Titolo: Non perdiamoci di vista
Anno: 2019
Casa editrice: Garzanti
Genere: narrativa italiana
Target consigliato: dai 15-16 anni in su
Lunghezza: 288 pagine
Punto di vista: interno, prima persona
Valutazione: ★★★★

“Bè ci sono i social no?” si intromise Costanza “Puoi scegliere come sul menù, questo sì, questo no, e poi c’è anche il brivido dell’imprevisto, quello che ti contatta dal nulla e ti fa cantate l’Aida!” 

Federica Bosco 

Federica Bosco, l'autrice di Non perdiamoci di vista

Federica Bosco è una scrittrice e sceneggiatrice italiana. All’attivo ha numerosi libri e manuali di self-help. Non perdiamoci di vista è il suo ultimo romanzo. 

Trama 

Benedetta, due figli, un lavoro da fisioterapista, un ex marito e una madre schietta e a volte cinica. È lei la protagonista di Non perdiamoci di vista, il nuovo libro di Federica Bosco.
Dopo l’ennesimo capodanno trascorso con la compagnia di sempre sembra crescere in Benedetta una strana sensazione ma ancora non sa cosa la aspetta. Tra la nuova compagna dell’ex marito, i figli che crescono, la madre che si scopre nuovamente innamorata, la vita sorprenderà la protagonista e farà capire a tutti che forse è giunta l’ora di buttarsi. 

Commento 

Questo è già il terzo libro che leggo di Federica Bosco e ogni volta rimango un po’ più colpita dall’opera rispetto alla volta precedente. In ordine ho letto, e recensito, Il nostro momento imperfetto –qui la recensione- e Ci vediamo un giorno di questi –qui la recensione-. In questo nuovo libro la trama, a tratti, diventa molto prevedibile (SPOILER ad esempio Vittoria che si mette con Mattia e Benedetta che lascia Niccolò FINE SPOILER) ma lo stile di scrittura e il messaggio del libro riescono a far passare ampiamente in secondo piano questa piccola défaillance. 

Personaggi 

Il mio personaggio preferito è assolutamente la mamma di Benedetta perché è schietta e cinica ma c’è sempre quando sua figlia ha bisogno. Non posso dire che è la madre che noi tutti vorremmo perché non è assolutamente accondiscendente -come più di qualcuno vorrebbe che fosse sua madre- ma è certamente una madre completa. Anche Benedetta e i suoi figli sono molto ben caratterizzati e le lezioni di vita che ciascuno, in maniera reciproca, dà all’altro sono la cosa più bella del romanzo (insieme alla conclusione, che è davvero emozionante). 

Stile di scrittura 

Come per gli altri due libri che ho letto, anche per questo posso dire che la Bosco sa scrivere molto bene e lo fa anche con un linguaggio non complicato ma che arriva dritto al cuore. La vera chicca da questo punto di vista sono le battute e gli insegnamenti che arrivano sempre al momento giusto e in maniera più che misurata.  

L’altra pecca del libro, insieme alla trama un po’ scontata in certi passaggi, sono i capitoli infinitamente lunghi. Non sono mai riuscita ad apprezzare i libri con i capitoli tanto lunghi perché diventa complicato leggere un capitolo in poco tempo. In questo caso, però, la storia non ne risente, complice anche uno stile di scrittura estremamente accattivante che riesce a spingere a leggere quasi senza interruzioni. 

I temi della narrazione 

I temi presenti all’interno di Non perdiamoci di vista sono tanti: dal confronto generazionale alla dipendenza dai cellulari, dalla velocità con cui tutto scorre al bullismo. Questo è il vero punto di forza del libro ed è ciò che mi ha fatto dare quattro stelline anche se il romanzo presenta alcuni difetti che ho già citato sopra. Federica Bosco descrive in maniera lucidissima il mondo odierno e passa tutto ai raggi x in modo impeccabile. La scrittrice tocca argomenti importantissimi senza mai cadere nella banalità o nelle frasi fatte, preferendo mantenere un approccio molto realista.  

Conclusioni 

Consiglio assolutamente la lettura di Non perdiamoci di vista perché è un libro portatore di buoni consigli e di genuine emozioni: dal pianto alle risate, in questo romanzo trovate tutto. 

E voi avete letto questo libro? Scrivetelo nei commenti! 

Ilaria 

Written by

Ilaria

Sono una studentessa universitaria appassionata di teatro e di recitazione in generale ma anche di tennis.