Dopo il successo della prima stagione, la Rai, in collaborazione con Big Light ProductionsLux VideWild Bunch, e Altice Studio, ha prodotto la seconda stagione de “I Medici – Master of Florence” e ha messo in cantiere le riprese della terza stagione, che sono ancora in corso in giro per l’Italia.

La trasmissione di “I Medici 2”  prevede 4 appuntamenti, ciascuno di 2 episodi e la prima messa in onda è avvenuta Martedì 23 Ottobre. Prima del finale di stagione vorrei recensire le prime 3 puntate con le considerazioni che ho appuntato durante queste settimane. Siccome però il testo delle mie riflessioni e ricerche storiche è abbastanza corposo, dividerò questo articolo in altri sotto articoli. Per il momento qui troverete una breve introduzione e l’analisi del primo episodio.

Premesse sull’opera

La serie descrive l’ascesa della famiglia Medici, casata a capo della città di Firenze durante il Rinascimento, e le numerose traversie affrontate con le altre famiglie rivali e i tentativi di spodestamento. Essa trae ispirazione da fatti, persone ed eventi realmente avvenuti ed esistiti, seppur romanzati per rendere più appetibili le vicende al pubblico televisivo.

Allora… a parte il fatto che secondo me “romanzare per rendere più appetibili” è una frase un po’ dispregiativa perchè significa che non ci ritengono in grado di guardare una trasposizione cinematografica fedele alla realtà storica (sarà che in mente hanno un certo tipo di pubblico). Comunque io sono dell’idea che per gustare appieno una serie tv ambientata nel passato si debba conoscere un po’ di Storia.

Quindi ho fatto delle ricerche e già vi premetto che mettendo a confronto i diversi elementi: metà serie tv è campata per aria e l’altra metà è abbastanza realistica. Gli avvenimenti, messi in parallelo con la realtà storica, scorrono più velocemente. Della serie che quello che nella realtà accade in anni, nello show televisivo accade in due puntate, dando l’idea allo spettatore che ciò che avviene si svolga consequenzialmente nel giro di pochi giorni. Quello che mi permetto di appuntare a questa serie tv, è che in partenza avrebbero potuto mettere più luoghi e date nelle didascalie per far capire lo scorrere del tempo, invece che appiccicare un avvenimento dietro l’altro.

In secondo luogo premetto che questo telefilm è una produzione Italiana e Inglese e che quindi, nonostante il cast sia misto, le riprese e il copione originali sono in lingua inglese. In Italia infatti, nonostante ci sia il primato della messa in onda, le puntate sono state trasmesse doppiate.

A parte i nostri grandissimi doppiatori che hanno prestato la voce agli attori stranieri, svolgendo un ottimo lavoro, gli attori italiani che si sono in seguito doppiati in studio, non sono andati così bene. Per esempio la Ruffino (Bianca De Medici) è molto brava a recitare, ma non è riuscita un granchè a doppiare le sue scene, in quanto il tono della voce sembra sempre aderire malamente al personaggio. Risulta infatti molto falsa.

Recensione: Primo Episodio

La parola chiave di questo episodio è “fare del male per fare del bene” che comincia con un FlashFoward del giorno della congiura dei Pazzi (Storicamente avvenuta il 26 Aprile 1478). Vediamo Jacopo Pazzi (che storicamente non fu lui a infliggere il colpo a Lorenzo De Medici) avvicinarsi minacciosamente verso Lorenzo. Quest’ultimo fa in tempo a dire “Uccidimi adesso e farai di me un martire”. Inquadratura su Jacopo Pazzi (Sean Bean) con il pugnale in mano e stacco nel momento in cui il pugnale si avvina a Lorenzo.

PUFF

Campagna Toscana. 1469. Siamo 9 anni prima della congiura. Vengono presentati i personaggi:

  • Lorenzo (Daniel Sharman), figlio di Piero de’ Medici e di Lucrezia Tornabuoni, dal 1469 al 1492 ricoprirà la carica di Signore di Firenze. È stato anche uno scrittore, mecenate, poeta e umanista, nonché uno dei più significativi uomini politici del Rinascimento, sia per aver incarnato l’ideale del principe umanista, sia per l’oculatissima gestione del potere. Essendo il 1469 storicamente ha 20 anni (è nato il 1 Gennaio 1449) e non è ancora a capo della Famiglia Medici, ma da subito dimostra le sue doti da diplomatico.
  • In realtà la prima inquadratura è dedicata a Giuliano De Medici mentre si da da fare con qualche cortigiana.

