Prima di lasciarci con l’ultima puntata dei Medici della prossima settimana, vi riporto la mia recensione delle prime 6 puntate.

Qui potete trovare una breve introduzione all’opera e la recensione della prima puntata.

Prima di continuare la lettura vorrei riportare delle interessanti dichiarazioni di Daniel Sharman (Lorenzo De Medici) a proposito della serie e del suo personaggio:

“Mi sono documentato molto per indossare al meglio i panni di Lorenzo de’ Medici. Prima di iniziare le riprese ho trascorso due settimane da solo a Firenze, dove ho incontrato storici e esperti della famiglia fiorentina” ha detto Daniel, che dunque non si è limitato a leggere il copione della serie prodotta da Lux Vide.

“Sento molta responsabilità per questo lavoro. La storia di Lorenzo non è mai stata raccontata in questo modo in tv e sono orgoglioso di far parte di questo progetto. Lui è stato senza dubbio un eroe moderno“, ci ha spiegato Sharman. Non solo libri di storia, per interpretare al meglio un signore del 1400 la star britannica si è sottoposta pure a intense sedute di allenamento fisico, in modo da non sfigurare nelle scene d’azione.

Secondo Episodio

Di nuovo la puntate si apre con un flashback: ci sono Contessina e Marco Bello che insegnano a Giuliano e Lorenzo a giocare alla giostra. In particolare Marco Bello sprona Lorenzo ad essere più forte e questa scena anticipa il tema del secondo episodio, ovvero la giostra.

Verso una Firenze più cosmopolita

Piero scopre il tradimento di Lorenzo, ma ormai per quanto sia una notizia sconcertante, quest’ultimo è il nuovo capo della famiglia Medici e subito parte per Roma, facendo infuriare Jacopo Pazzi. Nella scena a Palazzo Pazzi vediamo Guglielmo dare i primi segni ribellione alle idee dello zio.

Nella realtà storica fu la madre di Lorenzo, Lucrezia, e Giuliano ad andare a Roma per trattare con la famiglia Orsini il matrimonio fra Clarice e Lorenzo.

La serie tv è comunque rimasta abbastanza fedele a questo avvenimento. Infatti, nonostante l’austerità di Clarice, devotissima a Dio, grazie agli intrighi di Lucrezia e del  futuro Papa Sisto IV (Interpretato da RAUL BOVA. MA IO BOH), i due futuri sposi riusciranno ad incontrarsi e Lorenzo mostrerà le sue doti da seduttore oltre che sottolineare ancora di più le differenze fra i due:

Lorenzo era gaudente, intriso di cultura neoplatonica e amante della vita, mentre Clarice era di educazione rigida e austera, profondamente religiosa e poco edotta di letteratura e cultura umanistica. Ciononostante, la corrispondenza fra i due mostrava toni di affetto e rispetto reciproco, anche se Lorenzo non dedicò alcuna poesia alla consorte. Tuttavia, si considera che la lirica di Lorenzo seguiva la scia di Petrarca, quindi la scuola trobadorica e le teorie di Andrea Cappellano secondo cui l’Amor Cortese può essere soltanto adulterino ed esclude un rapporto matrimoniale. Tenendo presente il contesto e la mentalità di quel tempo, dedicare quel tipo di versi alla propria moglie poteva essere inconsueto, se non percepito come di poco gusto e irrispettoso della sua figura di consorte legittima. Lorenzo, comunque, adempii ai suoi doveri coniugali e la coppia concepì 10 figli nell’arco dei primi 10 anni di matrimonio.

Perché parlo di una Firenze più cosmopolita? Perché con lo scopo di rafforzare ulteriormente la posizione della famiglia Medici, Piero e Lucrezia Tornabuoni si decisero a porre in atto il progetto di matrimonio tra il giovane Lorenzo e la romana Clarice Orsini. Clarice, proveniente da una delle più nobili famiglie romane, fu esaminata e giudicata direttamente da Lucrezia nel corso di un suo soggiorno a Roma del 1468, il cui resoconto fu inviato in modo assai dettagliato a Piero. Il progetto matrimoniale fu avallato da entrambe le famiglie: i Medici, oltre a ricevere 6000 fiorini romani, puntavano a entrare nella cerchia patrizia pontificia e assumere un carattere più cosmopolita; gli Orsini, d’altro canto, si sarebbero imparentati con la famiglia più ricca d’Europa.

