Black Panther è un cinecomic diretto da Ryan Coogler e prodotto dai Marvel Studios. Il film, infatti, fa parte del filone del Marvel Cinematic Universe (MCU). Nell’ultimo mese questa pellicola (uscita al cinema un anno fa) ha fatto subito parlare di sé per la sua candidatura ai Golden Globe e agli Academy Awards di quest’anno. Per molti è stata una candidatura forzata ma ci sono anche persone che hanno sostenuto comunque il film campione d’incassi. Andiamo ora ad analizzare meglio la pellicola.

LA TRAMA DI ‘BLACK PANTHER’

Dopo la  morte del padre, avvenuta in Captain America: Civil War, il giovane principe T’Challa ritorna a casa, nella nazione tecnologicamente avanzata del Wakanda. Quando due pericolosi nemici cospirano per portare il regno alla distruzione, T’Challa deve raccogliere l’eredità di suo padre e indossare gli artigli di Black Panther per salvare il Wakanda e le persone che ama.

LE CANDIDATURE

La Marvel con questo capitolo ha decisamente fatto colpo sulla critica dato che è stato candidato agli Academy Awards con ben 7 premi:

  • Miglior film
  • Miglior scenografia
  • Miglior costumi
  • Miglior colonna sonora originale
  • Miglior canzone originale
  • Miglior sonoro
  • Miglior montaggio sonoro

Un vero e proprio evento perchè nella storia non c’è mai stato un cinecomic candidato come Miglior pellicola. Inoltre è stato un successone anche al botteghino dove ha incassato ben 1,3 miliardi di dollari, secondo solo ad Avengers: Infinity War.  Alla luce di questo però possiamo considerare ‘giuste’ le sue candidature agli Oscar?

Sicuramente il fatto che sia fra i ‘Miglior film’, ovvero il premio più ambito, ha suscitato numerose polemiche. Il problema non è tanto il fatto che un cinecomic sia inserito nella categoria, perchè ad esempio Logan o la triologia del Cavaliere Oscuro di Nolan sarebbero potuti tranquillamente essere candidati. Erano film di spessore, realistici, crudi, commoventi e con un’azione coinvolgente. Lo spettatore quasi si dimenticava di vedere un semplice film con i supereroi. Black Panther, al contrario, è un cinecomic che si nasconde dietro il sottotesto politico, ma allo stesso tempo nella pellicola questo fatto non viene preso mai sul serio e il tutto sfocia nel ridicolo. I wakandiani vivono nel lusso, isolati nel bel mezzo del continente africano, mentre altre nazioni muoiono di fame e loro non fanno niente, anzi sono contrari persino all’immigrazione!

Il sospetto di Black Panther è che abbia avuto così tanto successo solo per il fatto che quasi tutti gli attori siano di colore. Insomma, è praticamente palese che sia arrivato così lontano solo per propaganda e per il politically correct. Perchè diciamoci la verità, il film per quanto sia godibile visto una volta al cinema, poi cade nel dimenticatoio. Non è nemmeno esente da difetti: trama scontatissima, villain non all’altezza di molti altri della Marvel, battutine un po’ troppo fuori luogo, il protagonista non risalta come dovrebbe e le figure femminili hanno decisamente più carisma e gli rubano la scena.  La Marvel ha fatto decisamente film migliori ed è ridicolo come invece Avengers: Infinity War sia candidato solo a ‘miglior effetti speciali’ quando è oggettivamente un cinecomic migliore sotto ogni aspetto e avrebbe meritato di più rispetto a Black Panther.

Per quanto riguarda, invece, i premi tecnici le candidature sono più che meritate, soprattutto miglior costumi e miglior scenografia. I costumi sono originali e coloratissimi mentre le scenografie sono innovative e il design futuristico degli spazi chiusi e della città contrastano benissimo con il paesaggio africano, senza sembrare in nessun modo fuori luogo.

Per concludere, Black Panther a mio parere, non vincerà mai l’Oscar più ambito perchè è ovvio che sia solo un premio di consolazione dettato dal politically correct, ma potrà comunque sorprenderci con le vincite dei premi tecnici.

Ditemi la vostra su Black Panther nei commenti.

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Written by

Noemi

Ciao a tutti! Sono Noemi, una ragazza di 23 anni.
Amo gli animali, viaggiare e scoprire nuove culture ma le mie due più grandi passioni sono il cinema e la letteratura e sono felice di far parte della Scrive Squad e di parlare di quello che amo di più.