    Giuliano di Piero de’ Medici (Firenze, 28 ottobre 1453 – Firenze, 26 aprile 1478) è stato un politico italiano. Fratello di Lorenzo il Magnifico, SPOILER morì pugnalato nel corso della Congiura dei Pazzi.

    A parte che i fatti storici non dovrebbero essere uno spoiler per nessuno, nella serie tv Giuliano è interpretato dal bellissimo e cavalleresco Bradley James che di anni ne ha 35 e quando ha girato 34 (nato nel 1983), ma storicamente nel 1469 doveva avere…. tenetevi forte…15 ANNI!

  • Seconda inquadratura: Bianca De Medici nasconde una lettera. Interpretata e doppiata da Aurora Ruffino è la sorella maggiore di Lorenzo il Magnifico e Giuliano De Medici e moglie di Guglielmo de’ Pazzi. Nata il 10 settembre del 1445, fu educata come le sorelle ed i fratelli ad una cultura umanistica, quindi di anni nel 1469 ne ha 24. Sposò Guglielmo de’ Pazzi nel 1458, all’età di 13 ANNI!!e  quindi la scenetta dell’amore proibito alla Romeo e Giulietta se la sono inventati di sana pianta gli sceneggiatori.
  • Sandro Botticelli, interpretato da Sebastian de Souza, è…. davvero devo spiegare chi fu Botticelli?
  • Agnolo (Angelo) Ambrogini, detto Poliziano, interpretato da Jack Bannon, è stato un poeta, umanista e filologo italiano.
  • Lucrezia Tornabuoni, interpretata  da Sarah Parish è la moglie di Piero e madre del futuro Lorenzo de’ Medici.È una moglie fedele e rispettosa verso suo marito…peccato che l’interprete non assomigli per niente ad una donna rinascimentale visto il labbrone rifatto e l’occhio perennemente spalancato e cadente… forse dovuto a qualche ritocchino di troppo che non si addice ad una serie tv del passato.
  • Piero De Medici. Di Piero De Medici non vi deve interessare nulla se non il fatto che ha combinato una serie di casini e che nella prima puntata già tentano di farlo fuori con un attentato.

Attentato a Piero De Medici

L’attentato a Piero de Medici nella serie tv viene collocato nel 1469 e si  traduce in poche scene in cui il giovane Lorenzo per salvarsi dall’aggressione uccide un uomo e i sensi di colpa di questo gesto lo tormenteranno fino alla fine dell’episodio. In realtà il vero attentato avvenne nel 1466, quindi tre anni prima e Lorenzo di anni ne aveva 17, e si svolse diversamente. Ma per capire meglio cosa successe e in che contesto ci troviamo con la serie, bisogna fare un passo indietro.

Nei cinque anni in cui Piero il Gottoso (qui trovate la storia) tenne il potere, la situazione non fu rosea. Una congiura capitanata da Luca Pitti e Diotisalvi Neroni fu organizzata contro il capo dei Medici, una condanna a morte a cui Piero riuscì a scampare grazie alle sue spie, alla fortuna e al figlio Lorenzo.

La congiura avvenne nell’Agosto del 1466, ma per capirla occorre fare un passo indietro. Il “partito del Poggio” (chiamato così per la nuova casa che Luca Pitti si stava facendo costruire – oggi conosciuta come Palazzo Pitti) era formato da molti nemici dei medici, unito per l’odio dalla casata fiorentina nato per i motivi più disparati.

Nelle fila di questo partito si conta Luca Poggi, Diotisalvi Neroni ( che aveva convinto Piero a provvedere al recupero delle somme date in prestito alle famiglie fiorentine in modo da far emergere nuovi nemici dei Medici), Agnolo Acciauoli che si era visto negare da Cosimo il Vecchio l’arcivescovado di Pisa per suo figlio.

In una calda giornata d’Agosto Piero sta soggiornando nella sua villa di Careggi assieme ai figli Giuliano e Lorenzo, di 13 e 17 anni. Viene avvisato dalle sue spie di strani movimenti a Firenze, di sussurri di morte e cospirazioni, ma decide di tornare nella sua città quel giorno stesso.

Colui che diventerà il Magnifico ha un’idea: lui passerà per la strada canonica, in modo da controllare la veridicità di queste affermazioni e far guadagnare al padre il tempo di giungere a Firenze tramite una strada più lunga e meno frequentata.

Lorenzo si avvia e a metà strada trova un gruppo di uomini che gli chiede notizie del padre: sono i congiurati pronti all’assalto. Lorenzo finge di non capire le loro intenzioni, annuncia che il padre è rimasto indietro, ma che arriverà. Viene lasciato andare e tutta la famiglia Medici si rinchiude nel Palazzo in Via Larga, un Palazzo che Cosimo (di cui potete leggere la storia qui) aveva fatto costruire in modo che potesse, in situazioni di pericolo, divenire un fortino.

