Titolo: Dodici rose a Settembre
Anno: 2019
Casa editrice: Sellerio Editore Palermo
Genere: narrativa gialla italiana
Target consigliato: dai 17-18 anni in su
Lunghezza: 270 pagine
Punto di vista: esterno
Valutazione: ★★★☆☆ 

Maurizio de Giovanni 

Maurizio de Giovanni, autore di Dodici rose a Settembre
Maurizio de Giovanni – GettyImages

Maurizio de Giovanni (Napoli, 1958) è uno scrittore italiano noto per aver creato il commissario Ricciardi; è autore anche del ciclo de I bastardi di Pizzofalcone, della serie con protagonista Mina Settembre e di quella con protagonista Sara Morozzi. De Giovanni è anche autore di altri libri scritti a più mani. 

Trama 

Gelsomina – detta Mina – Settembre è una borghese napoletana in «trasferta» nei Quartieri Spagnoli; in possesso di una non comune sensibilità sociale, determinata a proteggere i deboli dalle prevaricazioni, anche a dispetto delle regole, Mina è guardata con sospetto dove lavora, perché è pur sempre una «signora». Le sue contraddizioni sembrano riflettersi sul suo corpo; 42 anni ben portati, aggraziata, ma con un fisico prosperoso che non accetta e che cerca di nascondere con maglioni sformati che le attirano pesanti reprimende dall’acida madre, con cui è tornata ad abitare suo malgrado dopo la separazione, e non la preservano dalle volgari attenzioni di Rudy, portinaio anziano ma tutt’altro che rassegnato all’età. Anche la sua vita sentimentale è una contraddizione vivente, sospesa com’è tra Claudio, ex marito magistrato, protettivo e un po’ grigio, ancora innamorato di lei, e Domenico, ginecologo imbranato e inconsapevole che lavora nel suo stesso consultorio. In uno strano mese di settembre in una Napoli luminosa e disperata Mina è alle prese con una penosa situazione di degrado sociale, innocenti da sottrarre alla prevaricazione di un delinquente protetto dalla solita falla legislativa; e una tempesta sentimentale da fronteggiare, con il bel Domenico che non si decide a corteggiarla e la madre, determinata a renderle la vita un vero inferno. Nel frattempo l’ex marito magistrato porta avanti con assoluta riservatezza un’indagine sull’Assassino delle Rose, un pazzo che ammazza gente senza un criterio dopo avergli fatto trovare in casa o sul posto di lavoro una rosa. Quello che Claudio non sa è che anche Mina riceve ogni giorno una rosa. Rossa, come il sangue. 

Commento 

Mina Settembre, un nuovo personaggio di de Giovanni da conoscere, dopo aver accolto Ricciardi nel mio cuore -i cui romanzi ho recensito qui-. Come avete visto nell’apertura dell’articolo, a Dodici rose a Settembre ho assegnato tre stelline: la scrittura di de Giovanni, qui, non mi ha colpita come nella serie di Ricciardi. 

Tutto sommato, Dodici rose a Settembre è un bel libro, che strappa ben più di qualche sorriso ma che, se paragonato a quelli su Ricciardi, per me rimane molto nel limbo. È indubbiamente scritto, costruito e pensato bene ma gli manca qualcosa, quel qualcosa che mi ha fatta innamorare di Luigi Alfredo: la complessità del protagonista. Mina è una donna ben descritta e tratteggiata da de Giovanni ma non è riuscita a catturarmi tanto quanto aveva fatto Ricciardi e, anzi, è quasi scomparsa di fronte ai suoi due grandi problemi: la madre ed il seno prosperoso. La storia gialla-mistery è ben sviluppata anche se, personalmente, ho fatto parecchia fatica a seguirla inizialmente e volevo solo scoprire come sarebbe proseguita la storia tra Mina e Domenico “chiamami Mimmo”. Credo, tuttavia, che leggerò anche il seguito –Troppo freddo per SettembreNdR– perché voglio dare a Mina una seconda possibilità. 

Conclusioni 

In conclusione consiglio Dodici rose a Settembre anche se vi invito caldamente a leggere Ricciardi se volete scoprire qualcosa di più sul talento di de Giovanni. Mina è simpatica, ha a cuore i problemi delle persone ma Luigi Alfredo è proprio di un altro pianeta… 

E voi cosa ne pensate? Scrivetelo nei commenti! 

Ilaria 

 

Written by

Ilaria

Sono una studentessa universitaria appassionata di teatro e di recitazione in generale ma anche di tennis.