Ciao ragazzi! Conoscete Alberto Pagnotta? È uno youtuber, doppiatore e attore italiano, noto su YouTube per la sua rubrica Un po’ di voci, in cui imita le voci di vari personaggi di film e cartoni animati, in virtù della sua esperienza come doppiatore.
Prima di lasciarvi alle risposte di Alberto alle mie domande, vi linko qui sotto uno dei suoi video che mi piace di più:
Sono felice di condividere con voi l’intervista che ha accettato di rilasciare per il mio blog in cui spero possiate conoscerlo meglio!

1. Se dovessi parlare della tua carriera quali sono le prime cose che diresti, o che comunque vorresti che la gente sapesse di te e perchè?

Ciao Sara! Dunque, mi definirei un attore/doppiatore che si diverte anche ad imitare voci altrui, perché è così che mi è nata la passione per quest’arte. Da bambino mi divertivo a trasformarmi nei personaggi che vedevo sullo schermo, che fossero cartoni animati o attori in carne ed ossa. Quel gioco che prendeva vita nella mia cameretta è diventato passione, poi studio, poi lavoro.

2. Hai cominciato a “doppiare” per gioco quando eri piccolo, quando e come hai capito che volevi farlo diventare più di un hobby? C’è qualcuno che ti ha incoraggiato nel tuo percorso? La tua famiglia cosa ne pensa di quello che fai?

L’ho capito durante le scuole medie, poi è stato un crescendo. Verso i 12 anni dicevo che volevo fare il doppiatore, poi durante il liceo ho cominciato a dedicarmi al teatro studiando recitazione e dizione. Uno stage intensivo di soli due giorni con i doppiatori Roberto Pedicini e Christian Iansante, quando avevo 18 anni, fu fondamentale nella mia formazione. Ma solo quando mi sono trasferito a Roma, tra i 19 e i 20 anni, e ho iniziato a frequentare dei veri studi di doppiaggio, ho avuto modo di capire davvero cosa significasse fare questo lavoro. Amici, insegnanti e registi mi hanno sempre stimolato ad andare avanti in questo percorso. I miei genitori, pur facendo tutt’altro, hanno contribuito molto a formarsi delle mie passioni, sono loro che mi hanno iniziato al cinema e ai cartoni animati, in un modo sempre molto attento e partecipativo; di conseguenza mi hanno sempre appoggiato nelle mie scelte.

3.  Prima di fare questa domanda, vorrei fare una premessa: come artista hai dimostrato di avere non solo talento per il doppiaggio, ma anche originalità e fascino. Riesci a portare sul web contenuti originali e allo stesso tempo a far affezionare le persone a te, con i tuoi video su youtube. Ti aspettavi che il tuo canale youtube avesse così tanto successo?

Intanto grazie! Sembrerà scontato ma no, non me l’aspettavo perché non puntavo minimamente ad avere un seguito sul web. Caricavo ogni tanto dei miei ridoppiaggi così per gioco, e quando c’è stato il boom con il video dei Simpson (2012) avevo già iniziato da quattro anni a muovermi nell’ambiente, a fare provini e a lavoricchiare doppiando ruoli minori. Poi un giorno ho deciso di fare un video in cui mostravo quello che mi ero sempre divertito a fare fin da piccolo e a cui non davo neanche troppa importanza, perché per me era sempre stata la normalità, appunto. Questa esplosione di consensi e la viralità che ha avuto quel video inizialmente mi hanno un po’ destabilizzato, oltre a farmi molto piacere ovviamente. Da lì ho capito che avevo, nel mio piccolo, una responsabilità nei confronti di quelle persone che avevano iniziato a seguirmi, che mi scrivevano tutte quelle cose belle e che si stavano affezionando, quindi ho deciso di continuare (anche se non a tempo pieno per via degli altri impegni) questa attività parallela su YouTube.

