Autore: Domenico Corna

Titolo: Nuvole al tramonto

Casa editrice: Robin e Sons

Genere: Romanzo

 

Domenico Corna produce un’opera letteraria molto profonda e originale degna di essere letta. Consigliata soprattutto per i giovani che si pongono mille domande e son pieni di dubbi esistenziali ogni giorno.

 

Trama

Martina è una ragazza che vive tra la realtà realmente intesa e un mondo immaginario fantasticamente prodotto dalla sua mente. Ciò avviene come processo di vita e sopravvivenza al fine di poter stare in equilibrio tra la vita e la speranza.

Quando la realtà appare grigia, si sa, non sappiamo mai come affrontarla e allora ecco che tutti noi in un modo o nell’altro facciamo appello al fenomeno dell’immaginario.

 

Commento

Ho trovato il libro molto libero e particolare. Storie di vita, esperienze, cammini e viaggi della mente, continuo rapporto tra oggetto e soggetto. Molto filosofico e letterario, umanistico e sociologico, ha offerto al lettore, in questo caso io e voi altri che vi accingete o state per accingere a questa lettura, un buon supporto emozionale e umano.

Per chi lo ha già letto, invece, suppongo sia palese la grande maestria con cui Corna ha fatto breccia nei nostri cuori parlando della mente umana e delle sue grandi capacità che sono sia di natura neuroscientifica sia artistica.

 

La nostra mente produce pensieri e visioni, proietta se stessa in infiniti mondi e crea futuri. L’immaginario, capacità prodotta dalla fantasia, il pensiero, capacità di ragionamento prodotta dai neuroni, sono qualità che abbiamo come esseri umani e che ci rendono un po’ scienziati e un po’ artisti e poeti. E allora se nasciamo e cresciamo capaci di essere degli scrittori delle nostre vite pur essendo in una realtà già prestabilita, partiamo già avvantaggiati sapendo che se non ci piace qualcosa, possiamo cambiarlo. Sia se abbiamo bisogno di cure dell’anima e dobbiamo rinascere, sia semplicemente per modificare aspetti del quotidiano.

Il libro quindi lo vedo come un viaggio, una guida zen, una manuale dell’essere umano, inteso come organismo e coscienza che attraverso l’io, il sè, la mente, arriva a partorire tante realtà. Qualcuno ha detto che la realtà va sempre messa in virgolette perchè ne esistono tante e tanti sono i significati della parola stessa.

A mio avviso queste pagine vanno lette come una speranza: anche se Martina o noi stiamo adottando vari modi per uscire da alcuni tunnel e rinascere, prendiamo questi viaggi di evasione come delle possibilità, a prescindere dal risultato e domandiamoci: se non avessimo l’immaginario, come cureremmo alcune cose, anche quelle apparentemente insignificanti?

 

Quando la sociologia ci rende sociologi di noi stessi

Nel libro di Domenico sono sicuramente chiari dal principio degli argomenti base cui far ruotare attorno tutto il discorso delle parole e dei pensieri ben calibrati dallo stesso autore.

Immaginario, mente, creazione, psiche, realtà, processi. Ecco: ciò che la protagonista fa è creare un processo dialettico tra lei e il mondo, avviene un dialogo e non un monologo, c’è tensione umana ed emotiva nei confronti della natura attorno a sè. La sua mente si connette con altro da sè e vi è questa continua conversazione dove ad esistere è lei, la mente con i suoi mondi immaginari e processi narrativi personali e il mondo fuori di lei.

Tutto ciò fa appello alla sociologia della conoscenza, conoscere la realtà attraverso i propri pensieri, attraverso le storie, noi necessitiamo raccontare perchè ci rende vivi e perchè l’uomo ha bisogno di raccontarsi più cose per sentirsi attivo, oltre la realtà che vive e che gli è stata automaticamente data, egli necessita l’oltre, oltre che il qui ed ora.

Perchè quindi leggere il libro? Per svariati e infiniti motivi e perchè nasconde una verità inconfutabile: siamo pieni di verità, cose da dire, siamo infiniti e vasi che vanno costantemente riempiti e che soprattutto non si fermano ad una realtà. Le nuvole al tramonto sono proprio quelle che rivelano sfumature stanche ma che dicono le cose più remote e vere dell’animo.

Written by

Teresa

Teresa, 25 anni, napoletana, una laurea triennale in beni culturali, attualmente studentessa magistrale di sociologia con indirizzo in Comunicazione. Amo le parole, mi piace leggere e scrivere da sempre. Editoria, fotogiornalismo, poesia, arte contemporanea, musica sono altre delle mie passioni e non è tutto. Credo che un articolo come un libro o una canzone possano davvero cambiare le cose. Vivo anche di film e serie tv e amo le cose semplici quanto quelle difficili.