Freaks-Out è un film diretto da Gabriele Mainetti(vi dice nulla? ad esempio Jeeg Robot), e che verrà distribuito da 01 distribution dal 16 dicembre al cinema.Un film molto atteso da chi segue il panorama dei film italiani(che di qualità negli ultimi tempi scarseggia), sto scrivendo questo articolo pochi minuti dopo aver visto il trailer e la mia prima impressione è stata veramente buona. Ma parliamone più approfonditamente.

L’ambientazione di Freaks-Out

Devo dire che è poco chiaro dove sarà ambientato questo film ma mi sono comunque fatto un’idea, il film sembra essere ambientato nella Roma del 42′ , proprio nel bel mezzo della seconda guerra mondiale. Nel trailer possiamo vedere vari simboli o personaggi infatti che ci possono rimandare a quell’epoca, innanzitutto le svastiche penzolanti nei primi fotogrammi di video e successivamente molto più esplicitamente vediamo qualche gruppo di nazisti sparsi durante il trailer.

Un film che si presenta caratteristico

Eh si, molto caratteristico, mi ha fatto veramente molto piacere vedere che gli attori parlino in dialetto Romano, voi non siete stanchi di vedere quei soliti film di guerra ambientati in Italia con delle vecchiette del profondo sud siciliano esprimersi in una perfetta dizione in italiano? In generale non sono soltanto le proprietà di linguaggio colorite dei personaggi che mi piacciono, ma anche la caratterizzazione fantasy, un gruppo di circensi Romani che si aggira per questa Italia devastata dalla guerra, cosa potrebbe mai andare storto?

Cosa aspettarsi?

Neanche a dirlo, da questo film mi aspetto moltissimo, mi aspetto innovazione per quello che riguarda la scena del cinema Italiana, scossa già abbastanza da Lock Down all’Italiana. L’italia ha bisogno di queste persone che osino nell’industria cinematografica, e vedo veramente una speranza adesso grazie a questo film, la speranza di trovare finalmente un posto per me nell’intrattenimento Italiano, in un paese dove i giovani vengono poco considerati e molto bistrattati anche loro hanno bisogno di qualcuno che li rappresenti, e come nella politica  anche  nel cinema c’è bisogno di qualcuno che si occupi del loro target d’intrattenimento come dire, i cinepanettoni hanno rotto.

 

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