Ma non basta: Piero richiama a Firenze alcune forze militari milanesi degli Sforza che soggiornavano ai confini della Toscana, in modo da avere un piccolo esercito di guardie del corpo.

Alla Signoria rivela il piano per assassinarlo, insieme ad una lettera i Giovanni Bentivoglio in cui si svela il tradimento di Pitti, dell’Acciaiuoli e del Neroni che hanno chiesto al Duca di Ferrara di marciare su Firenze per cacciare i Medici. Una mossa pericolosa.

Luca Pitti decide di tradire i congiurati, confessando tutto e garantendosi l’immunità. I Medici hanno vinto. Gli oppositori vengono processati e condannati a morte, ma la sentenza viene commutata: Diotisalvi sarà mandato in confino in Sicilia, Soderini in Provenza e l’Acciauoli a Barletta.

Riunione a Palazzo Pazzi

In seguito all’attentato viene convocata la riunione dei priori nel palazzo dei Pazzi in cui Jacopo Pazzi viene presentato come un uomo subdolo e meschino, maggiore indiziato come mandante dell’attentato.  Lorenzo ancora una volta dimostra le sue abilità diplomatiche.

Flashback del passato da bambino di Lorenzo

Saranno un elemento importante nella serie in quanto ricorreranno spesso. Nel primo flashback vediamo Lorenzo e Contessina commentare l’arazzo dei Re Magi che portano i doni al bambinello. Nell’immagine è raffigurata anche la famiglia dei Medici come allegoria del fatto che “così come i magi sono stati guidati  dalla stella, anche i Medici saranno guidati dalla grazia divina a governare Firenze e servire Dio”.

In seguito viene presentato anche Francesco de’ Pazzi (Matteo Martari) è stato un banchiere italiano, tra i principali responsabili della Congiura dei Pazzi, se non il responsabile (storicamente parlando…perchè qui nella serie tv viene narrato come un personaggio ambiguo).

Galeazzo Sforza

Il duca/generale Galeazzo Sforza (nome ridicolo dato ad un personaggio cruento) ha un debito ereditato dal padre nei confronti di Medici che Piero e Galeazzo vogliono risolvere occupando la città di Firenze… che poi… Galeazzo dice di essere povero e aver speso tutti i soldi in soldati, ma poi condisce il cibo con l’oro.

Scaramuccia a Palazzo Pazzi

Viene ritrovato il sigillo dei Pazzi nella locanda in cui soggiornavano gli attentatori. Giuliano e Lorenzo si recano a Palazzo Pazzi per parlare con Jacopo per dimostrare di essere imparziali… purtroppo Francesco fa una battuta su Piero e Giuliano, di temperamento focoso in tutti i sensi, si scaglia con la spada verso di lui ma per sbaglio ferisce Jacopo. Giuliano viene mandato in prigione.

Storicamente sappiamo che questo attentato del 1469 non c’è mai stato, ma è una specie di trasposizione della congiura dei Pitti. Nella serie tv viene usato però, come pretesto per spiegare la nascita delle divergenze fra Medici e Pazzi. La mancanza di veridicità storica (e anche il fatto che vogliono raccontare tutta la giovinezza di Lorenzo fino alla congiura dei Pazzi del 1478, quindi ben 9 anni di vita)  si traduce nel fatto che avvenimenti come il ritrovamento del sigillo, risultano campati per aria. La storia ha un ritmo velocissimo ma non si da spazio ai dettagli.

Dopo il processo, in cui i Pazzi vengono dichiarati innocenti, Lorenzo scopre che il padre si è indebitato.

Fra Lino Guanciale  e Daniel Sharman

Arriva in scena la Mastronardi che interpreta Lucrezia Donati. Chi è Lucrezia Donati?  Secondo Wikipedia:

Lorenzo ebbe una relazione con la nobile fiorentina Lucrezia Donati ma nel 1468 sposò, per questioni dinastiche, la patrizia romana Clarice Orsini, figlia di Jacopo, esponente della potentissima famiglia Orsini. Nel mese di dicembre del 1468, i due si scambiarono la promessa di unirsi. Fatto che avvenne il 4 giugno 1469, con festeggiamenti grandi e spettacolari. Nonostante non dedicasse a Clarice le poesie che invece dedicò alla Donati e altre sue muse ispiratrici, Lorenzo trattò sua moglie sempre con grande rispetto.

