Siamo arrivati alla fine di un’era televisiva, Game of Thrones ha segnato per sempre la storia del cinema e della televisione e ora io mi trovo qui a recensire l’ultimo episodio della mia serie tv preferita di sempre, che mi ha accompagnata negli anni dell’adolescenza e in molti momenti difficili. Mi sono affezionata ai personaggi di Game of Thrones come in nessun’altra serie tv o saga letteraria. La trama unica nel suo genere, così complessa e intricata, piena di colpi di scena che ti lasciavano sempre esterrefatta, le teorie che anno dopo anno si facevano strada nella mia testa, la voglia di sapere come sarebbe finita per i miei amati personaggi.

Ora tutto è terminato, almeno per quanto riguarda la controparte telefilmica. Sono soddisfatta? E’ difficile rispondere a questa domanda. E’ ovvio che il finale di una serie tv di una simile portata non riuscirà mai a soddisfare tutti gli spettatori esistenti. Ognuno ha le sue preferenze, i personaggi del cuore, le storyline a cui tiene di più, insomma ogni persona ha in mente un finale diverso che rispetti i proprio desideri. Molti saranno contenti, altri delusi, altri arrabbiati. Io oggi sono sommersa da tantissime emozioni contrastanti. Alcuni personaggi hanno avuto una fine coerente con la propria storyline mentre altri purtroppo no. Quindi non so bene se la puntata mi sia piaciuta o se l’abbia odiata, so solo che mi sono emozionata come in nessun’altro episodio della serie.

E’ innegabile che questa stagione abbia tantissimi difetti, riscontrabili soprattutto nella sceneggiatura. Lo sviluppo di molti personaggi è stato completamente stravolto in peggio, non si capisce bene quanto tempo passi da una scena e l’altra, i personaggi secondari sono dimenticati a loro stessi, le profezie non hanno più un senso logico, le strategie militari fanno acqua da tutte le parti e così via.

Ora passiamo al commento vero e proprio sulla puntata. L’episodio si apre con Tyrion che ritrova i cadaveri dei fratelli fra le macerie e si rende conto del casino che ha combinato Daenerys. Lei intanto sta facendo un discorso agli immacolati e ai dothraki (che inspiegabilmente si sono moltiplicati) quando Tyrion getta la spilla di primo cavaliere ai suoi piedi e viene arrestato. Il discorso fra Jon e Tyrion non mi ha convinta perché mi è sembrato l’ennesimo pretesto per cercare di giustificare l’immotivata pazzia di Daenerys negli ultimi due episodi, scelta che non condividerò mai nella vita. Arriviamo quindi alla fatidica scena della morte di Daenerys, che viene uccisa da Jon a tradimento. Drogon inspiegabilmente brucia il trono e porta via il corpo di Daenerys, non sapremo mai dove. Si forma un concilio in cui si decide di proclamare Bran come re e rendere il Nord indipendente. Vediamo Brienne finire di scrivere le gesta di Jaime regalandogli quella redenzione che lui ha sempre cercato ma non ha mai avuto, ringraziamo agli sceneggiatori per questo. Bronn diventa mastro del conio e Lord di Alto Giardino (sento già Olenna rivoltarsi nella tomba). Sansa viene proclamata regina del Nord e Arya decide di andare a esplorare le lande sconosciute come le sue eroine d’infanzia. Jon invece è costretto a ritornare fra i guardiani della notte e i bruti, ritornando al punto di partenza. La scena finale con i parallelismi fra i tre Stark è un capolavoro, nulla da dire.

Alcune cose però continuano a lasciarmi perplessa. I Targaryen (la casata preferita di Martin) si sono estinti in questo modo. La rivelazione sull’identità di Jon è inutile a questo punto. A cosa è servito? Solo a far impazzire Daenerys? Stagioni intere a rimarcare sul fatto che Jon sia l’erede al trono. Varys, Tyrion e Sansa si sono impegnati a farlo sapere al mondo, insistendo anche contro la volontà di Jon. E poi alla fine questo non è servito a nulla. Sono delusa.

Per concludere vorrei ringraziare tutto il cast per le magnifiche performance. Ci avete fatto innamorare e odiare i vostri personaggi, abbiamo complottato con voi, abbiamo pianto con voi, abbiamo bramato il potere con voi. Vorrei ringraziare Ramin Djawadi per la magnifica colonna sonora che ha reso iconica tutte le scene della serie.Vorrei ringraziare George Martin per aver scritto i libri, senza i quali ovviamente la serie non sarebbe mai esistita. Vorrei ringraziare i costumisti, gli scenografi e tutto il comparto tecnico che ha seguito Game of Thrones per tutto questo tempo.

Grazie a tutti per aver reso questa serie una delle più belle degli ultimi anni.

Da Noemi è tutto, se volete potete seguirmi su twitter (@arawynshope) per sentirmi parlare ancora di GoT, non smetterò per un bel po’.

Written by

Noemi

Ciao a tutti! Sono Noemi, una ragazza di 23 anni.
Amo gli animali, viaggiare e scoprire nuove culture ma le mie due più grandi passioni sono il cinema e la letteratura e sono felice di far parte della Scrive Squad e di parlare di quello che amo di più.