4. Come studi una voce per poterla ricreare? Avresti qualche consiglio da dare a chi vorrebbe seguire le tue orme?

Essendo un cosa che ho iniziato a fare da bambino faccio fatica a spiegarlo, perché è in gran parte istinto. In generale devono essere voci e personaggi che ho ascoltato tante tante volte, per anni, appartenenti a film e cartoni che mi appassionano. Quindi direi (anche come consiglio): prima tanto ascolto e poi tanta pratica, cercando le sfumature giuste, i tratti caratteristici di una particolare voce: individuare una “base”, una “costante” (in cui traspare la vera vocalità di un determinato doppiatore) e poi le “variabili”, ovvero come quel doppiatore cambia “colore” a seconda dei diversi personaggi che doppia. E’ una cosa che cerco di spiegare nella mia ultima rubrica su YouTube “Ehi! Ma ha la stessa voce di…”

Se invece parliamo di consigli per diventare doppiatori, lì non serve l’imitazione (anche se in certi casi può rivelarsi utile): si tratta di studiare recitazione, dizione, frequentare un buon corso di doppiaggio tenuto da professionisti che sappiano insegnarti la tecnica e guidarti nel percorso, ed assistere ai turni di doppiaggio veri e propri per rendersi conto di come si lavora.

5. Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Al momento sto doppiando vari personaggi ne “Lo straordinario mondo di Gumball” e in “Cupcake e Dino”, un nuovo cartone di Netflix; e ho un personaggio fisso da tre anni in “Rusty Rivets” della Nickelodeon. Sto portando il mio show “Un po’ di voci” in giro per l’Italia ad eventi e fiere come il Lucca Comics e da oltre un anno anche al Movieland, un bellissimo parco divertimenti a tema “cinema” sul Lago di Garda. Continuerò anche con le mie rubriche su YouTube. Inoltre sto per iniziare un corso di canto e doppiaggio cantato alla Scuola Ermavilo, ovvero da coloro che da circa trent’anni curano tutta la parte musicale dei film d’animazione Disney e non solo.

6. Ci sarebbero dei personaggi che ti piacerebbe saper imitare ma che non ti riescono?

Sì, la lista è lunga, diciamo che se qualcosa è troppo distante dalle mie corde neanche ci provo; oppure se sono personaggi che mi piacciono molto ma non mi avvicino troppo al timbro cerco almeno di imitarne il modo, ad esempio con il Genio di Aladdin doppiato da Gigi Proietti.

7. Qual è il lavoro migliore a cui tu abbia mai partecipato?

Ce ne sono tanti, soprattutto a teatro: penso ad esperienze di musical come Il Tè delle Sei, Rent, agli spettacoli con il mio liceo… ma un’esperienza relativamente recente che mi ha trasmesso davvero tanto sotto ogni punto di vista, sia durante le riprese che rivedendola al cinema e a casa, è stata la seconda stagione di “Fuga dalla morte” con l’amico Michael Righini.

8. A quale personaggio sei più affezionato? Personaggio Disney e di Harry Potter preferito?

L’attore a cui sono più affezionato è Jim Carrey e i suoi personaggi con cui empatizzo di più sono Truman di The Truman Show e Joel di Eternal Sunshine of the Spotless Mind. Sul fronte animazione, Homer Simpson. Personaggio Disney preferito… forse il Genio di Aladdin, ma anche Pippo. Nel mondo di Harry Potter, il Professor Piton.

9. Quale personaggi riesci a doppiare  meglio?

Credo quelli più stravaganti e folli, quelli che mi permettono di uscire di più da me stesso, essendo io un tipo molto tranquillo, a tratti anche timido.

10. Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Arrivare a doppiare un personaggio importante del mondo Disney o Pixar.

Grazie mille Alberto per aver risposto alle mie domande!

Grazie Sara, un saluto a te e a tutti i lettori del blog!

Qui Sara Scrive, passo e chiudo!

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Written by

Sara

Artista. Classe 1998. La big delle sette sorelle Greffi.
○ Fondatrice del blog Sara Scrive e manager della @Scrive_Squad
○ Content creator
○ Condivido la mia passione per l'arte e tutto ciò che sembra uscito da un film