Questo dettaglio sottolineato è molto importante perché sposare una donna non fiorentina come voleva la tradizione era considerato un affronto e questo fu uno dei motivi che risvegliò il partito antimediceo.

  • Clarice in tutto ciò sembra una suora cascata dal pero sia nella serie tv che nella realtà.
  • Bianca schiaffeggia Lorenzo per il matrimonio combinato…ma tanto sappiamo tutti che si sposerà con Guglielmo.
  • Lorenzo dice alla sua amante Lucrezia che si sta per sposare e i due discutono… Non capisco cosa ci sia di sbagliato visto che lei è la prima ad essere sposata e che Lorenzo ha bisogno di un matrimonio economico.
  • Clarice viene convinta dalle parole del suo amico prete a SPOILER sposare Lorenzo.

La giostra

Come anticipato all’inizio della recensione, la giostra è molto importante per questa puntata. Lorenzo vince il torneo contro Francesco nonostante i tentativi di manomettere il cavallo del Magnifico da parte di Jacopo Pazzi.

In realtà fu Giuliano a vincere la giostra e indovinate cosa vinse? Il ritratto di Simonetta Vespucci!

Giuliano era appassionato di “giostre”  e come celebrò Poliziano nel suo poemetto Stanze per una giostra, in onore del giovane Medici, nel 1475, fu indetto un torneo in Santa Croce, e il nostro eroe aveva un’armatura meravigliosa, degna di un principe, luccicante di pietre preziose, elmo cesellato dalla scuola del Verrocchio, e vittorioso, vinse lo stendardo decorato con l’iscrizione La sans par e un ritratto di Simonetta dipinto dal Botticelli .  Simonetta, una delle donne più belle del Rinascimento, musa di Botticelli e Piero di Cosimo, morì prima di lui, a soli ventidue anni, e pare che tra i due ci fu una storia di amore cortese.

Ancora una volta i fatti storici vengono mischiati e non so dare una collocazione temporale alla serie tv. Nell’episodio precedente ci troviamo nel 1469.
Sappiamo che Piero muore nel 1469 e che questo avvenimento avviene proprio in questo secondo episodio, quindi ci troviamo ancora nel 1469, ma il torneo fu quello di Santa Croce del 1475… Quindi niente, in sceneggiatura hanno cambiato e mischiato nuovamente le cose. Mettendo Lucrezia Donati come premio della giostra al posto di Simonetta e facendo vincere Lorenzo.

Lorenzo viene acclamato dal popolo per la vittoria al torneo e come ciliegina sulla torta riceve la lettera di sua madre che lo informa del riuscito matrimonio per procura con Clarice.

A capovolgere la situazione della giornata una disgrazia: Piero De Medici muore.

Terzo episodio

Lorenzo e Lucrezia stanno a letto insieme e discutono dei problemi incombenti dopo l’elezione di Papa Sisto IV. Lorenzo vuole cogliere il suo momento per fare di Firenze una vera repubblica… e ovviamente dovrà scontrarsi con i Pazzi.

Giuliano e Lorenzo vanno a Milano a trovare gli Sforza. Galeazzo è un uomo cruento e pessimo, pensa solo al denaro e alla guerra ma Lorenzo è in grado di gestirlo e riesce a proporre un trattato di scambi commerciali per risolvere il debito degli Sforza nei confronti dei Medici. Grande Lorenzo. Adoro il suo cervello!

Lorenzo cerca nuovi alleati per avere voti favorevoli per il approvare il patto con gli Sforza, Francesco presenzia all’assemblea in veste di nuovo membro e questo non è un bene perché potrebbe influenzare negativamente l’esito. Iacopo Pazzi continua ancora a sabotare i Medici e questa sua ostinazione motivata solo dall’invidia lo rende un personaggio ancor di più odioso.

Inizia la Love Story fra Simonetta e Giuliano e OMG non potevo chiedere di meglio che un amor cortese fatto di sguardi, di finta pudicizia e da due bellissimi attori. Simonetta è molto bella e l’attrice scelta somiglia molto a quella raffigurata nei quadri. Peccato che la doppiatrice non se la sia cavata molto bene.

