The 100 è una serie tv di genere sci-fi/ distopica che va in onda dal 2014. Le stagioni esistenti sono sei e l’anno prossimo uscirà la settima e ultima stagione. Il regista e sceneggiatore della serie è Jason Rothenberg. The 100 è liberamente ispirato dagli omonimi romanzi scritti da Kass Morgan che sono divisi in 4 volumi. In realtà la storia è  solo lievemente ispirata ai libri e segue un evoluzione totalmente diversa per quanto riguarda la trama e gli stessi personaggi.

Un tempo The 100 è stata una fra le mie serie preferite. Le prime due stagioni le ho sempre trovate avvincenti, originali, piene di colpi di scena e d’azione. Ma con il passare del tempo e delle stagioni è palese che la trama si sia indebolita e sia diventata un’accozzaglia di avvenimenti visti e rivisti. Insomma ha perso smalto nel corso del tempo.

Comunque sia la terza e la quarta stagione sono carine da guardare ma è con la quinta e la sesta stagione che la serie cala drasticamente di qualità. Ora parliamo in dettaglio di questa ultima stagione.

La realtà in cui i protagonisti si trovano è quella di Sanctum, un pianeta colonizzato dai terrestri sfuggiti dalla Terra prima che diventasse inospitale per il genere umano. Purtroppo questo luogo paradisiaco, ospitale ed evoluto nasconde un piccolo segreto. I primi umani colonizzatori atterrati sul pianeta si sono autoproclamati divinità e hanno iniziato a trasferire la propria coscienza in nuovi corpi per poter vivere in eterno.

Tutto ciò sembra in qualche modo già visto e rivisto e non spicca di originalità. Alcuni personaggi hanno una conclusione veramente bruttissima considerando anche la loro importanza nelle stagioni passate, mentre altri personaggi risultano completamente inutili ai fini della trama e non si capisce esattamente perché siano ancora in vita. Anche la stessa fotografia a mio parere è calata molto di qualità.

Parliamo ora dei pochi punti di forza di questa stagione, ovvero lo sviluppo di due personaggi in particolare. Sto parlando di Clarke e Octavia. Questi due personaggi erano stati sviluppati malissimo nella quinta stagione ma per fortuna in questa sesta abbiamo una sorta di redenzione per entrambe, che sembrano tornate le stesse di una volta. Anche la recitazione delle due attrici (Eliza Taylor e Marie Avgeropoulos) raggiunge picchi altissimi.

Nonostante la delusione di questa sesta stagione, nutro comunque una minima speranza che nella settima stagione gli sceneggiatori e soprattutto il regista facciano un buon lavoro dando una degna conclusione a questa serie che nel bene e nel male amo ancora guardare come quando la iniziai tanti anni fa.

Da Noemi è tutto, ci vediamo alla prossima recensione!

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Noemi

Ciao a tutti! Sono Noemi, una ragazza di 23 anni.
Amo gli animali, viaggiare e scoprire nuove culture ma le mie due più grandi passioni sono il cinema e la letteratura e sono felice di far parte della Scrive Squad e di parlare di quello che amo di più.