Che Dio ci aiuti 6 verrà alla luce -sui teleschermi delle case degli italiani- il 7 gennaio 2021 ma ha già fatto il pieno delle critiche, piovute principalmente in seguito alle foto circolate di Francesca Chillemi (che è Azzurra) in abito da novizia e alla conferenza stampa tenutasi online il 29/12/20. Ho riflettuto a lungo prima di decidermi a scrivere questo articolo perché volevo analizzare bene i pro e i contro in merito ad una sua effettiva stesura ma ho poi deciso di buttarmi verso l’ignoto e cominciare a comporlo. Prima di iniziare, però, ci tengo a specificare che nessuno deve vedere questo mio articolo come “un’accusa” alla critica -che, se costruttiva, va fatta- né come “un’accusa” ai produttori/agli sceneggiatori/agli attoriÈ semplicemente il risultato dell’elaborazione del mio parere in merito che può essere più o meno condivisibile. 

La critica più diffusa: Se non siete d’accordo con le scelte non guardatelo 

Questa è una tra le prime critiche fatte a chi ha criticato Che Dio ci aiuti 6. Analizziamola insieme: se qualcosa non piace, è lecito criticarla con cognizione di causa e soprattutto senza attaccare nessuno; esprimere il proprio parere è (per fortuna!) più che lecito, nessuno dovrebbe sentirsi attaccato o messo alle strette perché ha detto la sua su un argomento qualsiasi. Dire “non lamentarti, fai a meno di guardarla” è una frase senza senso, perché la libertà individuale di ogni singola persona è appunto libertà di fare ciò che si vuole nei limiti consentiti dalla legge: l’insulto deve essere vietato, la presa di posizione violenta idem, ma il semplice commento no.  

Il vedere una serie non implica vedere quella serie perché piace, può anche essere un segno di “completamento dell’opera”, un “la guardo perché non lascio le cose a metà, anche se, secondo me, hanno superato il limite”. Il guardarla non è “la guardo perché così poi posso criticare e sparare a zero su tutti e tutto”. 

La seconda critica più diffusa: Eh ma è colpa della Chillemi! Eh no, è colpa di Guanciale! No, no, tutta colpa degli sceneggiatori! 

“Bisogna capire quando il proprio personaggio è arrivato al capolinea” – questa è la critica più diffusa nei confronti di Francesca Chillemi. Ora, a me può andare bene tutto ma non si può dire che la colpa è di un’attrice perché lei, di base, è una persona che lavora. Stop. Che la storia in relazione a Guido fosse esaurita siamo d’accordo ma che Azzurra non avesse null’altro da dire può essere opinabile: la crescita del personaggio poteva essere portata avanti. Come è stata effettivamente portata avanti è un altro paio di maniche -ve ne ho parlato anche qui– e quella, sì, è colpa di chi pensa le storie che, tra l’altro, può decidere tranquillamente di far uscire felicemente in coppia i personaggi senza generare morti.  

Che la colpa sia di Guanciale perché ha scelto di dedicarsi ad altro non è vero, così come non è vero che la colpa è della Chillemi. Anzi, Guanciale ha anche dato il lieto fine ad Azzurra e Guido, permettendo ai telespettatori di godere del loro matrimonio. Poi è andata come sappiamo ma anche questo è un altro paio di maniche… 

la fine di che dio ci aiuti 4, ciò che purtroppo non vedremo in che dio ci aiuti 6
Io Guido e Azzurra li ricorderò sempre così, insieme a Davide ed Emma!

Che la colpa sia degli sceneggiatori, come già detto, è vero perché sono loro che pensano e mettono nero su bianco le storie, avrebbero magari potuto sviluppare amicizie molto più profonde tra Azzurra e chi era rimasto in convento, avrebbero potuto mettere più in scena Azzurra mamma anche in relazione alla perdita del piccolo Davide, avrebbero potuto farla uscire insieme al marito e ai figli ma ormai la frittata è fatta e non resta che guardare ciò che è stato e giudicarlo con occhio critico, senza puntare eccessivamente il dito contro nessuno ma prendendo coscienza del fatto che qualcosa di -davvero- diverso poteva essere messo in campo. 

I commenti di cast artistico e produzione 

Questo è il vero punto dolente: dalle “frasi salienti” della conferenza stampa riportate sui profili social ufficiali di Che Dio ci aiuti 6 traspare solo un continuo scusarsi, un “mettiamo le mani avanti facendo vedere però che noi siamo differenti”. Dire che “questa non è una soap” è non solo un commento non pertinente ma è anche un modo per proteggersi dalle critiche in modo piuttosto ambiguo; dire che “c’è coerenza”, “sono state lasciate tante strade aperte”, “i personaggi evolvono”, “è un prodotto dinamico”, mette in luce tantissime crepe e pochissima convinzione in ciò che si è fatto: se i personaggi evolveranno davvero, lo spettatore lo vedrà, se le strade lasciate aperte sono credibili idem. Il fatto che Che Dio ci aiuti 6 farà passare qualche ora in allegria può essere vero ma lo scopriremo a tempo debito e a nulla ci serve che ci venga fatto presente anzitempo. 

Non voglio fare la morale a nessuno ma ricordiamoci sempre che excusatio non petitaaccusatio manifesta (la scusa non richiesta, manifesta accusa). 

Il mio pensiero 

Credo che dai paragrafi sopra riportati si possa evincere più di qualcosa in merito al mio pensiero. Io generalmente non lascio mai le cose a metà -l’ho fatto, finora, solo con due fiction: Un passo dal cielo e Don Matteo– ma, sinceramente, non so se guarderò questa sesta stagione di Che Dio ci aiuti. Il motivo della mia reticenza in merito è presto spiegato: non ho apprezzato tutto questo mettere le mani avanti, tutta questa spinta al “guardatelo e poi giudicate” -già largamente presente per la quinta stagione-. Che Dio ci aiuti ha fatto parte della mia adolescenza, ho amato le storie dalla prima alla quarta stagione -la quinta nemmeno la ricordo-, Suor Angela e Suor Costanza sono sempre riuscite a tenermi molta compagnia e anche a farmi divertire; delle cose inverosimili magari c’erano già -in fondo, è fiction, non vita (nemmeno di provincia, mi dispiace)- ma mi sembra che con la quinta stagione ci si sia diretti verso troppo inverosimile e con la sesta, a leggere le trame, ancora di più (Suor Angela con un figlio? Il cuore di Davide in una bambina, Penelope, di cui nessuno ha mai fatto menzione? Nico e Ginevra già quasi sposi? Azzurra…). 

ciak che dio ci aiuti 6

Voi cosa ne pensate di Che Dio ci aiuti 6? Lo guarderete? Scrivetelo nei commenti! 

Ilaria 

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Ilaria

Sono una studentessa universitaria appassionata di teatro e di recitazione in generale ma anche di tennis.