Titolo: Una domenica
Anno: 2019
Casa editrice: Einaudi
Genere: narrativa italiana
Lunghezza: 175 pagine
Punto di vista: figlia del protagonista, Giulia
Valutazione: ★★★★☆

L’autore

Fabio Geda è uno scrittore italiano nato a Torino nel 1972. Laureato in Scienze della comunicazione, ha lavorato per diversi anni nei servizi sociali. Il suo esordio risale al 2007 con Per il resto viaggio, mentre Una domenica è il suo ultimo lavoro uscito nel 2019.

Trama

Una domenica di Fabio Geda è un romanzo ambientato in un unico arco temporale, che è appunto quello di una domenica. Il testo è narrato da Giulia una delle figlie del protagonista che racconta i fatti di quella domenica di 10 anni prima. Il protagonista, rimasto vedovo sta aspettando la visita di una delle figlie, Sonia accompagnata dal marito e le nipoti. Per l’occasione si è cimentato per la prima volta in cucina. Le cose, però, prendono una piega diversa. La nipotina si rompe un braccio cadendo da un albero e il nonno rimane solo in casa. A fargli compagnia due sconosciuti incontrati per strada, Elena e Gaston, madre e figlio che finiranno a pranzare con lui in questa domenica strana… Una domenica che cambierà molte cose nella sua vita, e gli donerà non poche consapevolezze.

Commento

Ho trovato questo romanzo di un’incredibile tenerezza e delicatezza. L’autore scava a fondo nei personaggi e il fatto che la voce narrante non sia quella del protagonista principale, bensì sua figlia è un quid in più. Il racconto si pone l’obiettivo di ragionare e capire la logica dei rapporti interpersonali e le loro difficoltà quando questi cambiano, soprattutto quando si tratta di padri e figli. Lo fa attraverso un espediente unico. Ciò che rende questo libro bello e profondo sono infatti le riflessioni mai banali o circostanziali. Geda nella narrazione è sincero, non ha fronzoli, e per questo colpisce dritto alle a volte fragili consapevolezze di ognuno di noi: padri, madri, figli.

Conclusioni

Un libro assolutamente consigliato, bello e unico nella sua trasparenza e nella tenerezza che quella bella domenica torinese di imprevisti e sorprese si porta dietro con sé.

E voi lo avete letto? Cosa ne pensate?

Antonia