Nel frattempo Francesco Salviati a Roma cerca di oscurare i Medici ma Raul Bova, che nelle vesti di papa stona in tutti i sensi, non si fa corrompere… o quasi.

 

Clarice arriva a Firenze e finalmente mostrano la Cupola omaggiando Cosimo e facendo riferimenti alla prima stagione. Lorenzo e Clarice si incontrano per la prima volta e lei si dimostra molto diversa da suo marito…cosi ingenua, pudica… ma non ci metterà molto a riscattarsi.

 

Tutti Pazzi per Amore

  • Bianca confessa a Lorenzo il suo amore per Guglielmo Pazzi e al matrimonio di Lorenzo, e sempre a questo “lieto” evento la Donati va dalla povera, sola e spaesata Clarice per confortarla. Un atteggiamento abbastanza inusuale per un’amante… a meno che non l’avesse fatto per “prenderla in giro” e sfidarla. Poi va da Lorenzo e chiede di un nuovo incontro.
  • Giuliano attua il suo piano da seduttore e inizia la messa in scena alla Barney Stinson per conquistare il cuore di Simonetta!
  • Bianca scappa e progetta una fuitina con Guglielmo. Di nuovo Romeo e Giulietta.
  • Lorenzo e Clarice trascorrono la prima notte di notte insieme… e beh, hanno assolto il loro duro compito matrimoniale. Clarice mette tenerezza per come è dolce e innocente.

 

Francesco si scontra con Jacopo e comincia ad avere dei ripensamenti sulla fedeltà nei confronti dello Zio.

Giuliano corteggia Simonetta nel modo più audace e sensuale possibile. Ho adorato questa scena:

“Non è la maschera ad attrarmi, ma quello che c’è dietro”

 

Brutte notizie: Salviati diventa arcivescovo di Pisa. Prete Carlo ferma l’ingresso di Salviati e Lorenzo usa questo espediente per attirare Jacopo Pazzi per discutere un accordo durante un incontro segreto. Le ragioni di questo patto sono molto nobili da parte di Lorenzo, che vuole solo la felicità dei ragazzi. Di nuovo si dimostra degno del suo nome: magnifico.

Lorenzo poi si ritrova a dover patteggiare con i Soderini per la rottura del matrimonio…ad un caro prezzo. E sempre  un caro prezzo dovrà pagare Guglielmo per sposare Bianca: non essere più un Pazzi.

Francesco allora, per vendicare il fratello da questa umiliazione, decide di seguire il tradimento allo zio votando a favore della proposta di Lorenzo!

Quarto episodio

Anche il 4 episodio si apre con un flashback risalente alla scomparsa dei genitori di Francesco e Guglielmo. Ancor una volta Jacopo rimarca la rivalità fra le famiglie Medici e Pazzi nonostante i tentativi di Contessina e Lorenzo di mantenere le due famiglie unite.

Siamo nel presente della serie. Lorenzo nel letto di Lucrezia sfoga i suoi problemi con la sua amante… il tutto avviene regalando alle fan di Sharman delle preziose scene senza veli.

Clarice invece soffre la sedia perennemente vuota di Lorenzo… e comincia a svegliarsi!

Le miniere di allume

Un amico di Lorenzo, Stefano Maffei, lo informa della recente scoperta della miniera di allume a Volterra e il magnifico riesce nuovamente a volgere la situazione a suo vantaggio…e ovviamente Jacopo Pazzi rosica… e rosica anche Clarice perché in Bianca e Guglielmo vede il matrimonio felice e con amore che lei non ha.

Lorenzo cerca moglie a Giuliano per entrare nelle grazie del doge di Venezia ma sia Giuliano che Novella (che chiameremo Merida) sono interessati. Infatti Giuliano è preso da Simonetta e Novella da …. FRANCESCO PAZZI! Quest’ultimo gossip verrà sfruttato da Clarice che andrà contro il piano originario di Lorenzo, per rendere felici Novella e Francesco e far avvicinare quest’ultimo al magnifico. Grande mossa!

Lucrezia fa la stronza e in pubblico si mostra troppo vicina a Lorenzo, facendo ingelosire Clarice. Tutto questo spettacolo e gelosia sinceramente non lo capisco. Questo comunque fa in modo che Clarice si faccia avanti per mettere fine a questa storia, e ancora una volta Lucrezia fa la stronza dimostrandosi abbastanza immatura da non capire la situazione.

