Hi guys!

Finalmente torno con una nuova recensione – e con ben quattro nuovi libri che aspettano di essere recensiti!

Oggi vi parlo di Come se tu fossi mio di Lucy Score, uscito lo scorso 11 Settembre per la Newton Compton. (Lo dico? Lo dico. Questa casa editrice non mi delude mai!)

Trama

“Luke, eroe cittadino, è membro della Guardia Nazionale ed è pronto a tornare in servizio in caso di necessità. Nonostante sia molto affascinante, preferisce condurre una vita solitaria e l’ultima cosa di cui ha bisogno è una relazione sentimentale. E così quando Harper entra nella sua vita come un fuoco d’artificio, le propone di diventare la sua fidanzata fasulla, per evitare pressioni della sua famiglia affinché metta finalmente la testa a posto.
Ma allora perché baciare Harper provoca in Luke sentimenti tanto contrastanti?”
Tutto comincia con la fuga da casa di Harper, che si mette in viaggio senza telefono e senza portafoglio per mettere quanta più distanza possibile tra lei e il suo ex, dopo che l’ha beccato con un’altra. Harper fugge da questo e molto di più, per ora però non posso svelarvi altro! lol
Per caso sbaglia strada e sempre per caso si trova nella piccola città di Benevolence.
Proprio lì, nello stesso istante in cui posa gli occhi su quella ragazza, Luke capisce che deve salvarla dalla calamità naturale che si ritrova ad essere.
Tutta la città si accorge subito di lei, un vero e proprio uragano, e subito se ne innamoreranno.
Non amare Harper risulta impossibile anche a noi lettori, Lucy Score ha avuto la grandissima capacità di farci arrivare ogni singola fibra del suo essere pur adottando una narrazione in terza persona.
Ammetto che, oltre ad intrattenermi, questo libro mi ha fatta emozionare. Harper e Luke portano sulle spalle due sofferenze diverse, passate e presenti, che spesso incidono sui loro comportamenti.
Se da un lato Luke tende a chiudersi a riccio e a respingere ogni sorta di contatto sentimentale con il mondo esterno, Harper va avanti a testa alta, senza lasciarsi intimorire da chi vorrebbe il suo terrore.
Per Harper la vita è un dono e per questo non va assolutamente sprecata. Sarà proprio la sua bontà d’animo e la visione positiva del mondo a far innamorare di lei tutta la città di Benevolence.
Così come io ho amato ogni singolo abitante della città, mi sono davvero entrati tutti nel cuore e difficilmente li ho lasciati andare. (Sicuramente rileggerò questo libro!)
Ci sono stati momenti in cui ho davvero percepito la sofferenza di Harper (e in cui ho lanciato epiteti poco carini verso Luke) e so per certo che avrei reagito esattamente come lei. (Halleluja, la prima protagonista donna che rispecchia un po’ il mio carattere lol)
Il finale? Non è un cliché, sicuramente il bel finale è meritato dato che il libro ci fa tribolare in tutti i capitoli!
Fatemi sapere cosa ne pensate, se lo leggerete oppure no!
Se volete scambiare quattro chiacchiere insieme a me potete trovarmi, come sempre, su twitter!
Giada