1 febbraio 2021, seconda puntata de Il commissario Ricciardi -che se volete rivedere trovate qui-, la serie tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni. Vi consiglio la lettura della mia recensione solo dopo aver visto la puntata perché potrebbero essere presenti spoiler. 

Trama 

Che succede a giocare con le illusioni, a cancellare i sogni? Carmela Calise, cartomante-usuraia, inventa il futuro e lo sbriciola tra le dita. Mentre la città si apre alla primavera, nel solito trionfo di profumi e canzoni, il più tenero degli amori diventa la peggiore delle condanne e spegne nel sangue anche il ricordo di un’antica passione. E proprio l’indagine sulla morte della cartomante porta al primo incontro tra Ricciardi ed Enrica. 

Commento 

Sarà che ho amato tutti i libri, sarà che Ricciardi resterà per sempre nel mio cuore ma più passa il tempo più divento dipendente anche dalla serie TV. Il commissario Ricciardi ha qualcosa che mi affascina sempre, in qualunque versione mi venga proposto.  

La storia di questa puntata la conoscevo, così come tutte le altre –avendo letto i libri, ma ciò non mi ha impedito di viverla insieme ai personaggi e di apprezzarla in tutte le sue sfumature. Finalmente agli spettatori viene aperto uno spaccato anche sulla vita del piccolo Luigi Alfredo e su ciò che ha segnato profondamente la vita della famiglia Maione. Da lettrice appassionata dei libri, credo che la scena della morte di Luca Maione sia stata trattata con assoluto rispetto e che le interpretazioni abbiano reso giustizia ad una delle scene più toccanti dell’intera serie di libri. 

Un’altra scena cardine di questa 1×2 è stata sicuramente quella dell’incontro in questura tra Ricciardi e la giovane Colombo: Lino Guanciale e Maria Vera Ratti hanno reso appieno lo sconcerto e lo stupore della situazione ed il sempre ottimo Antonio Milo ha incarnato benissimo il brigadiere Maione.  

incontro in questura il commissario Ricciardi

Commentare le puntate della serie tv de Il commissario Ricciardi mi riporta con la mente alle recensioni dei libri quando, dopo averne concluso la lettura, mi apprestavo a mettere su carta le mie impressioni senza riuscire ad esprimerle appieno tutte perché le emozioni erano dentro di me e camminavano sulle loro gambe. Ho letto molte opinioni contrastanti riguardo le interpretazioni e, in particolar modo, riguardo l’interpretazione di Lino Guanciale. Personalmente, come ho già detto la volta scorsa, trovo che abbia fatto un buon lavoro e che sia riuscito ad entrare ed uscire da tutti i registri che compongono le infinite sfaccettature di Ricciardi; il lavoro che porta alla composizione di una serie del genere è assurdo ed è un lavoro che l’attore fa su se stesso e che magari non sempre viene fuori allo stesso modo. Interpretare Ricciardi significa vivere con lui e non per lui ed in questo credo che Guanciale abbia fatto centro. 

Un complimento più che dovuto va fatto a tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto ma soprattutto a Davide Sondelli, il direttore della fotografia, che ha davvero messo in piedi un capolavoro. Il commissario Ricciardi è una serie tv frutto di un lavoro corale ed in sinergia che si anima e vive da solo nel momento della messa in onda. 

la splendida fotografia il commissario Ricciardi

E, in conclusione, nota di merito assoluta per l’interprete di Antonietta -Greta Esposito-, la figlia minorata -termine secondo me orribile ma che voglio riportare tal quale- della portinaia dello stabile in cui viveva ed è stata uccisa la Calise.  

E voi cosa ne pensate della seconda puntata de Il commissario Ricciardi? Scrivetelo nei commenti! 

Ilaria 

P.S.: Qui trovate la recensione alla prima puntata, mentre qui se volete potete lasciarmi la vostra opinione in merito alla puntata se non vi va di commentare qui sotto nei commenti. 

Written by

Ilaria

Sono una studentessa universitaria appassionata di teatro e di recitazione in generale ma anche di tennis.