The Journalist è una serie targata Netflix ambientata in Giappone. Il tema fulcro della trama è la libertà di stampa e il monopolio governativo. Tratta da un lungometraggio del 2019, è una storia particolare dei giorni nostri, specie del continente asiatico, precisamente di nazioni come il Giappone e la Cina, a metà tra una forte occidentalizzazione e un’ancora presente, dittatoriale e spregiudicata e oscura orientalizzazione di tipo governativo e anti-privacy e libertà dell’individuo.

Anna Matsuda e il lavoro di reporter

Un reporter, si sa, è il ruolo apice della carriera di giornalista. E’ colui che non solo scrive ma che per farlo, deve scavare a fondo nella vita delle persone che decide di raccontare al mondo, spesso partendo da situazioni di vita private e personali all’ennesima potenza. E’ il caso della protagonista che, avendo avuto una storia alle spalle molto dolorosa, le viene affidato un caso di report molto toccante in cui c’entrano governo, amministrazione pubblica, documenti oscurati e modificati e suicidio. Lei sa bene cosa si prova: il fratello ha vissuto un’esperienza simile in cui il governo e persone di cui si fidava, lo hanno annientato psicologicamente e fisicamente.

Molta critica è stata mossa attorno ad una serie di sei episodi della durata quasi di un film ciascuno, dai 43 ai 50 minuti, molto ben organizzati e con una scenografia tipica della Tokyo urbanizzata. Sicuramente l’ambiente giornalistico è molto teso e le vicende molto dolorose, nonostante un primo scenario calmo e pacato, tipico delle persone giapponesi, si, ma prima della tempesta che travolgerà i protagonisti delle vicende dal secondo episodio, già quasi dal primo, all’ultimo, dove attraverso un processo, forse, si capirà come cambiare realmente le cose all’interno degli uffici pubblici per garantire sicurezza al popolo, speranza ai giovani e supporto ai dipendenti pubblici.

Covid-19 e attualità: il report dei nostri giorni

Serie molto attuale dove viene citato anche il caso del Covid 19, pertanto è facilmente percepibile anche il panico negli occhi della gente, dei giovani che hanno appena trovato un lavoro e sono costretti ad essere disoccupati perchè le aziende che li hanno assunti devono chiudere a causa della pandemia in arrivo.

Al link, il trailer: https://youtu.be/vjWIfXgxCmw

VIene trattato il tema delle Olimpiadi, che saranno rimandate causa virus e di certo ulteriori riferimenti all’attualità e al passato non mancano. E’ una serie piena, ricca, che potrebbe a mio avviso avere anche un sequel. Chissà, iniziando magari con il continuum del processo e con una situazione post covid 19. Non ci resta che attendere.

Non fatevi fuorviare dai sottotitoli in italiano e dai dialoghi prettamente in giapponese. C’è da imparare e la storia è troppo bella e importante per dire di annoiarsi in vista di una lingua incomprensibile. Anzi, il tutto è piacevole. Ne vale la pena. Consigliata!

Qui potete trovare gli episodi e le informazioni: https://www.netflix.com/it/title/81317111

Written by

Teresa

Teresa, 25 anni, napoletana, una laurea triennale in beni culturali, attualmente studentessa magistrale di sociologia con indirizzo in Comunicazione. Amo le parole, mi piace leggere e scrivere da sempre. Editoria, fotogiornalismo, poesia, arte contemporanea, musica sono altre delle mie passioni e non è tutto. Credo che un articolo come un libro o una canzone possano davvero cambiare le cose. Vivo anche di film e serie tv e amo le cose semplici quanto quelle difficili.