 

Alla fine però, Lorenzo sceglierà Clarice.

Giuliano e Simonetta nei panni di Venere e Marte mi fanno impazzire! Sinceramente avrei romanzato di più su loro due per dargli più spazio. Mentre Clarice e Lorenzo siano così infelici nonostante i tentativi di Lorenzo di raggiungere compromessi ovunque.

La guerra di Volterra

L’invasione di Volterra è il tema centrale di questo episodio. Jacopo Pazzi trama contro i Medici e fa in modo che il Papa si infuri contro Lorenzo. Giuliano spinge per costringere Volterra con la forza delle truppe di Galeazzo mentre Lorenzo, diplomatico e magnifico, con l’aiuto di Francesco cerca di scoprire se c’è un modo per incastrare Jacopo Pazzi.

Purtroppo ogni intento pacifico è sventato e Lorenzo non riesce ad evitare il massacro. La guerra di Volterra è un fatto realmente accaduto e legato sia nella serie e sia nella realtà alla scoperta della miniera di allume, purtroppo non si svolse come viene riportato nella Fiction… anzi..

Nel 1472 Lorenzo, spinto sia da motivazioni economiche che politiche, decise di muovere guerra contro Volterra. Il Medici, infatti, anelava da un lato acquisire le ricche risorse di allume appena scoperte, mentre dall’altro intendeva rafforzare il prestigio interno ed estero dello Stato (e della sua famiglia) sottomettendo una città importante della Toscana. La guerra fu repentina, e terminò il medesimo anno con il sacco della città da parte delle truppe guidate da Federico da Montefeltro, che agì con una tale violenza verso i volterrani da suscitare disdegno nell’animo dell’opinione pubblica fiorentina. Per affermare il dominio fiorentino su Volterra, Lorenzo decise di costruire una imponente rocca che sfoggiava le più moderne soluzioni difensive dell’epoca, anticipando molte caratteristiche della futura fortificazione alla moderna.

Alla fine della battaglia, abbiamo almeno una gioia: il bacio fra Simonetta e Giuliano e la proposta di matrimonio per Francesca da parte del signor Foscari, padre di Merida (Novella)! Anzi, la puntata si conclude splendidamente con un parziale e temporaneo happy ending!

 

Venere è la bellissima Simonetta Cattaneo, dolcissima fanciulla, nata a Genova o secondo alcune fonti a Portovenere, discendente da una grande dinastia ligure, e sposata al potente Marco Vespucci, lontano cugino dell’esploratore Amerigo che dette il nome al continente americano.

Molte memorie tratteggiano i canoni estetici di una bellezza assai in voga a Firenze, che cercava di richiamare le proporzioni classiche, per cui l’armonia del corpo, gli occhi chiari e i capelli biondi (quanti segreti custodivano le donne fiorentine per schiarire i capelli: polveri sbiancanti con cenere, zolfo e cinabro, che davano quella particolare sfumatura dorata molto apprezzata) associati ad una grazia di spirito ed educazione erano fondamentali per far si che Cupido, l’amoretto bizzoso, scoccasse la sua freccia acuminata.

nella nostra love story quattrocentesca Eros colpì al cuore Giuliano dei Medici, fratello carissimo di Lorenzo il Magnifico, anch’egli più volte ritratto da Botticelli, come non ricordare la rappresentazione di Venere e Marte dove i due innamorati si riposano, bellissimi in un lungo sonno d’amore.

Se Lorenzo aveva la guida della città, e della signoria, Giuliano rappresentava la vitalità e la giovinezza fiorita che dà nuova vita alla città, rinata in una luce di bellezza e cultura, di studi e natura. L’amore come descriveva Dante, ratto s’apprese al cuore, e i due s’innamorarono perdutamente. Una relazione rimasta platonica, e tramandata da poeti e dal pittore preferito di casa Medici: il Botticelli.

Quinto episodio

Finalmente una didascalia. Un anno dopo. 1470. Quindi tutta sta marea di cose è accaduta in un anno. Ecco una famiglia felice. Clarice e Lorenzo battezzano il loro figlio insieme al figlio di Guglielmo e Bianca. Francesco farà da padrino al figlio di Lorenzo.

