Questo articolo parlerà di una tematica che mi sta molto a cuore, ovvero la cultura dei nativi americani o più comunemente chiamati indiani d’America. Sono sempre stata affascinata dai nativi tanto da aver letto molti libri in merito e aver visto abbastanza film che trattano dell’argomento. Spesso purtroppo la figura degli indiani nel cinema è stata vista in maniera negativa, parlo soprattutto dei film western degli anni 50’/60′ dove gli indiani erano i ‘nemici’ che uccidevano i bianchi e che dovevano essere eliminati. In questo articolo quindi andrò a parlare di quelle che per me sono le migliori pellicole sull’argomento e che danno la giusta dignità ai nativi americani, esplorandone la cultura e le abitudini. Ho scelto quattro opere molto diverse tra loro sui temi trattati. Al termine della pellicola però tutti e quattro i film suscitano la stessa sensazione nello spettatore che conosce già la storia, ovvero la consapevolezza e la malinconia che le popolazioni dei nativi americani verranno sterminate da guerre e malattie e che alla fine molte di queste non esisteranno nemmeno più.

Apocalypto

Iniziamo questa classifica barando un po’ perché in realtà questo film non parla degli indiani del nord America ma della popolazione Maya originaria dell’America centrale. Il film però è talmente bello che ho deciso di inserirlo lo stesso. Apocalypto è del 2006 e il regista è Mel Gibson, la pellicola parla della fine della civiltà Maya ed è ambientato all’inizio del 1500, è recitato interamente in lingua maya per farci immedesimare ancora di più nelle scene, così come Gibson fece in ‘La Passione di Cristo’. Il protagonista è Zampa di Giaguaro, un uomo che cerca di sfuggire da una popolazione di invasori che sterminano il suo villaggio, l’intero film infatti è praticamente un lungo inseguimento in mezzo alla foresta, fra pericoli umani e animali. Mel Gibson ci mostra che gli inseguimenti non devono essere necessariamente a bordo di auto o moto per essere coinvolgenti ed emozionanti, qui è presente solamente una caccia all’uomo su uno sfondo selvaggio e funziona alla perfezione. Il film è violento, truculento e ci mostra la civiltà cruda dei Maya con i suoi sacrifici umani e la schiavitù di altre popolazioni. Alcune scene di questa pellicola come il sacrificio umano sopra alle magnifiche piramidi al sopraggiungere dell’eclissi e l’arrivo dei conquistadores spagnoli sono rimaste nella mia memoria in maniera molti nitida dalla prima volta che vidi il film al cinema all’età di otto anni. Ricordo infatti che il film era vietato ai minori di 14 anni ma con la complicità dei miei genitori riuscii ad entrare lo stesso in sala perché volevo vederlo a tutti i costi, notare come già da piccola fossi affascinata da questo genere di film e non rimasi affatto turbata dalle scene violente presenti ahaha!

 

L’ultimo dei Mohicani

L’ultimo dei Mohicani è un film del 1992 diretto da Michael Mann. E’ ambientato durante la guerra franco-indiana o anche detta guerra dei sette anni (1755-1762), che vede combattere fra loro inglesi e francesi per il dominio sulle colonie del nord America prima ancora della fondazione degli Stati Uniti. Sia gli inglesi che i francesi erano fiancheggiati da diverse popolazioni indiane che parteggiavano per gli uni o per gli altri. I protagonisti sono tre Mohicani, gli ultimi appunto della loro tribù, fra i quali c’è anche Occhio di Falco interpretato da Daniel Day-Lewis che in realtà è un bianco adottato dagli indiani. I tre sono costretti a prendere parte alla sanguinosa guerra per salvare la vita a due donne figlie di un colonnello inglese, delle quali Occhio di Falco e il fratello Uncas si innamorano. Questo film è veramente un capolavoro del cinema a partire della colonna sonora, una delle più belle mai composte. E’ uno scandalo che non sia stata candidata agli Oscar, il film ha vinto però il miglior sonoro. Tutta la forza della pellicola divampa nel combattimento finale. La scena del suicidio, non dico di chi perché non voglio fare spoiler, è una delle scene più belle ed emozionanti della storia del cinema.

 

Balla coi Lupi

Balla coi Lupi è sicuramente il miglior film sulla cultura dei nativi americani. Un western del 1990 prodotto e interpretato da Kevin Costner che dimostra di essere anche un ottimo regista. La pellicola è ambientata nel 1963 durante la guerra di secessione e parla di un generale dell’Unione, John Dunbar, che entra a far parte della tribù Sioux dei Lakota, andando contro i suoi stessi commilitoni. Il film dura tre ore e con la versione estesa (che vi consiglio di recuperare) si arriva a sfiorare le quattro ore ma nonostante ciò non è mai noioso o pesante. A mio parere Balla coi Lupi è un vero capolavoro del cinema, alcune scene come quella della caccia ai bisonti dovrebbero essere studiate per la perfezione della regia e del montaggio. Meritatissimi tutti i 7 premi Oscar vinti, ricordiamo infatti che Balla coi Lupi è il primo film di genere western ad aver vinto come miglior film dal 1931. E’ da citare anche la meravigliosa colonna sonora composta da John Barry. Preparate anche i fazzoletti perché di scene crude e commoventi ce ne sono eccome, personalmente mi sono trovata a piangere in molte scene del film. Insomma se non l’avete ancora fatto recuperatelo!

Hostiles

Di questo film ho già parlato in un altro articolo quindi non mi dilungherò ulteriormente ma sappiate che subito dopo aver visto Hostiles, questo è entrato immediatamente a far parte dei miei film preferiti e un giorno mi piacerebbe farci una recensione completa. Questa pellicola è ambientata nel 1892, ci troviamo alla fine delle guerre indiane in cui i nativi venivano catturati e spediti nelle varie riserve del territorio americano. Il protagonista è Joseph Blocker (Christian Bale), un capitano prossimo alla pensione che dovrà scortare il capo Cheyenne Falco Giallo (Wes Studi) e la sua famiglia nella loro terra di origine. Alla sua missione si unirà anche Rosalie (Rosamund Pike), una donna la cui famiglia è stata interamente sterminata dagli indiani. Un film che ribalta i canoni dei classici western, un viaggio epico lungo gli Stati Uniti dal New Mexico al Montana, in cui i personaggi dovranno mettere da parte le loro ostilità per sopravvivere e saranno profondamente cambiati dal susseguirsi degli eventi fino ad arrivare al magnifico finale. Un capolavoro, nulla da aggiungere.

Da Noemi è tutto! Ci tenevo particolarmente a scrivere questo articolo. Se avete dei film da consigliarmi sulla tematica fate pure, mi farebbe un immenso piacere! Potete seguirmi sul mio profilo twitter per sentirmi parlare ancora di cinema.

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Noemi

Ciao a tutti! Sono Noemi, una ragazza di 23 anni.
Amo gli animali, viaggiare e scoprire nuove culture ma le mie due più grandi passioni sono il cinema e la letteratura e sono felice di far parte della Scrive Squad e di parlare di quello che amo di più.