Quali sono i libri che, pur non essendo delle ultime uscite, sono pronti ad essere letti e riletti? I classici della letteratura hanno un posto fisso nelle librerie e nei cuori di tutti, per questo oggi ve ne voglio consigliare 5!

Orgoglio e pregiudizio

“Orgoglio e pregiudizio” è uno dei libri più famosi della scrittrice inglese Jane Austen e a distanza di 200 anni continua a fare innamorare milioni di lettori.

Infatti, dietro apparenti frivolezze, il romanzo tocca diverse problematiche che segnarono quel secolo e in particolare parla di quanto le dinamiche matrimoniali impedissero la libertà della donna, che veniva continuamente giudicata dalla società che le impediva di esprimere se stessa.

L’autrice ci dimostra come sia facile cadere nei trabocchetti del comportamento della mente umana; in questo caso, quello del pregiudizio, che ci fa incappare nell’errore di giudicare le persone solo dalle apparenze, e dell’orgoglio che ci tiene lontani dalla vera felicità.

“Orgoglio e pregiudizio” racconta principalmente le vicende di due delle cinque sorelle Bennet: Jane ed Elizabeth. Le vicende delle due si intrecciano con quelle di Mr. Bingley e del misterioso Mr. Darcy. In una società fortemente caratterizzata dall’orgoglio e dal pregiudizio i personaggi riusciranno ad essere felici e a svelare tutti gli intrighi?

Il ritratto di Dorian Gray

“Il ritratto di Dorian Gray” è un classico ambientato nella Londra vittoriana e scritto da Oscar Wilde.

Narra di un giovane di bell’aspetto, Dorian Gray, che arriverà a fare della sua bellezza la sua unica preoccupazione e motivo di vita. Il ragazzo arriverà ad invidiare il suo ritratto, il quale resterà eternamente bello e giovane. Allora in seguito ad una sorta di “patto con il demonio” Dorian smette di invecchiare e al suo posto lo fa il suo ritratto, che è tenuto segretamente nascosto. Un ruolo molto importante sarà svolto da Lord Henry Wotton che, con i suoi discorsi estremamente articolati, cattura l’attenzione del ragazzo, rendendolo, a poco a poco, quasi l’incarnazione del suo modo di pensare

Non si percepisce nel libro un’esplicita condanna morale da parte di Wilde verso Dorian. È anche vero, però, che il pensiero di Wilde riguardo al suo rapporto col protagonista del suo romanzo e, forse, con sé stesso, era particolarmente controverso. In una delle sue ultime lettere infatti, egli scrive che non si capacitava di come tutti avessero frainteso il suo stesso libro: “Lord Henry,” diceva “è come tutti pensano che io sia. Dorian è come vorrei essere. Basil, quello che in realtà sono.”

Inoltre, il rapporto che hanno Dorian Gray e Lord Henry è il corrispettivo del reale rapporto che correva tra Walter Pater e Oscar Wilde: l’uno insegna all’altro l’arte di vivere secondo i principi dell’Estetismo, ma mentre il maestro conduce una vita tuttavia tranquilla (infatti Pater spese tutta la sua vita sui libri), spetta all’allievo mettere in pratica le regole del vivere.

La fattoria degli animali

“La fattoria degli animali” è un romanzo allegorico del 1945 scritto da George Orwell, critico nei confronti di Stalin.

Il romanzo è ambientato in una fattoria dove gli animali, stanchi dello sfruttamento dell’uomo, si ribellano. Dopo aver cacciato il padrone, decidono di dividere il risultato del loro lavoro seguendo il principio «da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni». Il loro sogno fallisce perché i maiali, gli ideatori della “rivoluzione”, prendono il controllo della fattoria, diventando sempre più simili all’uomo.

A causa dei suoi riferimenti precisi, l’opera è stata spesso considerata una satira nei confronti del comunismo sovietico, ma è presente anche una velata critica alla società inglese e una denuncia alla scarsa libertà di pensiero nel paese.

Il fu Mattia Pascal

“Il fu Mattia Pascal” è stato il primo grande successo di Pirandello, pubblicato nel 1904.

Il romanzo descrive le vicende del protagonista Mattia Pascal, prigioniero delle maschere che la societá gli impone ogni giorno, nel suo personaggio sono contenuti infatti tutti i fattori tipici della crisi esistenziale umana del Novecento. Mattia quindi, sentendosi prigioniero della sua stessa vita, decide di fuggire fingendosi morto e cambiando identità.

L’uomo gode finalmente di una disponibilità senza limiti. Ma tutto questo dura poco perchè l’amore vero è basato sul rapporto e la giustizia è fondata sul confronto con gli altri. Allora ritorna sui suoi passi, riveste uno ad uno i vestiti della vecchia maschera, ricompone i pezzi dell’antica forma che, anche se falsa, rappresenta, alla fine, l’unica forma possibile.

La lettera scarlatta

“La lettera scarlatta” è un classico della letteratura statunitense, pubblicato nel 1850 da Nathaniel Hawthorne.

Nel 1642, a Boston, comunità puritana, Hester Prynne dà alla luce una bambina, Pearl, nonostante il marito manchi da anni da casa. Per questo motivo viene processata per adulterio. Alcuni vorrebbero addirittura che Hester venisse giustiziata per il suo comportamento peccaminoso, ma infine viene condannata a essere esposta sul patibolo alla pubblica umiliazione, esibendo una lettera A cucita di rosso.

Il tormento, la sofferenza ed il dolore hanno cambiano profondamente la protagonista che, consapevole di non poter tornare indietro, affronta coraggiosamente la sua condanna. La condanna infatti non le permette solo di scontare quella che nell’Ottocento era considerata una colpa enorme, ma la rafforza caratterialmente e la rende una donna diversa da tutte le altre, una donna in grado di affrontare la vergogna e sopportare maggiormente il dolore.

E voi avete letto questi libri? Quali sono i vostri classici preferiti? Fatemelo sapere nei commenti!

 

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Veronica

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