 

Francesco ormai fa parte della famiglia Medici e tutto sembra andare per il meglio.

Tutto bene quel che…

Galeazzo compra la città di Imola e Lorenzo vuole sfruttare questa situazione per rendere Firenze una repubblica… peccato che come al solito Jacopo trami contro di lui.

Finalmente Giuliano e Simonetta finisco a fare faccende affaccendate e possono coronare il loro sogno d’amore. Durante la scena dedicata a loro, Simonetta apre una conversazione interessante e fa riflettere Giuliano sulla sua vita: deve trovare uno scopo. Peccato che Giuliano le faccia notare che neanche come braccio destro di Lorenzo troverebbe posto… Francesco ormai è diventato come un fratello per il magnifico, al punto di oscurare il fratello di sangue.

Jacopo cerca di riavvicinare Francesco e per farlo, fa cadere Novella in una trappola. La cosa che mi stupisce è come Francesco invece  mostrandosi prima consapevole dei raggiri dello zio, non riesce a seguire lo stesso consiglio che da a sua moglie per metterla in guardia.

Una cosa che non mi è piaciuta è il fatto che nella serie tv fra Giuliano e Lorenzo è stato mostrato un allontanamento per colpa di Francesco Pazzi. Cosa che non è mai avvenuta storicamente.

Salviati everywhere dissemina zizzania ovunque. Un personaggio subdolo.

Francesco passa al lato oscuro non capendo che lo zio sta recitando in maniera talmente falsa che persino Peppa Pig non ci cascherebbe. E un altro genio del male è il marito di Simonetta, che pensa che quest’ultima abbia come amante Botticelli.

…finisce tutto allo scatafascio

Ecco, in questo momento nonostante i tentativi di Lorenzo di mettere pace, va tutto male, non solo lui, ma per tutti… soprattutto per Giuliano e Simonetta.

Il finale della 5 puntata è stato strutturato con un montaggio ellittico fantastico: tutto pieno di contrapposizioni, felicità, rabbia, dolore, gioia, sconfitta, vittoria. E alla fine: un raggio di sole, una svolta. Lorenzo riesce a non farsi fregare dai Pazzi, mettendo però in difficoltà la banca rivale e allontanando definitivamente Francesco.

 

Sesto episodio

Lorenzo il mediatore detto “l’ago della bilancia”

Il prestigio che Lorenzo ne ricavò in politica estera fu immenso, tanto da essere definito, dal 1480 in avanti, «l’ago della bussola italiana». Difatti, l’abilità diplomatica del Medici fu riconosciuta da tutti i Signori della Penisola, fattore che Lorenzo utilizzò per mantenere un clima di pacificazione generale, finalizzata a mantenere vivo il sogno di suo nonno Cosimo con la creazione della Lega Italica. Inoltre, l’abilità e la persuasione con cui Lorenzo seppe allontanare dall’Italia le mire dei francesi lo resero un personaggio di importanza internazionale, tanto che i vari sovrani d’Europa lo consideravano al pari di un monarca, più che un semplice cittadino di una Repubblica. Lorenzo fu addirittura consigliere di sovrani quali l’imperatore Federico III d’Austria, Mattia Corvino re d’Ungheria, e di altri principi europei.

In più occasioni ha dimostrato di essere un ottimo diplomatico e all’inizio di questa puntata vediamo come Lorenzo cerchi di pararsi i fondelli rispondendo agli intrighi dei Pazzi con altri accordi e alleanze. Già le alleanze, proprio il titolo di questa puntata.

Tutto allo scatafascio pt. 2

Sembra che tutto sia per andare per il peggio visto che Jacopo Pazzi, giocando sporco riesce a far rivoltare Città di Castello e proporsi come prossimo Gonfaloniere all’assemblea dei priori di Firenze.

Dall’altra parte, la famiglia dei Medici nelle successive scene non dimostra grande astuzia nel mandare Lorenzo e Giuliano dai rispettivi mariti delle loro amanti. Simonetta per amore di Giuliano decide di lasciarlo per evitare problemi con suo marito.

