L’italiano è una lingua affascinante, ricca di storia e cultura. Sebbene non sia molto diffusa come lingua straniera e, quindi, rimanga spesso circoscritta entro i confini del Bel Paese, la sua evoluzione è tanto profonda quanto stravagante. Come spesso accade, i progressi e i passi indietro della nostra lingua seguono di pari passo la cultura: è così che adesso ci sembra più che normale parlare di selfie o Instagram, parole che, fino a 10 anni fa, non avrebbero avuto alcun significato.

Oltre ai termini che si sono consolidati nel tempo, ogni anno nascono nuovi neologismi: nuovi termini che entrano nel vocabolario di una lingua a causa della loro immensa diffusione. Ma così come la tecnologia, la lingua cambia spesso e velocemente, motivo per il cui parole che 50 anni fa erano considerate rivoluzionarie, adesso sono più che desuete.

In occasione dei nuovi termini inseriti nello Zingarelli 2020, si spiegherà il significato sia di alcune parole cadute in disuso sia di alcune new entry della nostra mirabolante lingua.

 

Parole dimenticate

Sagittabondo: Persona che scocca sguardi che fanno innamorare. L’etimologia (dal latino sagitta) della parola fa pensare che si riferisse allo scoccare di un dardo, azione che poi è stata trasferita all’occhiata o allo sguardo.

Abbacinare: Derivato da bacino, a cui è stato aggiunto il prefisso –a, indica letteralmente l’azione di accecare. Il significato non è casuale: si riferisce, storicamente parlando, a una forma di tortura che prevedeva di accecare il condannato, facendogli tenere gli occhi aperti sotto il sole.

Sacripante: Detto di una persona furba, così come di una persona di corporatura robusta che fa sfoggio delle sue doti fisiche. Il termine è stato usato nell’opera di Ludovico Ariosto,  L’Orlando furioso, in cui Sacripante è un re saraceno proveniente dalla Circassia.

Pantagruelico: Termine che indica letteralmente “degno di Pantagruel”, protagonista del romanzo Pantagruel et Gargantua di Rabelais. Si riferisce a una ricchissima abbuffata, abbastanza grande da saziare i due giganti del romanzo.

 

Neologismi del 2020:

Bombastico: Dal tedesco bombastich, questo neologismo indica una persona tronfia o esagerata.

Supercibo: Dall’inglese superfood, il termine si riferisce a una categoria di alimenti molto ricchi di proprietà nutritive.

Benchmarking: Parola rimasta nella forma originale in inglese, indica uno strumento di qualità che aiuta le aziende a migliorare i propri processi imparando dall’esperienza altrui.

Poliamore: Coniato negli anni 90, il termine si riferisce allo sviluppo di relazioni affettive e sessuali nei confronti di più persone contemporaneamente.

Skill: Termine proprio del mondo del lavoro, indica l’insieme delle abilità di una persona.

Deculturazione: Termine che si riferisce alla perdita di valori, tradizioni e cultura da parte di un gruppo sociale.

 

E voi? Conoscete qualche neologismo?

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