Ratched è una serie Thriller originale Netflix del 2020 scritta da Ryan Murphy lo stesso creatore di American Horror Story e America Crime Story.

Trama

Nel 1947 a Los Angeles un uomo massacra quattro preti e viene internato in un manicomio. Nel frattempo l’infermiera Ratched fa di tutto per farsi assumere nel suddetto ospedale incontrando subito i favori del direttore Hannover e le antipatie della caposala Bucket. Al caso di Tolleson (l’assassino dei preti) si appassiona anche il governatore della California, un uomo meschino e corrotto interpretato da un sempre meraviglioso Vincent D’Onofrio. Nell’ospedale così come nel motel dove soggiorna Ratched il più pulito ha la rogna e questo porterà alla luce molti oscuri segreti di tutti i personaggi coinvolti.

Quasi uno Spin-off

Come detto Ratched è scritto dallo stesso autore di American Horror Story e cavolo se si vede. Tutta la stagione sembra una versione edulcorata dell’altra serie, stessa follia, soliti personaggi assurdi e situazioni improbabili. Però se come me (e proprio non capisco il motivo) adorate American Horror Story non potrete non apprezzare anche questa serie.

Regia e fotografia

Come Ryan Murphy ci ha abituati la sua regia è sempre pulita e la sua fotografia suggestiva. Sembra di stare veramente negli anni ’40 in ogni inquadratura, e Sarah Paulson, l’attrice che interpreta la protagonista Ratched ha un volto perfetto per interpretare una donna di quegli anni. Soprattutto le prime puntate presentano molte piccole citazioni a vecchi film horror e noir, tutta la stagione è una lettera d’amore al cinema di quegli anni. Inoltre non c’entra nulla in un paio di puntate avremo anche il maggiordomo de Il Principe di Bel Air!!

Difettucci sparsi

La serie in sé ha pochi difetti ma per qualcuno potrebbero essere grossi. L’atmosfera è molto assurda e come detto se non siete amanti di AHS potreste non apprezzarla per nulla, e potreste andare ad odiare le situazioni o i personaggi sopra le righe. Il finale della serie pure non l’ho apprezzato particolarmente, ma probabilmente verrà aggiustato nella seconda stagione. Morale della favola comunque è una serie carina e guarderete le puntate come a mangiare ciliegie, se siete fan di AHS non staccherete gli occhi dallo schermo ma se non siete fan del genere tenetevi alla larga.

L’avete vista? Piaciuta? Fatemi sapere in un commento.

Alla prossima,

Luca