Vi ricordate l’attentato a Piero de Mecidi? Nella prima recensione avevo evidenziato come storicamente un certo Soderini avesse appoggiato la congiura di Luca Pitti. In questo caso Luca Pitti e Niccolò Soderini nella serie tv sono diventati Luca Soderini, l’amico di Lorenzo che alle sue spalle aveva appoggiato l’attentato a Piero de Medici insieme a Jacopo Pazzi.

Lorenzo va a Roma

Sisto IV rese la vita di Lorenzo molto difficile. Nella serie tv lo vediamo invece come un ex amico di Lorenzo che viene raggirato da Salviati.

L’escamotage della fiction di far entrare in contatto Lorenzo e il Papa è stato abbastanza teatrale: Lorenzo con una cappa da Volturo si intrufola nel confessionale del Papa e iniziano una conversazione segreta.

Al cuor non si comanda

Clarice si dimostra sicura di se e anche una donna saggia e di cuore donando a Lucrezia il libro di poesie che le ha scritto Lorenzo. Invece chi si mostra poco saggio è Giuliano, che non teme di andare nelle stanze di Simonetta e far sospettare alla serva, la solita serva maliziosa del cazzo, che il malessere della bella ragazza sia invece una gravidanza dovuta al rapporto adultero fra Simonetta e Giuliano. Certo messer Vespucci che genio a non aver compreso una cosa così evidente…e  Francesco è stato un bastardo a fare la spia.

 

Simonetta d’altro canto non riesce a rinnegare i suoi sentimenti e conferma i sospetti del marito… che la fa rinchiudere nelle segrete del palazzo nonostante la sua malattia.

Giuliano va a Milano per parlare con il duca sforza, non ha l’eloquenza del fratello ma è convincente lo stesso. Luca Soderini dimostra la sua lealtà a Lorenzo ma la pagherà con la vita. E purtroppo il colpo dei Pazzi è stato sferrato talmente bene e in maniera subdola che il figlio di Luca, Bastiano, sospetterà apertamente dei Medici.

 


Lorenzo è magnifico

Lorenzo si reca a Città di Castello per fermare la guerra e…ci riesce con un sorriso!

Lorenzo lo apprezzo molto per il modo con  cui riesce a risolvere le questioni. Le sue idee, il modo di agire, il rispetto verso gli altri, verso la vita e verso ideali di pace lo rendono una persona meravigliosa. Certo, magari nella realtà non sarà stato uno stinco di santo, ma sicuramente un genio era e l’appellativo “il magnifico” se l’è meritato tutto!

Un finale straziante

Soderini è morto e tutti credono sia colpa di Lorenzo. Giuliano corre da Simonetta che purtroppo muore di tubercolosi fra le braccia del suo amato.

“Tu sei un Medici prima di tutto”

“No io sono tuo”

 

Con queste parole sono scoppiata in lacrime. Sono felice che questa serie tv in pochi episodi sia riuscita a creare personaggi realistici, che fanno identificare lo spettatore con ciò che vedono sullo schermo. I Medici – Master of Florence, seppur romanzati, risultano più veri che mai sulle note di una colonna sonora bellissima, soprattutto quella che richiama il tema della sigla.

Dopo appena un anno dalla memorabile Giostra, il 26 aprile 1476 il mal sottile, come veniva chiamata la tubercolosi, aveva minato il suo corpo. Narrano le fonti che durante il corteo funebre, la bara della giovane donna fu tenuta aperta, e tutto il popolo ammirò per un’ultima volta la dolcezza della bella Simonetta.

In sua memoria Lorenzo scrisse un sonetto “O chiara luce” dove immagina una nuova stella lucentissima che simboleggia l’eternità di Simonetta. La cattiva sorte purtroppo raggiunse anche Giuliano, infatti appena due anni dopo la morte della sua amata, nel 1478, fu ucciso nell’agguato ordito dai Pazzi per eliminare la famiglia medicea, l’obiettivo principale era Lorenzo, ma fu il minore a soccombere alle ferite di pugnale inflitte da Francesco dei Pazzi e Bernardo Baroncelli.

La coincidenza, il fato o il caso fecero si che anche Giuliano morisse un 26 aprile, quasi che fosse sigillato in eterno l’amore tra il giovane Medici e la bellissima Simonetta, che ancora oggi incanta Firenze.