A differenza di suo padre e suo nonno, egli non ebbe figli illegittimi, né si conoscono con certezza sue amanti durante il matrimonio con la Orsini.

Ho messo svariati Link su Lucrezia e Clarice nel caso in cui vi interessasse leggere più versioni riguardanti la vita di queste due donne. Tornando alla serie, se “Da Lucrezia non ebbe prole invece ma, essendone ancora innamorato, volle ricordarla nel Corinto, un suo poemetto.. Lucrezia sposò poi il mercante fiorentino Niccolò Ardighelli, morto in esilio nel 1496” allora forse la loro storia si interromperà a breve… oppure visto che hanno romanzato su molti fatti, Lucrezia potrà tornare a colpire ancora al fianco di Simonetta…

Attentato profetico

Francesco, non contento dell’umiliazione pubblica inferta a Giuliano, decide di assalirlo in un vicolo e farlo prendere a calci da due sgherri. Questa scena è profetica visto che ad assassinarlo sarà proprio Francesco.

Lorenzo contro Piero

Lorenzo intuisce il piano del padre e decide di andare contro di lui per fare del bene e salvare Firenze: il piano è molto astuto ma è davvero una decisione difficile da prendere in quanto prevede di spodestare il padre e farsi nominare dai priori e dal consiglio sotto minaccia.

In realtà l’occupazione o la minaccia di occupazione non è mai avvenuta, semplicemente gli sceneggiatori hanno usato abilmente un fatto che avvenne sempre nel 1466, durante la Congiura dei Pitti, per sottolineare le abilità diplomatiche e da stratega di Lorenzo.

Nella realtà infatti:

Il piano di Pitti fu prontamente sventato dallo stesso Piero il quale, prevenendo l’azione dei congiurati, si armò e avvisò tutti i suoi sostenitori di organizzare la controffensiva. Nel contempo, Piero riuscì a convincere Pitti a passare nella fazione medicea e, con l’aiuto di 2000 fanti milanesi inviati da Galeazzo Maria Sforza, riuscì a ripristinare la sua autorità. Dei restanti congiurati, Diotisalvi Neroni, Angelo Acciaiuoli e Niccolò Soderini furono esiliati, mentre l’Arcivescovo di Firenze Giovanni de’ Diotisalvi dovette ritirarsi a Roma. Luca Pitti, sebbene non subì alcuna persecuzione giudiziaria, venne punito da tutto il popolo fiorentino, che non lo considerò più uno dei suoi maggiori cittadini e anzi lo evitava e ne parlava irrispettosamente. Il ruolo di Lorenzo fu sicuramente importante, in quanto sostenne attivamente il padre e guidò il gruppo di armati legati ai Medici, distinguendosi nella difesa della vita paterna lungo la via che da Careggi portava a Firenze.

Quindi Lorenzo divenne il capo della famiglia e terzo discendente dei Medici solo nel 1469 a seguito della morte di Piero per emorragia celebrale.

Alla fine della puntata Lorenzo promette a Soderini di far sposare suo figlio Bastiano con la sorella Bianca…non sapendo che quest’ultima è innamorata di Guglielmo. Non so se avete letto la citazione di poche righe più sopra, ma uno dei congiurati e alleato di Pitti era un certo Soderini…Boh, lo dico così tanto per dire.  Non so cosa si inventeranno gli sceneggiatori, devo ancora indagare!

Alcune considerazioni…

La mancanza di veridicità storica si fa sentire in alcune scene, che sembrano a mio parere insensate. Oltre questo ho apprezzato molto la recitazione dei protagonisti e i costumi. Ci sono anche errori di montaggio e di illuminazione, forse dovuti all’uso eccessivo delle candele in scenografia. Niente di che comunque, sono errori piccoli, ma ci sono. Più che altro sono i coverage ad essere montati male, ma forse non è neanche colpa dei montatori. Per esempio c’è una scena in cui Lorenzo si toglie la giacca mentre parla con il padre e nell’inquadratura precedente se la sta togliendo, in quella successiva e l’ha ancora.

Cosa ne pensate? Spero che questo primo assaggio di recensione vi sia piaciuto. Non dimenticatevi di rimanere sintonizzati sul blog per leggere i miei prossimi commenti.

Qui Sara Scrive, passo e chiudo!

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Written by

Sara

Artista. Classe 1998. La big delle sette sorelle Greffi.
○ Fondatrice del blog Sara Scrive e manager della @Scrive_Squad
○ Content creator
○ Condivido la mia passione per l'arte e tutto ciò che sembra uscito da un film