Un gelido inverno, 2010

 

 

Un gelido inverno è un film del 2010 che incassò così tanto da esser considerato un vero e proprio gioiello cinematografico. Inoltre, è stato visto un po’ come il trampolino di lancio della talentuosa e bravissima Jennifer Lawrence. Ambientato nel Missouri, parla di una giovane diciassettenne di nome Ree che vive coi fratelli minori in una fattoria. La madre è depressa e il padre è uno spacciatore e lei deve gestire sia la fattoria che i fratelli. Dimenticandosi quasi di se stessa. Quando il padre decide di ipotecare la fattoria per pagare la cauzione alla prigione in cui è stato rinchiuso per spaccio, le cose cambiano e si complicano. Ree è sola, il padre scompare e lei non sa se i suoi fratelli avranno ancora un tetto sotto cui ripararsi. Se la fattoria sarà confiscata, se il padre ritornerà. Tutto è incerto. Come la sua vita, come la presenza del padre. Quando lo sceriffo si presenta in fattoria per dirle che se il padre non si presenterà in tribunale al più presto, la fattoria sarà confiscata, lei andrà a cercarlo in ogni dove per trovarlo, armata di grande forza di volontà.

 

Katniss Everdeen e Ree Dolly: due eroine a confronto

 

La Lawrence degli Hunger Games non è così diversa da quella di Un gelido inverno. È strabiliante infatti la connessione tra i due personaggi, di ambienti diversi, con diverse situazioni eppure così simili. Stessa tenacia, forza, stesso coraggio, stessa forza di volontà. Tutte e due alle prese con la vita complicata e difficile, con genitori assenti o malati, fratelli piccoli o fragili e indifesi, luoghi abbandonati e poco presi in considerazione. Ragazzine ma già donne per la tanta sofferenza subita che cercano di dar forza a se stesse e agli altri perché possono contare solo su di loro e basta. Sono gli altri a prendere esempio da loro, a chiedere il loro aiuto perché sono sempre un passo avanti, perché la vita glielo chiede e loro devono essere pronte a tutto. È stato bello vedere entrambi i film e notare analogie tra di loro. Vedere Jennifer Lawrence così adatta sia alla vita in fattoria, tra il gelo e la povertà in Missouri che a quella della faticosa e pericolosa arena degli Hunger Games.

 

Una diciassettenne che non ha paura di niente

 

Ree Dolly è mamma, figlia, sorella e solo infine è Ree Dolly. Un ragazza

Una bambina. Una diciassettenne cresciuta troppo in fretta. Che non è stata abbastanza figlia ma velocemente ha rivestito tutti i ruoli di una famiglia. Ha dovuto per forza combattere e stringere i denti per curare i propri fratellini data l’assenza di un padre e di una madre. E anche quando tutto sembra perduto e le sembra di non farcela, di essersi spenta completamente, ecco che si rimbocca le maniche e lotta fino alla fine e ce la fa. Vuole vedere spuntare un po’ di sole dopo tutto quel gelo. Vuole vedere i raggi caldi scaldare la neve. Vorrebbe così tanto e allo stesso tempo così poco. Solo un po’ di pace e serenità. Nessuna bugia. Un po’ di presenza da parte del padre. Un supporto, un abbraccio. Ma nessuno sembra capirlo. Può contare solo sulle braccia e le gambe di una ragazza di diciassette anni. È una forza della natura, lei, e può farcela in ogni circostanza, qualsiasi cosa accada.

Written by

Teresa

Teresa, 25 anni, napoletana, una laurea triennale in beni culturali, attualmente studentessa magistrale di sociologia con indirizzo in Comunicazione. Amo le parole, mi piace leggere e scrivere da sempre. Editoria, fotogiornalismo, poesia, arte contemporanea, musica sono altre delle mie passioni e non è tutto. Credo che un articolo come un libro o una canzone possano davvero cambiare le cose. Vivo anche di film e serie tv e amo le cose semplici quanto quelle difficili.