Un filo di speranza per la famiglia Medicea nella scena successiva, grazie all’influenza di Lucrezia sul marito che voterà contro Pazzi. La scena è comunque malinconica perché Lucrezia se ne va dicendo “ho fatto solo per Clarice”.

Sembra che tutto stia per andare per il peggio, quando Lorenzo sfoggia le sue doti da diplomatico e riesce a far capire a Bastiano la sua innocenza, proponendolo come nuove membro del consiglio.

Questo non basta a fermare Pazzi: ogni volta che fallisce, torna alla carica, questa volta giocando ancora più sporco di prima. Si passa alla violenza fisica e mentre pronuncia le parole “il sangue dei Medici deve essere versato” la scena ci mostra l’omicidio del Duca Sforza mentre  prega in una cappella insieme alla famiglia.

 

Come avrete visto dall’anteprima della prossima puntata, gli episodi cinque e sei rappresentano gli antefatti che portarono alla congiura dei Pazzi.  Nella serie tv viene data la colpa di tutte le disgrazie dei Medici a Jacopo Pazzi, ma storicamente non è proprio andata così: colui che mise la pulce all’orecchio ai congiurati non fu Jacopo…ma Papa Bova!

Gli antefatti (1473-1478) Nonostante i successi in politica estera, il rafforzamento interno e la politica di magnificenza condotta da Lorenzo, il potere della famiglia Medici era ancora oggetto d’attriti da parte di alcuni fiorentini, ma ancor più determinanti si rivelarono le macchinazioni di alcuni dei più importanti potentati italiani. Papa Sisto IV, che inizialmente era in cordiali rapporti con Lorenzo, entrò in collisione con quest’ultimo a causa del progetto pontificio di occupare le piazzaforti strategiche di Imola e Faenza, due città assai vicine al confine settentrionale della Repubblica (1473-1474), e Città di Castello, noto avamposto degli interessi fiorentini in Umbria. Una simile manovra strategica avrebbe di fatto comportato l’accerchiamento di Firenze, situazione inaccettabile per la signoria medicea. La tensione si acuì ulteriormente di fronte al rifiuto da parte di Lorenzo, principale banchiere del Vaticano, di versare al papa la somma di 40.000 fiorini necessaria per acquisire Imola dagli Sforza. L’opposizione del Medici era ben motivata: l’obiettivo di Sisto IV era infatti quello di mettere Firenze nelle mani dell’ambizioso nipote Girolamo Riario, estendendo la sfera d’influenza dello stato pontificio fino a determinare la sottomissione dell’intera Italia centrale alla politica papale. Il rifiuto di Lorenzo provocò un inasprimento dei rapporti diplomatici tra Firenze e lo Stato della Chiesa. Istigato dal nipote, papa Sisto IV cominciò a tessere una ragnatela di intrighi contro i Medici, coinvolgendo l’arcivescovo di Pisa Francesco Salviati, il duca d’Urbino Federico da Montefeltro, il re di Napoli Ferrante e la Repubblica di Siena. Furono stabiliti dei contatti con i principali esponenti del fronte antimediceo interno a Firenze, tra i quali spiccavano l’antica e ricchissima famiglia magnatizia dei Pazzi, intimorita dal crescente potere di Lorenzo e dal sovvertimento di alcune strutture repubblicane. Il processo che dall’inasprimento dei rapporti tra Signoria e Papato portò alla congiura richiese quattro anni. Ciò si spiega con il contemporaneo evolversi della situazione politica italiana: fu infatti soltanto dopo la morte violenta del duca di Milano Galeazzo Maria Sforza (26 dicembre 1476), con cui Lorenzo aveva sempre mantenuto ottimi rapporti, e lo scoppio della conseguente guerra civile tra la reggente Bona di Savoia e Ludovico il Moro, che i congiurati si decisero ad agire allo scoperto. Essi intendevano approfittare del temporaneo indebolimento dei Medici, rimasti privi dei mezzi militari degli alleati che avevano sostenuto il loro potere negli anni passati.

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Written by

Sara

Artista. Classe 1998. La big delle sette sorelle Greffi.
○ Fondatrice del blog Sara Scrive e manager della @Scrive_Squad
○ Content creator
○ Condivido la mia passione per l'arte e tutto ciò che sembra uscito da un film