Ne ho parlato tante volte sul blog delle mie opinioni riguardo la scuola italiana e la storia di questa ragazza è la dimostrazione delle controversie che si possono creare quando la società e il sistema scolastico non riescono ad essere abbastanza flessibili da saper affrontare ogni casistica.

Sotto il video di questa ragazza, che ha scelto di fare ricorso al TAR per non aver ottenuto 100/100 all’esame di stato, ci sono persone che la difendono e persone che la condannano prendendola anche in giro.

Incoraggiare le persone a disperarsi per un mancato 100 o insultare le persone che non si sentono soddisfatte dalle valutazioni dei docenti è sbagliato in entrambi i casi.

Questa vicenda è talmente controversa secondo me, che non riesco a prendere posizione

In primis, è sbagliato da troppa importanza ai voti che prendiamo a scuola, perchè quando le cose dipendono da altre persone (a meno che non siano esseri superiori) non verremo mai valutati per quello che meritiamo. Quindi non prendiamoci in giro, quante volte i ragazzi vengono sopravvalutati a causa di un insegnante dalle maniche larghe o per essere simpatici al docente di turno?

E vogliamo parlare di quegli stronzi – che sicuramente sono peggiori del primo caso – che svalutano il lavoro degli studenti comportando anche una diminuzione dell’autostima/voglia di studiare degli alunni? Non dobbiamo dimenticarci che i ragazzi, proprio perchè vanno ancora educati al piacere della cultura personale, se ogni volta che fanno una verifica o interrogazione vengono umiliati, non riusciranno mai ad associare alla conoscenza/studio un ricordo positivo.

Una delle cose che mi ha portato a non dare troppa importanza ai voti è stata l’esperienza di avere un’insegnate che di default non metteva più di 8 ai compiti in classe. Ma sto cavolo di 10 vi sta tanto antipatico che non lo mettete mai? Se esiste perchè diamine non lo mettete?

Per non parlare della frustrata di Storia che insegnava nel liceo del mio ragazzo. Quella pazza era talmente isterica che offendeva gli alunni sul personale dicendo a tutti che erano dei falliti e che non avrebbero mai trovato lavoro.

Appurato che gli insegnanti non sono una fonte totalmente attendibile, davvero bisogna dare così importanza al voto che metteranno? Spiego meglio il concetto: un conto è la differenza fra un 6 e un 9, ma la differenza fra un 9 o un 10? E quella fra 99 e 100?

Per me gli studenti si potrebbero dividere in svogliati, studenti nella norma, studenti colti (quest’ultima categoria va dall’8 al 1o secondo me) e quindi un premio si potrebbe dare a tutti coloro che rientrano in quest’ultima fascia. Anche perchè, visto il tipo di insegnamenti che la scuola offre, io parlerei più di cultura che di intelligenza di uno studente.

Credete davvero che uno studente da 9 sia più intelligente di uno che prende 8? O semplicemente il primo riesce ad immagazzinare più nozioni? Il che non rende il primo studente intelligente, perchè il secondo potrebbe avere altre qualità che non insegnano a scuola, come la creatività, lo spirito d’iniziativa, la determinazione, la sensibilità, la perspicacia e tutte altre caratteristiche che ti aiutano ad affrontare la vita nel migliore dei modi e ad avere idee utili e giuste.

Con questo non voglio sminuire le persone che prendono voti alti, anche perchè io sono fra queste, ma semplicemente ho imparato a studiare per me stessa, senza pensare alla valutazione che ne conseguirà. Prendere 30 all’Università non mi cambia la vita, non mi sento migliore di nessuno, proprio perchè so che dietro quel voto c’è l’imparzialità della valutazione di un professore, il fatto che l’esame fosse facile o difficile etc..

Vi dico che la mia filosofia universitaria è: “sempre passare l’esame, anche con 18″… e alla fine il mio voto più basso è 25 (non ho mai rifiutato un voto o dovuto rifare un’esame).

Il problema però  è che la società e il sistema scolastico sono troppo fissati su VOTONE MASSIMO e non riescono a valutare le cose per come stanno realmente. La differenza fra 100 e 99 è stupida. Ma il sistema scolastico italiano è talmente fiscale che rende il 100 come un sinonimo di intelligenza assoluta e il 99 una specie di marchio nero della sfiga… davvero abbiamo intenzione di incoraggiare i nostri studenti facendoli sentire stupidi se non prendono il massimo, non finanziando totalmente il loro percorso formativo e rendendo difficilissimo il raggiungimento del voto massimo?

La soggettività e la differenza fra un’esame di stato e l’altro non è una leggenda metropolitana

Ci sono esami in cui  la commissione è composta dal cast della Disney che regala rose, balocchi e 100 come se fossero biscotti e ci sono esami in cui c’è qualche acido e frustrata che propongono di abbassare il voto a tutti. Ci sono docenti con preferenze, ci sono prove scritte che ogni anno variano fra la super cazzola e la stele di rosetta. Quindi perchè fare la distinzione fra chi ha preso 100 e chi 99?

Mi piacerebbe davvero riunire tutte le persone che l’anno scorso hanno preso 99 e 100 e far rifare a tutti i ragazzi una prova di cultura generale. Scommettiamo che i voti presi all’esame di maturità non corrisponderebbero in tutti i casi ai voti di questo confronto? Facile prendere 100 quando tutti i professori ti vogliono bene o quando in commissione c’è Duffy Duck.

Quindi sì, questa ragazza sbaglia a dare così tanto peso al 100, ma se non ci fossero la società e lo Stato a rendere questo numero così importante, penso che non ci sarebbe stato bisogno di fare ricorso al TAR. Anche perchè questa ragazza ha bisogno della borsa di studio per finanziare il suo percorso formativo. E no, così come tutti i docenti non sono uguali e imparziali, neanche le università sono uguali.

Quindi in conclusione non so dirvi cosa avrei fatto nei panni di questa ragazza perchè io non sono una che da peso ai voti, ma dall’altra parte capisco che avere delle agevolazioni da parte dello stato è importante e il criterio per riceverli non può basarsi su una cosa così volubile.

 

E voi cosa ne pensate?

 

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Written by

Sara

Artista. Classe 1998. La big delle sette sorelle Greffi.
○ Fondatrice del blog Sara Scrive e manager della @Scrive_Squad
○ Content creator
○ Condivido la mia passione per l'arte e tutto ciò che sembra uscito da un film