprecano – basti pensare a Netflix. Ma cosa cambia con questa nuova legge?

Addio libri scontati

In realtà, è proprio a causa di questo punto se sono qui a scrivere. Dimenticatevi il consueto sconto del 15% perché state comprando un libro online o perché avete la tessera di quella libreria: lo sconto ordinario scende al 5% (l’equivalente di una pacca sulla spalla prima di andare a pagare). Dimenticatevi anche le promozioni delle librerie: il massimo consentito sarà il 15% una volta l’anno, in mesi prestabiliti da un decreto ministeriale. Anche le promozioni degli editori subiscono una bella ridimensionata, con un massimo consentito del 20% solo in mesi prestabiliti e non riguardanti libri usciti nei 6 mesi precedenti.

Più fondi per biblioteche e per la promozione alla lettura

La legge nasce, in prima istanza, come risposta ai dati disastrosi dell’Istat sul numero di lettori in Italia. Saranno stanziati un milione di euro per la formazione del personale delle scuole che si occupa delle biblioteche scolastiche (i cosiddetti “Patti della lettura locali”), che fanno parte di un piano complessivo di 4.350.000 euro all’anno stanziato dal Ministero per i Beni Culturali e il Turismo.

Nuovi e vecchi bonus: 18app vs carta della cultura

Vi ricordate il bonus cultura di Renzi per gli studenti maggiorenni? Se, da un lato, sono tanti i fondi investiti in questo progetto, dall’altro ci sono stati ingenti tagli al bonus cultura, che aveva spinto moltissimi giovani ad avvicinarsi alla lettura per la prima volta. Come si suol dire, però, “non tutti i mali vengono per nuocere”: è stato istituita la carta della cultura per promuovere la cultura e la lettura in nuclei familiari disagiati. 100 euro da spendere in libri per chi, normalmente, non potrebbe permetterselo.

Tra Capitali italiane del libro e albi delle librerie di qualità

Due altri fiori all’occhiello di questa legge riguardano l’articolo 4 e l’articolo 9. Il primo intende istituire ogni anno una capitale italiana del libro, scelta in base a un’attenta selezione sulla base dei progetti culturali portati avanti dalle singole città. Infine, la nuova legge si propone di stilare un albo delle librerie di qualità, intese come quelle librerie che assicurano un servizio innovativo e una diversificazione libraria sempre nuova.

Per i più curiosi, QUI trovate il disegno di legge completo con tutti gli articoli!